Top Class. Quanto costa mangiare nei 10 ristoranti più costosi edizione Italia
La qualità si paga e anche l’Italia non poteva sottrarsi a una classifica dei ristoranti più costosi dopo il tour mondiale. Il conto diventa salato per l’alto tenore dei piatti proposti, in termini di ricerca, materie prime e realizzazione. Forse molti di questi nomi saranno già sulla vostra lista degli almeno una volta nella vita…. Noi li abbiamo elencati con il prezzo più basso del menu degustazione disponibile. Nella Top Ten dei più costosi restano fuori gli “economici” come Ilario Vinciguerra (menu degustazione tra 70 e 95 €), Villa Crespi (95/150 €), Combal.Zero (110/160 €) o il nuovo tre stelle Michelin Niko Romito con il Reale (100/120 €).
10. Combal.zero, Rivoli (TO)
Davide Scabin compie da sempre una ricerca maniacale delle materie prime, delle forme e delle cotture degli alimenti, in un trionfo di performance visivo-gustative. Il menù base di 5 portate costa 110 €, il degustazione Combal Zero 160 € a persona, sempre bevande escluse.
9. Osteria Francescana, Modena
Massimo Bottura è la mente geniale di questo ristorante collocato in una silenziosa via del centro storico di Modena. Ritenuto il terzo ristorante migliore nel mondo nel 2013, ha tre stelle Michelin e detiene l’oro nella guida dell’Espresso ai Ristoranti d’Italia. Bottura, 51 anni, è stato allievo di Alain Ducasse ed ha lavorato con Ferran Adria, grazie al quale ha spinto la sua cucina verso una combinazione perfetta di scienza ed arte.
Se volete assaggiare il Croccantino di foie gras o altri piatti, avete a disposizione un menù Tradizione (6 portate) a 110 €, più 65 € se si desidera un abbinamento di vini; un menù Classici (8 portate) a 150 € (più 90 € per i vini), o un menù Sensazioni (“Come to Italy with me”) a 180 €, con altri 135 € di vini.
8. Ristorante Cracco, Milano.
Da Cracco, nato nel 2007 a Milano con due stelle Michelin, i piatti della tradizione milanese vengono rivisitati proponendoli in una chiave contemporanea.
Menù degustazione da 130 a 160 €.
7. Casa Vissani, Baschi (TR)
Il ristorante di Gianfranco Vissani è proprio la sua casa, il suo regno e qui si è formato tra gli ’80 e i ’90 il suo stile ai fornelli, esuberante e pomposo, proprio come lui. Gli ambienti sono incantevoli, belle sale e un parco vista lago. Lo chef e il ristorante sono diventati famosi per l’apporto alla cucina italiana contemporanea ma anche per la sua presenza regolare in televisione, che lo ha reso una star.
Proposta Vissani Three Levels, 4 portate a 130 €, 6 portate a 180 € a persona. Con selezione di vini altri 95 €.
6. Da Vittorio, Brusaporto (Bg)
Luogo d’incanto, villa elegante, sala raffinata, ottima cucina. I fratelli Cerea alla guida di questo ristorante che coniuga alla perfezione la tradizione lombarda e il genio creativo, ovviamente nel rispetto delle stagionalità. Tre stelle Michelin e parte di Relaix & Chateaux.
Costi? Menù di pesce e crostacei Nella tradizione di Vittorio a 170 €, menù tartufo a 280 €. Un’Orecchia di elefante alla milanese costa 160 €, un Vitello alla Rossini 120 €.
5. Piazza Duomo, Alba (Cn)
Tre stelle Michelin e 41esimo posto della classifica The world’s 50 best restaurants 2013, il ristorante apre nel 2005 ed è condotto da Enrico Crippa, uno degli chef della nuova schiera di giovani italiani. Crippa si spinge oltre i limiti della propria cucina regionale, rispettandone però le tradizioni e avendo anche la prima scelta su molte delle materie prime che le Langhe forniscono, insieme ai migliori formaggi italiani e ai vini Barolo e Barbaresco. I suoi piatti sono squisitamente stagionali e senza troppe decorazioni.
La proposta dei menù? Evasione e territorio a 200 €, Tradizione e innovazione a 170 €, Degustazione con piatti dello chef 170 €. L’antipasto più caro è l’Insalata di Uova e Uova, alla cifra di 60 €.
4. Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio (MN)
Inserito nello speciale contesto della Riserva naturale del parco dell’Oglio Sud, il ristorante apre nel 1925 grazie a Teresa Mazzi e al marito Antonio Santini, pescatore sul fiume Oglio. All’inizio semplice osteria, oggi ristorante eccellente dotato di tre stelle Michelin e parte di Relais & Chateaux e Les Grandes Tables du Monde. Oltre alla bellezza dell’ambiente, sono la qualità e la fama a contraddistinguere il lavoro delle tre generazioni di Santini.
I menù sono sempre stagionali e oscillano tra i 175 e i 190 €.
3. Le Calandre, Rubano (PD)
Aperto nel 1981 da Erminio e Rita Alajmo, Le Calandre è uno dei sette ristoranti italiani insigniti delle tre stelle Michelin, delle quali gode da cinque anni. Lo chef Massimiliano “Max” Alajmo guida la cucina del ristorante, con princìpi qualitativi di leggerezza, fluidità e profondità dei sapori. L’approccio creativo alla cucina si rispecchia anche negli ambienti e negli arredi, progettati dai fratelli Alajmo in collaborazione con artigiani italiani.
Per il menu Estrazione (5 portate) la spesa è di 175 € mentre per In.gredienti ogni commensale dovrà pagare 250 € (110 € in più se sceglierà di abbinargli la degustazione abbinamenti vini), e per I grandi classici 220 € (95 € coi vini). Il raviolo Mezzo Bergese al tartufo bianco (dedicato a Nino Bergese), farcito con crema di cicoria e succo di carota, costa 65€, mentre un dolce al cioccolato Dessert In.time 40€.
2. Enoteca Pinchiorri, Firenze
Situato nel settecentesco palazzo Jacometti-Ciofi a Firenze, il ristorante di Giorgio Pinchiorri ed Annie Féolde è considerato uno dei più prestigiosi d’Italia e del mondo. Al timone della cucina vi sono la Féolde stessa insieme al duo di primi chef Italo Bassi e Riccardo Monco. La cucina dell’Enoteca infrange i codici della cucina tradizionale italiana ma da questa ne trae origine, in un perfetto equilibrio con la sperimentazione gastronomica.
Menu degustazione di 6 portate: 200 €. Menu degustazione Venti d’Autunno: 20 assaggi a 225 €. Antipasti dai 50 ai 75 €, primi dai 55 € agli 80 € (Ravioli di patate rosse di montagna con gamberi zafferano e spinaci), secondi dai 65 € ai 80 € (maialino di razza Mora Romagnola con topinambur e scalogno alla senape in grani).
1. La Pergola, Roma
E’ il ristorante che gode del panorama più mozzafiato dell’intera capitale. La Pergola, all’ultimo piano dell’Hotel Cavalieri Hilton di Roma a Monte Mario, ha fama internazionale e per poter cenare guardando il Cupolone di S.Pietro occorre prenotare con largo anticipo. Lo chef tedesco Heinz Beck ha trasformato il ristorante con una cucina romana e mediterranea di qualità, introducendo anche la pasta nel menu, diventata celebre come “Beck Pasta”.
Qui, il menu degustazione di 9 portate costa 210 € (se si prende un piatto con tartufo d’Alba, la maggiorazione è di 85 €). Il primo più costoso, il Fagottino ai funghi porcini con tartufo bianco d’Alba, costa 98 €.
Se poi volete stupire il vostro commensale, allora andate fuori classifica
0. Solo per due, Vacone (RI)
In cima alla classifica, un ristorante che non è solo il più caro ma anche il più piccolo d’Italia. Appartenente alla famiglia Di Claudios, ha un solo tavolo ed accetta esclusivamente due persone a pasto, alle quali verrà riservato un trattamento speciale. La struttura è risalente al secolo scorso ed è inserita all’interno di vestigia di un’antica villa romana. Il menu, basato sulla selezione di ingredienti freschi e stagionali, varia in base alla preferenza del cliente che suonerà un campanello d’argento per chiamare il cameriere. Costo 250€ a persona. Sia se prendiate oppure no i vini in abbinamento. Ma se volete champagne o vini particolari pagate di più.
Come dire che al lusso sfrenato non c’è limite. Siete d’accordo?
[Testo: Carlo Gibertini. Immagini: ilpreboggion.blogspot.it, passionegourmet.it, cucchiaio.it, facebook, referentiel.nouvelobs.com, nettavisen.no, Alfonso Catalano @SGP]