Enotica 2012. Per tre giorni il ‘vino critico’ incontra l’Eros
Enotica, ovvero il trionfo della sinestesia. Chiamasi sinestesia (Baudelaire l’ha messa in poesia quasi 170 anni orsono) la percezione simultanea attraverso più sensi di un medesimo stimolo sensoriale.
In senso lato è il rimando e il rinforzo di più esperienze sensoriali tra loro. Come il vino e il sesso, per esempio, come il cibo e il sesso, anche.
Per il primo di questo genere di incontri c’è Enotica, il festival del vino e dell’Eros al via domani, 16 marzo, al Forte Prenestino, a Roma, e in programma fino a domenica 18. Tre giorni di degustazioni, mostre, concerti, cabaret e cibi afrodisiaci per non dover dire, un giorno, che non abbiamo saputo raccogliere l’invito di quel poeta antico, Alceo: “Beviam, perché aspettare le lucerne? Il giorno è lungo un dito”.
E’ il secondo anno che l’evento, nato dall’esperienza dell’Enoteca Forte Prenestino, sottolinea questo connubio eterno tra il vino e l’amore e ripropone quell’audace idea di contrastare le catene di distribuzione e di ritrovare il vino nella sua sensorialità e territorialità, nello spirito che fu di Terra e libertà/critical wine, il progetto nato nel 2004 con la collaborazione di Luigi Veronelli.
Protagonista il “vino critico”, quello che rispetta l’ambiente, non specula sul prezzo e non è, come si legge nella presentazione dell’evento, “deviato dalla produzoione industriale di massa”.
Il programma prevede degustazioni di vini biologici e biodinamici nelle 100 celle sotterranee e negli altri spazi del Forte Prenestino, in tutti e tre i giorni a partire dalle 15 (40 i “vignaioli critici” provenienti da tutta Italia). Ma anche la mostra di opere di fotografiche, di pittori e fumettisti, spettacoli di burlesque e concerti, djset, cocktail afrodisiaci, proiezioni e dibattiti.