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Cibo
13 Giugno 2011 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 14:59

Gelato a Roma. Andate da Greed per godere di un sapore da cinema

Ci sono zone di Roma che io associo ad alcuni film. C’è un’area, che io definisco a me stesso “quella dei nomi romani strani”, che è a sinistra della
Gelato a Roma. Andate da Greed per godere di un sapore da cinema

Ci sono zone di Roma che io associo ad alcuni film. C’è un’area, che io definisco a me stesso “quella dei nomi romani strani”, che è a sinistra della Tuscolana, andando verso Cinecittà, ed è popolata da strade che mi ricordano la faccia di Verdone in Borotalco quando cerca gli indirizzi per i suoi appuntamenti di venditore dell’opera “I giganti della musica”.

Dove: via Vestricio Spurinna, il civico è il 97/99, lì trovo Greed, il regno di Dario Rossi. Dario è un mastro gelataio, giovane (ha da poco superato i 30) ma di spessore, e ti accoglie tra i palazzoni del quartiere e la caserma dei vigili del fuoco (punto di riferimento per trovarlo!) col suo – apparentemente – semplice bar gelateria.
Basta però uno sguardo ai cartellini sul bancone dei gelati per capire che Greed non è un posto ordinario… Si, è vero, leggi banana, pera, cioccolato, ma la crema è di latte, e poi arriva il carciofo, e qui diventa difficile capire in chi ci siamo imbattuti!

Dario ha aperto Greed nel 2004 spinto dalla sua passione per il gelato artigianale nata in lui addirittura da ragazzino, con la classica gelatiera di casa. Dopo una gavetta lunga è perigliosa, ma assai formativa senza dubbio, visti i risultati, si è deciso per il grande salto sempre spinto dalla ricerca del prodotto genuino per la costruzione del suo gelato.

I prodotti usati per il gelato di Greed sono di chiara matrice bio e chilometro zero: attenta ricerca di prodotti regionali e collaborazione con gli organismi proprio della Regione per sviluppare prodotti di sicuro impatto.

Due le linee guida della produzione: i gusti classici, ovvero la base classica dei gusti del gelato, dal cioccolato alle creme, anche se spesso particola rizzate dall’uso di prodotti di nicchia, e poi i gusti “a sorpresa”, ovvero quelli che non ti aspetti: il cacio e pepe, il sedano di Sperlonga, la carota, il carciofo, il burro e marmellata.

Ora, io ammetto di essere rimasto spiazzato – da appassionato del gelato classico – da queste varietà, ma l’assaggio mia ha colpito – qui positivamente – perché mai avrei pensato che gusti del genere avrebbero potuto essere vero gelato, e non una semplice cosa fredda…

Clamorosa, all’assaggio, la carota, ma onestamente una prova dei gusti “in batteria”, con Dario che guida la verticale (o orizzontale, non saprei) in modo da non far uccidere i gusti fra loro.. beh, garantisco che merita!

Ma attenzione, lo sottolineo: non si resta ammaliati solo dai gusti inusuali! Dario è un gelataio classico, e le sue creme e le sue frutta sono come debbono essere, e non si va da Greed solo per il carciofo, anzi!

Nota speciale, Greed pensa ai celiaci, con una produzione dedicata a chi soffre di questo disturbo, ed è continuamente votato allo studio di gelati per tutti coloro che, causa intolleranze alimentari, so debbono normalmente privare di questo cibo delizioso…

Quindi un gelato che vale il viaggio, con un futuro facilmente prevedibile come radioso per Dario Rossi e i suoi prodotti…

Greed Gelateria Artigianale Naturale. via Vestricio Spurinna 97/99. Roma. Tel. +39 06.62931750

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