Il Financial Times salva 5 tavole a Roma. E voi non siete d’accordo
Anche gli uomini della finanza hanno una pancia. A loro, ai lettori del quotidiano della City di Londra, piu’ a loro agio con Opa, swap e da qualche settimana con lo spread, il Financial Times dedica un articolo sulle tavole romane delle quali scongiurare l’estinzione. Per loro stila questo piccolo elenco dei locali-Panda.
Ed ecco, in un articolo firmato da David Winner, la lista (con relative specialità) dalla quale, da oggi in poi, un analista di Goldman Sachs e un banchiere di Barclays dovranno gioco forza pescare per scegliere l’indirizzo giusto quando passeranno per la Città Eterna.
- Il Quagliaro (Largo Mola di Bari). Quaglie all’aceto di Tiberio Picariello. Servite con funghi, olive nere e la mitica (indimenticata) ciriola.
- Pompi (Via Albalonga). Tiramisù.
- Dar filettaro (Campo de’ Fiori). Filetto di baccalà salato e fritto.
- Da Said (Antica Fabbrica del Cioccolato in Via Tiburtina). Pietanze di carne e pesce a base di cioccolato. Ma anche i primi come i tonnarelli con formaggio, pepe e scaglie di ciooccolato. E poi i marmorizzati con ricotta, cioccolato e melanzane,
- Betto e Mary (Casilino). Piatti della tradizione romana allo stato puro.
Ora sono sicuro che voi vorreste salvare dall’estinzione ben altri ristoranti. E vi dò ragione, la mia classifica non ne prevede nemmeno uno di questi qui in alto.
[Fonte: ilmessaggero.it, Financial Times. Immagine: ciramisu.blogspot.it]