Krug. Gli anni ’81 meglio dei ’79. Almeno per Black Mamba
Cominciamo col dire che le bottiglie erano perfettamente conservate, senza il minimo cedimento al naso che si è aperto subito per entrambi con sentori tipici di questo vino, che si caratterizza per eleganza e finezza. Tutt’altro genere rispetto a Clos du Mesnil che recentemente ho recensito.
Il 79 magnum si è aperto piuttosto velocemente nel bicchiere. Perlage di tutto rispetto, ancora vivace seppure non brillante e una lieve nota di ananas ma mi aspettavo di trovare frutta candita e per fortuna non c’era. Miele e frutta secca.
L’81 aveva una marcia in più, ancora giovane e fresco. il frutto giocava sulla pesca e la susina con un’acidità eretta e in perfetto equilibrio dall’attacco alla chiusura lunga e persistente. Qualche sentore di brioche.
Per me la vittoria se l’è aggiudicata la magnum di Krug collection ’81, però l’annata ’79 si è difesa in grande stile, con quella finezza e quella grazia che rendono questo vino unico e riconoscibile.
Parola di Black Mamba!