Enoteche a Roma: i 5 migliori posti da provare al più presto
Ah com’è bella la primavera a Roma, il sole, il venticello che appaga la passeggiata, quel tramonto che non ha eguali, e un buon bicchiere di vino. Oggi vi segnaliamo, a questo nobile scopo, 5 enoteche a Roma che dovete assolutamente annotare, ma mi raccomando, non provatele tutte nello stesso tramonto.
ll rituale dell’aperitivo è una di quelle cose che resiste e persiste, in Italia come all’estero. Se prima però era una corsa a chi offriva più proposte gastronomiche, coniando l’odioso termine di apericena, adesso ci siamo giustamente imborghesiti (sempre che sia questo il termine giusto). Il concetto è che adesso ci importa di più trovare quei posti dove si beve bene, evitando il mal di testa del giorno dopo, che quelli in cui si mangia di più. Se poi hanno un’offerta gastronomica dignitosa (no buffet grazie) ben venga.
Nelle mie sempre più frequenti giornate romane ne ho scovate cinque, ma non escludo di integrare l’elenco, perché la situazione è molto interessante.
Voi sentitevi di scegliere liberamente in base alla vicinanza e al sentimento. E infine al prezzo, che ora non vi starò qui a dire, ma è un’informazione di facile reperimento anche sui loro siti.
1. Enoteche a Roma: Quartino Enoteca
Gioellino romano senza se e senza ma, nel cuore di Roma, nella notissima Piazza Vittorio, a due passi dal quartiere San Giovanni e dalla Stazione Termini, questa è sicuramente una delle enoteche migliori della Capitale. Quella che un tempo era un’enoteca per vini da asporto, da pochissimo si è trasformata in un magnifico posto di conversazione.
Scaffalature che arrivano al cielo, un bancone accogliente, poltroncine comode, legno dominante, luci calde. I proprietari, Marco e Giacomo Wu, da anni già impegnati nell’esportazione dei grandi vini in Cina e nella distribuzione all’ingrosso per i ristoranti cinesi in Italia, hanno dato vita ad un posto magico, in cui alle 2000 etichette di vini italiani e francesi si aggiunge una notevole proposta gastronomica con una vera cucina.
Nel menu troviamo tartare di filetto, fettuccine al ragù d’anatra, tonnarrelli guanciale e cipolla, ma anche cose più semplici come salumi e formaggi di altissima qualità. Una nota di merito alla selezione di prosciutti (Sant’Ilario, di Cinta Senese e Pata Negra) accompagnati da una croccantissima focaccia che crea dipendenza. Christian, che mi accoglie tutte le volte che entro da Quartino, sa già che la focaccia è ormai per me un must have.
Quartino è aperto tutti i giorni tranne la domenica, dalle 10 fino all’una di notte. Potrete quindi fare qui non solo aperitivo, cena o dopocena, ma anche colazione, pranzo e merenda. Mi raccomando, a colazione forse il vino non è sempre indicato, a meno che non abbiate un degno motivo per festeggiare. Tuttavia, siate coscienziosi, ma sempre folli.
Quartino Enoteca. Piazza Vittorio Emanuele II, 103. Roma. Tel. +39064453865
2. Astemio Wine & Food
Rimaniamo in casa Wu per quest’altra straordinaria enoteca. La trovo, sinceramente, anche più bella rispetto a Quartino. Ci spostiamo in via Cavour, rimanendo sempre in zona centrale. Anche qui Giacomo e Marco hanno pensato a tutto: vino e cucina, un piccolo spazio esterno e un meraviglioso ambient interno con tanto di tavolo sociale. 1500 etichette, destinate sicuramente ad aumentare, e una novità in arrivo. Astemio al momento è in ristrutturazione, ma dalla regia ci assicurano che tra circa un mesetto dovremmo ritrovarlo tutto impettito con indosso una nuova veste, una cucina più grande e la solita cordialità casalinga. Ragazzi vorremmo avere un minimo di priorità, ce la meritiamo.
Non vi diciamo nulla sul menù perché anche quello sarà completamente rinnovato.
Tra le enoteche di Roma da non perdere nemmeno per sbaglio.
