10 ricette di cocktail analcolici famosi. Guida per farli in casa
Vi abbiamo detto quali sono i 25 cocktail più venduti del mondo, ma all’ora dell’aperitivo è aumentata la richiesta di cocktail analcolici. Per dargli un nome più contemporaneo, gli americani si sono inventati anche un neologismo: mocktail.
Cosa sono i mocktail
Fusione di due parole “mock” (finto) e cocktail, l’espressione sta per cocktail finti. In soldoni, interpretazioni di cocktail famosi come Moscow Mule o Margarita però prive di alcol. Ma sono sempre loro, i cocktail analcolici che gli italiani bevono da tempo.
Un’età dell’oro sostenuta da articoli insolitamente celebrativi sulle riviste specializzate, innumerevoli aggiunte ai menù dei cocktail bar, l’invasione di nuovi liquori, anche questi analcolici come i cocktail.
Per un giro d’affari che che l’influente rivista online Punch ha stimato in crescita del 400% nei prossimi 3 anni, con un fatturato globale che può raggiungere i 500 milioni di dollari.
Cocktail analcolici: le ragioni di un successo
Si può spiegare l’ascesa dei cocktail analcolici con il desiderio di bere meno alcol, senza dimenticare il successo dei drink fai-da-te, soprattutto in Italia, durante i lunghi mesi del lockdown. Non dimenticate a questo proposito le nostre Lezioni di cocktail.
Mettiamoci anche l’abilità dei barman, che con nuove ricette, miscelando sciroppi, fermenti, spezie e nuovi liquori analcolici creati su misura (emblematico il caso Seedlip, distillato erbaceo, floreale e soprattutto alcol-free), sono andati oltre la semplice copia analcolica dei cocktail famosi, spesso ispirati dagli abbinamenti degli chef più creativi.
Prima di scoprire le ricette di 10 tra i cocktail analcolici più famosi del mondo parliamo dell’attrezzatura indispensabile per poterli preparare in casa.
Cocktail fatti in casa: gli strumenti indispensabili
L’attrezzatura ideale del barman professionista è più ampia, diciamo che questi sono gli strumenti indispensabili. Comunque sufficienti per chi vuole cimentarsi a casa propria con le ricette dei cocktail, analcolici o meno che siano.
Shaker
Si tratta del contenitore per mescolare gli ingredienti, simile nella forma a una bottiglia che si apre nella parte superiore. Prima di agitarlo con energico movimento circolare che può durare da 5 a 20 secondi in base ai cocktail, si afferra con presa sicura di tutte e due le mani.
Mixing Class
Quando non bisogna agitare i cocktail per renderli torbidi, ma le ricette richiedono di lasciarli limpidi, al posto dello shaker si usa il mixing glass. Un contenitore graduato e con beccuccio da raffreddare versando ghiaccio per tre quarti, poi facendo scolare l’acqua in eccesso. Dopo di che è pronto per ricevere gli ingredienti.
Strainer
È un colino con manico che, quando si versa il contenuto dello shaker o del mixing glass, ha il compito di fermare sia il ghiaccio che i rimasugli di verdura e frutta, frequenti nelle ricette dei cocktail analcolici. Per evitare seccanti perdite ha lo stesso diametro dello shaker e del mixing glass.
Cucchiaino da bar
Sono diversi i cocktail che vanno solo mescolati, non shakerati. Questo lungo cucchiaino risolve il problema. Con la versione “Stir”, che ha una spirale intorno al manico, mescolare gli ingredienti del cocktail è ancora più semplice.
Pestello
Insostituibile nelle ricette di cocktail come il Mojito o il Green Light, per restare ai cocktail analcolici, si usa nei drink cosiddetti “pestati”. Può essere in legno, acciaio o plastica.
I bicchieri per cocktail
Ogni cocktail reclama il suo bicchiere, è una faccenda di dimensioni e forme capaci di valorizzare ricette o alterare sapori. Come per gli attrezzi, ci limitiamo a segnalare i bicchieri indispensabili per la preparazione domestica dei cocktail.
Old fashioned
Appartiene alla famiglia dei tumbler, infatti viene chiamato anche tumbler basso. Molto utilizzato, specie per i drink on the rocks, ha una capienza che parte da 180 ml per arrivare fino a 300 ml.
Tumbler alto
Il più usato per i cocktail, sia quelli preparati con lo shaker che i miscelati, cioè i drink pigiati con il pestello proprio dentro il bicchiere, vedi Gin Fizz o Florida. Ha una capienza di 350 ml, quindi superiore rispetto al bicchiere old fashioned.
Flute
Vista la forma progettata per mantenere le bollicine a lungo, il flute, che ha una capienza media di 250 ml, è il bicchiere degli spumanti e degli champagne secchi. E di cocktail come Mimosa e Bellini.
Coppetta
Usata spesso per i cocktail analcolici più famosi, è nota anche come coppetta da cocktail o coppetta martini. Con la capienza limitata a 100 ml è il recipiente ideale per gli short drink, serviti senza ghiaccio, come il Dry martini.
