Green T, buono come il migliore cinese di Pechino. Parola di ministro
Forse non tutti i romani lo sanno, ma la capitale ospita un ristorante cinese garantito da un vero intenditore. E’ il ministro dell’Ambiente cinese che di recente ha sentenziato: “Il migliore ristorante di Pechino non è migliore di Green T!”
Alta cucina orientale, un sommelier professionista e una Maestra del Tè ne fanno una tappa obbligata per gourmet che restano fedeli alla cucina cinese ormai insidiata da mode gastronomiche più cool.
E’ lo stesso ristorante a raccontare la serata al Green T. di Zhou Shengxian, primo ministro della protezione ambientale della Cina il quale, di passaggio per una breve visita in Italia, avrebbe chiesto espressamente che il banchetto ufficiale a margine degli incontri con il suo omologo italiano, Corrado Clini, venisse consumato in questo ristorante a due passi dal Pantheon.
E così, tra un sorso di tè e un piatto di anatra alla pechinese, preparata secondo la ricetta originale, sarebbero stati siglati accordi di cooperazione tra i due paesi a rinsaldare una collaborazione antica tra il ministero dell’Ambiente italiano e quello cinese. 338 milioni di euro è il valore complessivo dei 200 progetti di sostenibilità ambientale realizzati negli ultimi 20 anni da imprese italiane e cofinanziati da istituzioni cinesi e da organismi internazionali.
Un giardino segreto e cinque sale disposte su quattro livelli progettati secondo gli insegnamenti del Feng Shui sono la dotazione di questo ristorante situato sopra le rovine del tempio di Iside e Serapide, nella zona della città che gli antichi Romani dedicavano ai culti orientali.
La rete tributa a questo locale apprezzamenti con poche smagliature ma per tutti i San Tommaso che si fidano ancor meno di un ministro “di parte”, garantiamo noi!