Astemio Wine & Food. Via Cavour, 93. Roma. Tel +39064873236
3. Enoteche a Roma: Barnaba
Barnaba è ormai un’istituzione a Roma. Ci troviamo in zona Ostiense, a due passi dalla Piramide Cestia, da Trastevere e dal Testaccio. Nata nel 2018 raccoglie l’eredità di Remigio Champagne e vino, la piccola enoteca nel quartiere Appio che purtroppo non c’è più (un gran dolore per chi come me l’aveva a 200 metri da casa). Se San Remigio era il protettore di vini e champagne, San Barnaba è il protettore dei vignaioli dalla grandine e delle intemperie. Una carta dei vini che, ci tengono a sottolineare, “sarà per sempre in completamento”, composta da 1/3 di champagne, 1/3 di vini stranieri (soprattutto francesi) e 1/3 di vini italiani. La maggior parte delle bottiglie sono di piccoli vignaioli e sotto i 30 euro.
Anche qui una bella offerta di cucina. Salumi, formaggi, crostini ma anche tartare, animelle, uova alla poche, polpette di bollito, fritto misto e primi piatti.
Segnaliamo che da un mese c’è un nuovo chef, Emiliano Valente, proveniente, tra le altre, dalla cucina di Settembrini e Romeo Chef e Baker. Il menu è in fase di cambiamento, dovuto sia a motivi stagionali che di riorganizzazione del bancone (che dopo il covid finalmente riprende le sembianze di luogo di chiacchiere e cibo) e per il quale vengono studiate proposte ad hoc, per stuzzicare senza dover per forza fermarsi a cena.
C’è anche uno speciale menu per l’aperitivo (dalle 18 alle 20.30), che spazia dai gamberi in tempura alle pizzottelle pomodoro e parmigiano, passando per delle straordinarie patatine fritte.
La location è bella e accogliente, il bancone rimane il mio preferito, ma nella bella stagione il dehor vince su tutto.
Barnaba è aperto tutti i giorni ma con degli orari differenti. Dal lunedì al venerdì dalle 18.30 a mezzanotte e mezza, mentre il sabato e la domenica si inizia alle 12.30.
Barnaba. Via della Piramide Cestia, 45-51. Roma. Tel. +390623484415
4. Enoteche a Roma: Piano C Circolo del Vino
Piano C è una nuovissima apertura, ma di una vecchia conoscenza. Il locale in zona San Giovanni, proprio a pochi metri dalla Piazza che dà il nome al quartiere, è un po’ una storia di vittoria. Mirko Di Mambro, uno dei soci, lavorava fino allo scorso anno proprio a pochi metri dal suo nuovo locale, precisamente da Verso in Via Taranto. Con Piano C ha realizzato il sogno di un locale tutto suo, insieme a Federico Geremicca e David Italia.
Il menu del vino si compone di bollicine, vini aranciati, vini bianchi, rosè, vini rossi, dolci e da meditazione.
In cucina abbiamo piccole ma interessanti proposte. Tartare di carne, baccalà, Hummus, polpette e altri piatti sfiziosi. Io mi sono innamorata del Boca: la focaccia scrocchiarella dell’Elettroforno Frontoni (che qui vi avevamo segnalato già in passato), bufala affumicata, peperoni alla brace e acciuga del Cantabrico.
L’interno è un mix tra il vintage e il romantico. Spazio esterno sul marciapiede per la bella stagione.
Piano C è aperto tutti i giorni tranne la domenica. Da lunedì al venerdì dalle 17 a mezzanotte, il sabato apre anche per pranzo.
Piano C Circolo del Vino. Via Faleria, 12. Roma. Tel. +390697278919.
5. Enoteca Bel Sito
Ci spostiamo finalmente a Roma nord, per una delle Enoteche di Roma che merita una menzione speciale. L’enoteca Belsito si trova alla Balduina, quartiere della Roma bene a due passi dal Vaticano. 1700 etichette, ma anche distillati e birre artigianali. La cosa sorprendente è che pare essere l’unica enoteca romana ad avere in lista ben 210 etichette di champagne.
Belsito è realmente un punto di incontro per i veri amanti del vino e non solo per chi vuole fermarsi a bere un bicchiere dopo il lavoro. Pensate che la temperatura del locale viene mantenuta costante a 20° proprio per preservare la conservazione e maturazione dei prodotti.
L’enoteca Belsito è aperta dal martedì al sabato con orario spezzato: 09.30/13.30 e 16/22. Forse gli orari sono più da ufficio che da enoteca, ma noi ci accontentiamo.
Enoteca Belsito. Via Medaglie d’oro, 419 a/b/c. Roma. Tel. +393534 4943.
Oggi mi sono soffermata su 5 enoteche ma, come a volte vi dico, segue una lista invisibile di altri posti che meriterebbero di essere citati e che vi assicuro ci sono e ne parleremo. Oggi però concedetemi di consigliarvi quei posti che, per essere qui citati, si impegnano tutti i giorni con la passione, il coraggio, la qualità e la costanza. Prosit.