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Ristoranti
29 Giugno 2019 Aggiornato il 7 Aprile 2022 alle ore 20:09

Il Faro di Capo d’Orso: recensione del ristorante d’aMare

Il Faro di Capo d’Orso in Costiera Amalfitana cattura subito lo sguardo con il blu dei colori e dalle maioliche dipinte a mano. A dominare sono le vetrate
Il Faro di Capo d’Orso: recensione del ristorante d’aMare

Il Faro di Capo d’Orso in Costiera Amalfitana cattura subito lo sguardo con il blu dei colori e dalle maioliche dipinte a mano. A dominare sono le vetrate panoramiche da cui ammirare l’azzurro del mare e scorgere in lontananza l’isola di Capri comodamente seduti al proprio tavolo in qualsiasi punto della sala.

Un ristorante perfetto per la nostra web serie Ristoranti d’aMare.

Se dovessi descrivere con una sola parola la cucina del promettente e giovane chef Francesco Sodano oserei dire “immaginazione” perché ogni singola portata è capace di stimolare sensazioni ed evocare alla mente momenti.

A gestire la sala vi è Bonny, venticinquenne ma con una notevole sicurezza e maestria nel raccontare le proposte gastronomiche.

Dò uno sguardo ai menu degustazione, ma scelgo i piatti alla carta.

Inizio il pranzo con un gustoso aperitivo da mangiare con le mani: bao bun al vapore ripieno di parmigiana; disco di pasta di mais con ricotta affumicata, alici e caviale di aringa; won-ton ripieno di anatra speziata con albicocche fermentate; wafer al sesamo con palamita marinata e yogurt alle erbe.

A seguire ecco il fazzoletto di mozzarella da inzuppare nel suo latticello e la “bomba” ovvero un impasto fermentato, lavorato con il sifone e fritto ripieno di tartare di gamberi crudi servito insieme a un drink ideato dallo chef e da Bonny. È il cosiddetto bomba juice, succo di mela ossidato con un macchinario ad ultrasuoni e poi fermentato.

Già dall’aperitivo si percepisce la tecnica e l’innovazione dello chef che viene confermata con le portate successive.

Il primo antipasto da cui sono incuriosito è composto da una tartare di granchio al naturale, pomodori, ricci di mare e panna acida; un piatto dotato della giusta carica di freschezza e quindi molto adatto ad un menu estivo.

Decisamente più impegnativo per la robustezza dei sapori è l’antipasto di ricciola marinata, crema di fegato grasso al miso, capperi di Salina e sentori di sfusato amalfitano. L’incontro di due simboli di culture e tradizioni lontane tra loro, rappresentati dal miso e dai limoni della costa d Amalfi, crea un piatto dai sapori decisi che evoca una sensazione di dolce e amaro in bocca.

L’antipasto successivo è una tartare di manzo arrosto con mostarda di cetrioli fermentati e tuorlo d uovo accompagnata ,non dal vino come si potrebbe immaginare,  ma da una birra. La spiegazione di una simile scelta è nel sapore che evoca la carne alla griglia e fa pensare al panino con hamburger del fast food.

Il motivo ricorrente di incontro di mondi lontani è ben riuscito in un piatto intitolato Tra la Costiera e l’Oman: risotto al limone nero, capperi fermentati e bottarga in cera d’api . Un piatto adatto a palati che amano lasciarsi coinvolgere da sapori  pungenti ed intensi.

Tecnica e innovazione la ritroviamo anche nei dessert e in particolare nell’ossidazione di Pina Colada, ananas, cocco, lime e rum. Corposo e fresco per ricordare una serata estiva mentre si sorseggia un cocktail.

Mai dire mais: crema di mais, pop corn e burro salato . Un dessert caratterizzato dalla croccantezza dei pop corn unita alla fresca e vellutata crema di mais.

Per concludere la piccola pasticceria e il vero must dello chef ovvero Shave the Chef, fai la barba allo chef, composto da cioccolato temperato trasferito su un foglio di carta acetata precedentemente stampato con una stampante con inchiostri edibili, spuma di menta ed eucalipto.

L’offerta prevede 5 menu degustazioni di cui uno vegetariano e uno gluten free con prezzi che vanno da 80 € ai 150 € per il percorso “contaminazioni”  con 8 portate che esprimono la filosofia dello chef, una contaminazione di culture, gusti e sensazioni.

La carta invece è costituita da 5 antipasti con prezzi dai 23 € ai 28 €, 5 primi con prezzi che oscillano tra 25 € e 28 €, 6 secondi (3 di carne e 3 di pesce) con prezzi dai 35 € ai 38 €, 5 dolci con prezzi  da 14 € a 18 €.

Straordinaria  la carta dei vini con ben 2000 etichette.

Addentate questo angolo di paradiso della Costiera Amalfitana e fateci conoscere il vostro giudizio.

Il Faro di Capo d’Orso. Strada Statale Amalfitana, 44. Maiori (Salerno). Tel. +39 089 877022

[Aggiornamento aprile 2022: c’è un nuovo chef]

[Testo e Immagini: Daniele Di Nubila]

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