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3 Aprile 2017 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 12:00

Milano. 10 appuntamenti imperdibili al Fuorisalone 2017

Inutile sottolinearlo: anche quest'anno, l'appuntamento con il Salone del Mobile a Milano (dal 4 al 9 aprile), e soprattutto con il FuoriSalone, oltre che
Milano. 10 appuntamenti imperdibili al Fuorisalone 2017

Inutile sottolinearlo: anche quest’anno, l’appuntamento con il Salone del Mobile a Milano (dal 4 al 9 aprile), e soprattutto con il FuoriSalone, oltre che una festa per il design italiano e internazionale, sarà una festa anche per il gusto.

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Le varie zone del FuoriSalone saranno infatti caratterizzate da un’offerta gastronomica ancora più articolata del solito.

Per dire, in Zona Isola, all’ombra del Bosco Verticale e di Piazza Gae Aulenti, ci saranno una quarantina di location attivate per il percorso di design e una ventina per quello food – tutti i migliori locali della zona, ovviamente, ma in alcuni ci saranno ad esempio degli aperitivi targati Campari o Menabrea.

Ecco i nostri imperdibili.

1. Hungry for Design in MuVaC

Un nuovo acronimo per una nuovissima zona del FuoriSalone, MuVaC – indica le vie Muratori, Vasari, Corio a Porta Romana, che vedono nel raggio di poche decine di metri alcune delle più vivaci realtà ristorative milanesi (da Trippa a Giulio Pane e Ojo, da PastaMadre ad Abbottega, da Osteria Casa Mia a DonGiò a Itashi a MAM al Cavallante, CAP, La Cozzeria). Realtà che si sono messe assieme, sollecitate (meglio, spronate, anzi, diciamola tutta – costrette) da un’idea vulcanica di Paola Sucato a partecipare a un progetto di animazione urbana, di condivisione di spazi e progetti, di cibo e di design, di stare insieme – Hungry for Design.

Ci saranno una serie di designer italiani e stranieri, con i loro progetti legati in qualche modo al mondo del cibo, selezionati da Simona Cardinetti e Dorothé Lenaerts e ospitati in un suggestivo loft riaperto per l’occasione – al civico 11 di via Muratori, all’interno di una corte (cifra stilistica tipica di questa zona della vecchia Milano) – e nello spazio LaDodo gallery. Ci saranno una serie di food truck, che ospiteranno, a turno, anche i ristoranti della zona, che peraltro (immaginiamo) saranno in funzione giorno e notte o quasi…
Dal 4 al 9 aprile.

Hungry for Design. Via Muratori, 11 +Via Vasari, Via Corio. Milano

 

2. The Essential Taste of Design alla Casa del Pane a Porta Venezia

The Essential Taste of Design, ospitato nella Casa del Pane, nel casello daziario di Porta Venezia, si compone di diversi progetti di food design, a partire dal Bar Azure, ovvero lo spazio lounge della rivista canadese Azure, che ospita il progetto Breaking Bread – Pane al Pane, 12 disegni/progetti sul tema del pane, proposti da altrettanti architetti e designer di fama mondiale. Il ricavato verrà devoluto all’Associazione Pane Quotidiano.

pane davide longoni

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Inoltre, Davide Longoni presenterà, insieme a 20zeronove,

La Tasca’: soffice e inconfondibile, lievitata naturalmente da pasta madre, nasce da un blend di farine biologiche di grano tenero di tipo 2, segale integrale e grano duro, alle quali vengono aggiunti olio EVO e sale marino integrale di Trapani. La volontà è quella di offrire un lievitato di carattere, un morbido “contenitore” dalla nota lievemente acida che accoglie perfettamente sia ripieni salati sia dolci, in grado di appagare lo spirito in pochi gustosi e generosi morsi.

Mentre la Fondazione Accademia del Panino Italiano presenta la mostra Il panino, da natura ad artificio. I Maestri del pane.
Ci saranno anche i prototipi di food design degli studenti della Scuola Politecnica di Design, 100 Taglieri d’autore, personalizzati con le 100 texture selezionate nel contest lanciato da Matteo Ragni Studio, una selezione di posate da tavola di design, in acciaio inox, del collezionista belga Alain Wathieu, comprese quelle della collezione Gio Ponti e Lino Sabattini, oltre alle posate ‘Paper’ disegnate dall’architetto milanese Francesca Mo.
Dal 4 al 9 aprile.

The Essential Taste of Design. Casa del Pane, Porta Venezia. Milano.

3. Eat Urban Food Truck Festival in Zona Santambrogio e al Castello

Quest’anno Eat Urban Food Truck Festival raddoppia, e oltre al bellissimo giardino in via San Vittore occupa anche la Piazza del Cannone al Castello Sforzesco.