10 famosi cocktail analcolici: le ricette
1. Shirley Temple
La ricetta è di una semplicità disarmante, a prova di barman domestico alle prime armi. Ma le sfumature di sapore sono davvero inattese. In un bicchiere alto riempito di ghiaccio versate 20 millilitri di granatina e 100 di ginger ale. Mescolate con il cucchiaino da bar e decorate con una ciliegia e una fetta di limone.
2. Switchel
Se i barman oltre che bravi sono creativi il risultato delle ricette è assicurato. Imitateli preparando una bottiglia di Switchel che metterete in frigo per 24 ore. Trascorso il tempo, filtrate il contenuto con lo strainer dentro una seconda bottiglia. Servono 250 millilitri di aceto di mela, due cucchiaini di zenzero tritato e di succo di limone, 1 di miele, e mezzo litro d’acqua minerale. Agitate con energia per far sciogliere gli ingredienti della ricetta.
3. French 75
Siamo ai cocktail analcolici a base di succhi di frutta. Sfoderate lo shaker che avete acquistato da quando vi sentite perfetti barman domestici, riempitelo di ghiaccio e spruzzate 4 dosi di bitter al limone con 90 millilitri di succo di limone. Mescolate 10 secondi circa per raffreddare il contenuto e versatelo in due coppette da cocktail. Completate con 200 ml di acqua tonica fino a colmare tre quarti del bicchiere.
4. Lemon virgin margarita
Come facilmente intuibile dal nome è la ricetta rivisitata in chiave analcolica e a base di succhi di frutta del Margarita, intramontabile classico di qualunque cocktail bar degno di questo nome. Virgin è l’espressione che indica le versioni alcol-free dei drink famosi. Riempite lo shaker di ghiaccio, aggiungete 180 ml di succo d’agave, 30 di succo di lime e altrettanti di succo di limone, infine 60 ml di succo d’arancia. Agitate per 15 secondi e versate in una coppetta da cocktail bordata di sale filtrando tutto con lo strainer. Guarnite con una rondella di lime.
5. Virgin colada
La chiave per rendere meno opprimente il caldo afoso di questi giorni è la ricetta del più esotico tra i long drink, la versione analcolica del Pina Colada. Prepararlo è un gioco da ragazzi: versate 160 ml di succo d’ananas e 40 di latte di cocco con il ghiaccio nel frullatore (i bartender usano il blender, classico frullatore da bar ma l’attrezzo domestico andrà bene comunque), accendete e fate andare per una quindicina di secondi. Versate il contenuto in un tumbler alto e decorate con una una fetta d’ananas.
6. Fruit Skywasser
Non sarà lo Spritz, ma tra le ricette di cocktail analcolici da aperitivo è una delle più gradevoli. Si prepara direttamente nel bicchiere tumbler alto pigiando con il pestello mezzo limone a pezzetti e 2 cucchiai di zucchero. Proseguite la ricetta unendo 20 millilitri di sciroppo di lampone, 3 cubetti di ghiaccio e 4 spruzzate di soda. Mescolate con il cucchiaino da bar e decorate con qualche lampone e una fettina di lime.
7. Florida
Potente ricetta anti-caldo a base di succhi di frutta, è tra i cocktail analcolici più dissetanti di questa lista. In aggiunta è semplice da preparare. Dopo aver messo nello shaker 100 ml di succo di pompelmo, 50 di succo d’arancia e altrettanti di succo di limone, unite 20 ml di sciroppo di zucchero e 120 di soda, quindi agitate per dieci secondi. Concludete versando il cocktail in un tumbler alto.
8. Green Light
Simile nell’aspetto al mojito è un cocktail meno dolce degli altri con una combinazione aromatica sorprendente. Si prepara direttamente nel tumbler alto usando il pestello per pigiare mezzo limone a pezzetti e 3 foglie di menta. Unite il ghiaccio a cubetti, 20 ml di sciroppo di menta e lemonsoda nella quantità necessaria. Mescolate con il cucchiaino da bar, decorate con foglie di menta e una fetta di limone.
9. Buffalo Bill
La ricetta alcolica esiste da oltre 100 anni e deve il nome a una presunta preferenza del leggendario colonnello dell’esercito americano conosciuto come Buffalo Bill. Per preparare la versione alcol free riempite di ghiaccio lo shaker e inserite tutti gli ingredienti: 80 ml di succo d’arancia, 20 di granatina e 1 tuorlo d’uovo. Agitate per 10 secondi, versate nel bicchiere old fashioned e decorate con una spirale di buccia d’arancio.
10. All Shook Up
Il cocktail richiama nel nome un celebre brano di Elvis nonché il modo di mescolare gli ingredienti, che vanno messi nel frullatore. I bartender usano il blender, ma va bene anche il più domestico frullatore. Per uno dei più sostanziosi cocktail analcolici, versate nel bicchiere 70 ml di latte e 60 g di yogurt, entrambi già freddi. Per dare quel tocco in più unite 1 cucchiaino di acqua di rose e 1 di miele. Quindi 12 g di lamponi e altrettanti di fragole. Fate partire il frullatore e lasciatelo andare per una decina di secondi. Mettete il ghiaccio nel bicchiere old fashioned e versate il cocktail.