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Ristoranti
23 Settembre 2017 Aggiornato il 26 Settembre 2017 alle ore 16:30

Agropoli. Hoshi offre ottimo sushi che chiamereste fusion ma è del Cilento

Il richiamo del Cilento è troppo forte. Lo ha provato anche Vincenzo Ranieri che, pur giovane, ricorda come l'Eldorado questo tratto di costa che da
Agropoli. Hoshi offre ottimo sushi che chiamereste fusion ma è del Cilento

Il richiamo del Cilento è troppo forte. Lo ha provato anche Vincenzo Ranieri che, pur giovane, ricorda come l’Eldorado questo tratto di costa che da Agropoli si allunga fino ad Acciaroli. E ricorda le giornate trascorse a Perdifumo, su in collina, nel paese del nonno materno.

Ci è ritornato per aprire il suo ristorante entusiasta dei sapori e dei prodotti di questa terra e di questo mare che sa regalare grandi soddisfazioni a chi sa cercarle nella moltitudine di offerte purtroppo dozzinali a uso e consumo delle torme di vacanzieri che sciamano ogni estate e che al calare delle feste comandate si ritirano per lasciare spiagge incontaminate e piatti strepitosi.

Allora è una trattoria, un ristorante tradizionale quello che ha aperto ad Agropoli e con le ricette della nonna, direte voi.

E invece no. Vincenzo Ranieri è appassionato della cucina giapponese che a queste latitudini dovrebbe stridere come unghie sulla lavagna. Ma basta guardare al mare che bagna il lungomare San Marco dove affaccia Hoshi per immaginare il pesce guizzare in tavola proprio come accade in alcuni ristoranti cilentani e non solo.

Hoshi, un beneaugurante Stella in giapponese, è nato a fine giugno ed è un work in progress. Non hanno fatto in tempo ad arrivare alcuni corpi illuminanti, le vetrine frigo per i vini, il vellutino bordeaux dei divani ma voi non ve ne accorgerete. Perché tutto è curato e soprattutto perché a guidare la cucina c’è lo chef venezuelano Ronald Bourgeon che gli appassionati di cose giapponesi ricorderanno all’avvio di Jap One, probabilmente il migliore ristorante di Sushi di Napoli e dintorni.

Che potrebbe dividere lo scettro in Campania con questo piccolo ristorante grazie all’idea quanto mai diffusa che lo regge: fusion e contaminazione, ma non in impossibili ricette para-inguacchiate.

“Importare” gli ingredienti migliori del Cilento e inocularli nel sushi, pardon, nella cucina giapponese poiché Hoshi non si limita a sushi e sashimi, per ribadire la centralità del luogo.

Vi daranno gli edamame mentre state a leggere la carta, lunga e corposa, e vedrete il salmone scozzese far capolino subito insieme al tonno. Ma se il salmone è scozzese, il tonno è cilentano (14 €). L’abbinamento è con l’irrinunciabile avocado e con i friggitelli cilentani che saranno un leit-motiv della serata. Ottima la tendenza al piccante.

I gamberi sono di Acciaroli, le verdure dell’entroterra e la tempura è molto buona. Da condire con sale al tè o salsa di soia piccante (12 €).

Chef sudamericano, cucina di pesce ed ecco il ceviche di gambero e salmone marinato, fresco e speziato al punto giusto (15 €).

I roll ripieni di gamberi in tempura e coperti con tartare e filetti di salmone croccante sono strepitosi (8 pezzi a 12 €).

Ritornano i friggitelli sul roll che abbina gamberi e uovo. Giusto mezzo punto in meno rispetti a quelli che li hanno preceduti (allo stesso prezzo).

Un’invenzione istantanea dello chef: un calamaro in salsa piccante accompagnato da un friggitello. Buonissimo.

Questo è il piatto che sta riscuotendo molto successo tra gli avventori disposti a mettersi in auto da Salerno, Avellino e Napoli per assaggiarlo: Ika Teriyaki cioè un calamaro fresco ripieno di riso saltato con verdura e poi scottato alla piastra in salsa. Molto buono, un pelo avanti la cottura del riso probabilmente a causa del ripasso. Assaggiatelo senza esitazioni (15 €).

Ad Agropoli come nel resto del Cilento si va ancora in spiaggia, ma la curiosità di assaggiare il ramen era troppa. Eccolo, molto ben fatto con la pasta udon e l’uovo. Ovviamente chiude ogni qualsivoglia possibilità di continuare a stuzzicare (12 €).

Il capitolo dolci per ora è affidato a un fornitore di prodotti giapponesi. Il tiramisù al tè dopo questo festival pirotecnico nippo-cilentano si spegne. Se lo saltate, non vi perderete molto (5 €).

Vincenzo Ranieri e il suo chef hanno intenzione di fare una piccola carta di dessert giapponesi. La chiusura invernale a gennaio permetterà le rifiniture dell’arredamento e l’ampliamento della carta vini già in grado di soddisfare ampiamente.

Voi intanto segnate l’indirizzo: se cercate un’alternativa a ottime pizze e cucina tradizionale in zona o volete programmare un fuori porta fusion tra spiaggia e ristorante, da Hoshi troverete una tavola accogliente.

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Hoshi Japanese Fusion. Via San Marco, 140. Agropoli (Salerno). Tel. +39 0974 274350

Argomenti:
Cilento
Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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