Più di 30 apecar e food truck, divisi fra le due location, con diversi nomi nuovi e meno nuovi: dai fritti di Street Good alle sfogliatelle di Mignon, dallo street food friulano di Frichissimo ai vini di Caràvin, da Gurmetti a ApePastaFresca, alla mortadella di Apetitosa, al Beer Truck, il carro dei pompieri distributore di birra, ad Apemilia, Tigella Bella, Piada 3.0, Joe PeNas, all’Asian Crossover dello chef Marco Loy.
Dal 4 al 9 aprile.

Eat Urban. Via San Vittore, 49 – Piazza del Cannone. Milano.

4. Le nuove aperture: Rob de Matt ed ecrudo

Vi racconteremo più da vicino queste due nuove realtà della ristorazione milanese. Intanto, possiamo dire che Rob da Matt nasce da un’idea di Edoardo Todeschini, chef che lavora da tempo con i ragazzi della Fondazione Bertini. Il ristorante apre il 7-8-9 aprile a Dergano, negli spazi di Amico Charly Onlus. Vuole essere un luogo di aggregazione sociale, bar e ristorante (40 coperti), con giardino, e ingresso autonomo da via Enrico Annibale Butti. Dal comunicato stampa:

Rob de Matt è un progetto di inclusione sociale e lavorativa rivolto a persone con storie di marginalità e svantaggio (persone con disagio psichico, rifugiati politici, migranti in difficoltà, ex carcerati, NEET).

Invece ecrudo aprirà in via Savona il 4 aprile:

non un semplice ristorante, ma un luogo dove “sentirsi a casa”, dove il tempo trascorso a tavola in piacevole compagnia ha ancora valore, un luogo di ritrovo poliedrico che ripercorre la nobile abitudine di “fare salotto”.

Il progetto è di Alessandro Agrati, architetto e creativo eclettico.

Dal 7 al 9 aprile. Rob de Matt. Via Enrico Annibale Butti, . Milano.

Dal 4 aprile. ecrudo. Via Savona, 11. Milano.

 

5. Marco Sacco e le sue uova

L’uovo è uno degli ingredienti ricorrenti nella cucina dello chef bistellato Marco Sacco, e in alcuni dei suoi piatti-simbolo, come la Carbonara au koque. Il 6 aprile alle 19.30 Sacco la proporrà in una cooking class organizzata dallo studio di progettazione Address Design e dallo stilista di haute couture Maison Gianni Tolentino, presso il Chiostro della Chiesa di San Marco, illustrandone la preparazione  e i segreti.
Ma Sacco oltre a cucinarlo ha fatto dell’uovo il protagonista di una narrazione e di una testimonianza raccolta in un libro sul suo ristorante, il Piccolo Lago, per

Ego Library”, libri fatti di emozioni con personaggi che testimoniano con la loro esperienza la perfezione dell’uovo e la sua simbologia legata all’origine della vita. Storie straordinarie che saranno custodite in Ego, nuova concezione di memoria privata portatile offline presentata in anteprima, nell’ambito della manifestazione INTERNI Material Immaterial presso l’Università Statale di Milano. Disegnato e prodotto in Italia, Ego è un uovo totalmente nero, in grado di raccogliere, organizzare e proteggere in una forma perfetta l’unicità della vita di ognuno di noi.

Il 6 aprile. Carbonara au Koque. Sagrato della Chiesa di San Marco, via San Marco. Milano.
Dal 3 al 15 aprile. Ego Library. Università degli Studi di Milano. Via Festa del Perdono, 7. Milano 

6. Lo Street Gourmet di Enrico Bartolini in Zona Tortona

Quest’anno scende in campo anche Enrico Bartolini con un suo progetto di street food, Bartolini Street Gourmet. All’interno di Opificio 31, un progetto di Milano Space makers che ospiterà come sempre diversi eventi di design, Bartolini proporrà alcuni piatti classici della cucina italiana: dai panini gourmet che ai bomboloni alla crema, dalla parmigiana di melanzane ai tortellini alla crema di latte, dal risotto al vitello tonnato. Il tutto naturalmente rivisto in un’ottica contemporanea e “stellata!, e accompagnato dalle “bollicine” di Ferrari.
Dal 4 al 9 aprile.

Opificio 31. Via Tortona, 31. Milano.

