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3 Novembre 2022 Aggiornato il 3 Novembre 2022 alle ore 16:05

Giovanni Ferrero: come Nutella lo ha reso più ricco di Zuckerberg

Giovanni Ferrero è l’uomo più ricco d’Italia e il 25esimo del mondo. L’importanza di Nutella per il gruppo di Alba: numeri e storia
Giovanni Ferrero: come Nutella lo ha reso più ricco di Zuckerberg

Giovanni Ferrero, 58 anni, nato a Alba, è più ricco dell’anno scorso di circa 3 miliardi di dollari.

Nella classifica dei paperoni di Bloomberg l’erede della dinastia Ferrero, sempre più ricco, occupa la 25esima posizione grazie a un portafoglio da 38,9 miliardi di dollari.

Visto che la testata economica Bloomberg rende noto il suo indice dei più ricchi del mondo ogni anno, questa volta per commentarlo con un briciolo di originalità va di moda il confronto new economy contro old economy. 

Nutella batte Facebook

Giovanni Ferrero, 25esimo uomo più ricco del mondo e Mark Zuckerberg
Giovanni Ferrero, 58 anni e Mark Zuckerberg, 38 anni

Nutella batte Facebook” è il titolo più gettonato. Alternative: “Alba straccia Menlo Park” o “Ferrero più ricco del metaverso”.   

Cosa si vuole dire? 

Che la rivoluzione del mondo parallelo annunciata da Mark Zuckerberg fatica a decollare. Ma è un eufemismo. Più corretto precisare che Facebook, anzi Meta, nuovo nome della società scelto proprio per onorare il metaverso, ha costretto Zuckerberg a limare il suo patrimonio di circa 80 milioni di dollari. 

Facendolo rotolare giù fino alla 28esima posizione della classifica 2022 di Bloomberg con “soli” 38,2 miliardi di patrimonio personale.

Mentre al contrario Ferrero, nel senso sia della multinazionale di Alba che del suo CEO Giovanni, inanella nuovi record a suon di pane e Nutella che la rendono di anno in anno più ricca.

Come Giovanni Ferrero è diventato l’uomo più ricco d’Italia

Per i più curiosi, dalla documentazione aziendale emerge che il fatturato consolidato di Ferrero nell’esercizio 2021 è stato di 12,7 miliardi di euro. Cresciuto del 3,4 per cento rispetto al 2020. Il che significa, al netto delle percentuali, 12,3 miliardi di euro.

Per farsi un’idea di quanto ricco sia l’impero guidato oggi da Giovanni Ferrero basti sapere che, sempre a conclusione dell’esercizio 2021, il gruppo di Alba comprendeva 107 aziende e 32 stabilimenti di produzione nel mondo.

Con vendite dirette o attraverso distributori in ben 170 Paesi. E 38.767 dipendenti rispetto ai 37.122 del 31 agosto 2020: 1.645 persone in più, agosto (2020) su agosto (2021).

Insomma non soltanto un uomo ricco, Giovanni Ferrero, che ha avuto la fortuna di ereditare un gruppo già in grado di arrivare ovunque nel mondo partendo dalle Langhe. Ma anche capace di aumentare la ricchezza dell’azienda con idee e investimenti figli del merito. 

E così, mentre in Borsa la volata dei titoli tech rallenta bruscamente per colpa della crisi permanente che ha colpito il mondo, tra Covid, guerre e probabile recessione, Ferrero rende tutto più dolce grazie a Nutella. Qui trovate il nostro confronto tra creme spalmabili: Nutella, Pan Di Stelle e Baci Perugina.  

Vediamo allora i capitoli più importanti della storia di Nutella, quelli che oggi spiegano meglio di ogni altro argomento perché Ferrero cresce e Facebook perde.

La storia di Nutella

Nutella supercrema, inizio di una storia che reso ricco Giovanni Ferrero
La Supercrema Ferrero, in tutto e per tutto l’antenata della Nutella.

1949

La novità principale dell’anno in casa Ferrero è una specie di cioccolatino spalmabile. Si chiama Supercrema, in tutto e per tutto l’antenata della Nutella.

1964

Ma il certificato di nascita della Nutella riporta una data precisa, scolpita nella mente del ricchissimo Giovanni Ferrero, benché all’epoca fosse nato da pochi mesi.

L’avvio della produzione inizia nello stabilimento di Alba il 20 aprile 1964. Nutella si presenta in un barattolo diverso da quelli di oggi: un bicchiere Kristal a otto facce.

1966

Due anni dopo debutta un’altra immortale confezione pensata per chi vuole portare Nutella fuori casa. Trattasi di 3 vaschette in plastica contenenti ciascuna 30 grammi di crema gianduia.

1967

Giovanni Ferrero deve compiere 3 anni, non sa ancora che un lontano giorno del 2022 sarà il 25esimo uomo più ricco del mondo. Complice Carosello, sipario del boom economico trasmesso ogni sera alle 20:50 sul “programma nazionale” della Rai, la pubblicità di Nutella fa il suo esordio in tv.

I baby-boomers”, i bambini nati tra il 1945 e il 1964 che consumano la crema a base di cacao e nocciole, diventano un esercito. 

1984 

(Quasi) vent’anni dopo esce Bianca, il film che consacra Nanni Moretti. Una indimenticabile scena in cui il regista mangia da un barattolo gigantesco impone definitivamente Nutella come Sacro Graal della felicità. 

1992

Passa qualche anno e l’amato settimanale satirico “Cuore”, all’interno di un sondaggione chiamato “Giudizio universale”, proclama Nutella “una delle cinque cose per le quali vale la pena vivere”.

A 28 anni Giovanni Ferrero è già in azienda ma per il momento meno ricco di oggi.

1994 

È l’anno dello slogan più famoso. Grazie a quella che sembra un’innocente domanda, Ferrero si trasforma in “lovebrand”, come si dice nel gergo pubblicitario. La domanda è questa: “Che mondo sarebbe, senza Nutella?”. 

1995

Ancora un anno importante nella storia della crema che ha reso Giovanni Ferrero più ricco di Mark Zuckerberg. La famosa crema spalmabile entra trionfalmente nel dizionario Devoto-Oli.

Ecco cosa si legge nel lemma deidcato: “Nu-tél-la: nome commerciale di una diffusissima crema a base di nocciole e cioccolato”. 

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