10 regole per bere acqua minerale al ristorante che non può averne meno di 4
La scarsa conoscenza della figura del degustatore di acque minerali forse non lo farà diventare mai una macchietta come il suo gemello enologico (ricordate il sommelier di Antonio Albanese?). E magari rimarrà confinato nel recinto della gastronomia di lusso. Di certo c’è che non potrete più ignorare l’ultimo nato tra i professionisti della ristorazione: l’idro-sommelier.
Al degustatore di acque minerali apre le porte, con una due giorni di corsi (il 7 e 8 settembre), anche il Sana di Bologna, il salone del biologico e del naturale, al via il 6 settembre per la 25^ edizione.
A scanso di lungaggini e in eventuale assenza di vocazione professionale (nascosti tra noi esisterebbero già, del resto, 5000 idro-sommelier), 10 rapide specifiche sui misteri dell’abbinamento acqua-cibo le ha fornite Giuseppe Amati, segretario dell’Adam, l’associazione degustatori acque minerali, alle spalle un’esperienza da maître.
Le 10 regole dell’acqua minerale
- Liscia, gassata o …. Mordete il freno ad un vecchio adagio pubblicitario che mostra ormai tutti i segni del tempo
- D’ora in poi chiedete 100 sfumature anche nel bicchiere
- Pretendete acque di tenore minerale crescente a mano a mano che il pasto si fa più robusto
- La minerale si degusta a piccoli sorsi
- L’acqua liscia è di rigore per il pesce al vapore ma con la maionese scatta la bollicina
- L’acqua gassata è il degno accompagnatore per le carni rosse, i brasati e gli spezzatini
- Optate per un residuo fisso compreso tra i 500 e i 600 milligrammi se avete ordinato un piatto di sostanza come le tagliatelle al ragù
- In presenza da (sopraggiunta) ansia da abbinamento, tranquillizzatevi: 300 fonti e 600 etichette sono la ricchezza italiana in materia. E spingersi oltreconfine non è vietato
- Aggiungete un nuovo indicatore al vostro personale criterio di valutazione del ristorante: il bravo ristoratore si riconosce (anche) da quante acque minerali mette in carta
- E il minimo sindacale, parola di Amati, non può scendere al di sotto di 4.
Ora ditemi se la regola n. 4 l’avete mai osservata.
[Link: adnkronos.it Immagine: www.swide.com, cronachemaceratesi.it, esseredonna, enorama ]