7. 6 designer e 4 ingredienti per 28 Posti di Marco Ambrosino

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Lo chef di 28 Posti, Marco Ambrosino, ha assegnato quattro ingredienti – ostrica, cavolo cappuccio, finocchietto e ravanello ad alcuni designer, che li cucineranno, una sera per ogni designer, nel suo ristorante, con questo calendario:
• 4 aprile: Matteo Cibic (il cibo è un’«esperienza tattile con la lingua»)
•  5 aprile: EligoStudio, Alberto Nespoli e Domenico Rocca (la cucina è «progetto e salute per il corpo, estetica ed etica, cultura, tradizione e innovazione»)
• 6 aprile: Diego Grandi (la cucina è un «atto generoso da condividere su una lunghissima tavola»)
• 7 aprile: Maddalena Casadei e Marialaura Rossiello Irvine (Maddalena: «Mi è sempre piaciuto sbirciare dentro le cucine dei ristoranti – una stanza animata fatta di strumenti, gesti movimenti, suoni, odori e fumi»; Marialaura: «Napoli o Londra? Ragù o Fish&Chips? Babà o pudding? La cucina della mamma o della suocera? Mi salvo con la sperimentazione. Un tacchino ripieno di parmigiana di melanzane? Un cavolo con l’ostrica?»)
• 8 aprile: Cristina Celestino, Premio Speciale della Giuria “Salone del Mobile Milano Award” 2016 («Penso che il buon cibo necessiti di tempo e passione. Dedicare del tempo a se stessi nella frenesia della vita e del lavoro significa anche mangiare bene. Un buon piatto racchiude il lusso del tempo – quale miglior regalo?»)
Dal 4 all’8 aprile.

28 Posti. Via Corsico, 1. Milano

8. We R Food per Rigolo in Zona Brera

Rigolo, storico ristorante milanese in Zona Brera, inaugurato nel 1958,  ritrovo di giornalisti (a due passi c’è il Corriere della Sera) e intellettuali, per il FuoriSalone affida parte del menù alla piattaforma creativa di ​We R Food​. Il progetto ​WeRFood for Rigolo vede ​quattro designer italiani alle prese con l’impiattamento di alcune portate del menù. Saranno interpretate, anzi, “allestite” esclusivamente dal punto di vista formale, nel tentatico di riequilibrare la decorazione e la progettualità del piatto. In tavola, un’installazione orizzontale “si sovrappone alla classica apparecchiatura del ristorante, quasi fosse una superfetazione architettonica, un pop up, un’occupazione temporanea che assume le funzioni di sovratovaglia e sottopiatto” (a cura di Studio MiLo).

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Il menù:
• Caprese di Mozzarella di bufala | disegnata da ​Vito Nesta
• Risotto alla milanese | disegnato da ​Elena Salmistraro
• Filetto di manzo alle erbe provenzali e patate al forno | disegnato da ​Martinelli Venezia
Tiramisù | disegnato da ​Zanellato Bortotto.
Dal 3 al 9 aprile, a pranzo e a cena.

Rigolo. Via Solferino angolo Largo Treves. Milano. Tel. +39 0286463220.

9. Chef Rubio da Pasta d’Autore con i suoi Origami Italiani

Anche Chef Rubio si cimenta con il design, e presenta il suo concept sul futuro della pasta fresca, realizzato con il designer Filippo Protasoni e con Circus, società che si occupa di progetti di comunicazione integrata: Origami Italiani, un sistema integrato di prodotto, packaging e comunicazione rivolto alla produzione, alla vendita e alla fruizione della pasta fresca. Si tratta di “un innovativo sistema di design che rilegge la gestualità del ‘fare la pasta’ portandola nel mondo del packaging: una risma di fogli di carta che diventano, con un gesto semplice, una confezione elegante e contemporanea progettata per la vendita, il trasporto e il consumo di pasta fresca.” Sono previsti laboratori-workshop, e assaggi e pranzi, da Pasta d’Autore, aperto da qualche mese in via Cesare Correnti, ai margini del distretto delle 5 Vie: gli appuntamenti sul sito di Chef Rubio.
Dal 4 al 9 aprile.

Pasta d’Autore. Via Cesare Correnti, 7. Milano.

10. The Serious About Food Kitchen Lab alla Triennale

Non ci sarà niente da mangiare, credo: ma un salto alla Triennale per The Serious About Food Kitchen Lab by KitchenAid io lo farei. I progetti di otto architetti e designer internazionali – Bernhardt & Vella, Castiglia Associati, Kensaku Oshiro, Marc Sadler, matali crasset, Rachel Laxer, Tor Interiors, Victor Vasilev – per reinventare la cucina esposti dal 4 al 9 aprile a cura di Massimo Marzorati.
Dal 4 al 9 aprile. 

Palazzo delle Triennale. Viale Alemagna, 6. Milano. 

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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