Il volantino per combattere la crisi. E risparmi 16 euro al mese
Il volantino? Funziona. Strumento di promozione un po’ d’antan nell’era dei nuovi luoghi del consumo (e-commerce, in fattoria, al farmers market, col Gruppo di Acquisto, anche online), quel foglietto di carta con impresse le sbiadite immagini di salumi, surgelati e detersivi a prezzo stracciato non è proprio, come potrebbero pensare i consumatori più alternativi, un’arma spuntata. Anzi, nelle mani della Gdo, e in tempi di crisi come questi, si trasforma in un’opportunità per il consumatore e (soprattutto) per il supermercato.
A questa conclusione è giunto il convegno organizzato da Nielsen e dall’Università di Parma “Promozione efficaci? Il volantino: istruzioni per l’uso”. Cifre alla mano, lo sconto non ti cambia la vita ma argina quell’emorragia di risorse destinate all’alimentare ormai ampiamente documentata. 650 euro è la cifra che ogni famiglia spende infatti in promozioni nel largo consumo, con un risparmio globale di 4,5 miliardi l’anno, pari a circa 200 euro a famiglia.
La Grande Distribuzione ci crede al punto da mettere in circolazione 12 miliardi di volantini per un esborso di un miliardo di euro. Con rientri che vanno, naturalmente, al di là degli acquisti dei prodotti in promozione e includono anche quelli a prezzo normale che il consumatore mette nel carrello accanto alle occasioni.
Ma il consumatore, che ci guadagna? A parte quei 200 euro l’anno, che divisi per 12 mesi fanno poco più di 16 euro/mese, vale davvero la pena arrancare con il carrello alla ricerca della confezione discount, rischiando di farsi prendere da un attacco di shopping acquistando l’inutile? Non sarà che a fronte di un risparmio si finisce per ritrovarsi con un aggravio parallelo (e non calcolato) di spesa suplerflua?
Appello alla Grande Distribuzione Organizzata: perché non ci risparmiate insiogene tessere fedeltà, prezzi civetta, junk food con lo sconto? E ci tentate (anche) con la bontà?
[Fonte: Nielsen]