La Guerra della Pizza: Squid Game e il giogo delle classifiche ai pizzaioli
“Il momento è grave, il giogo delle classifiche di pizza e pizzerie ci sprofonderà in un buco nero da cui sarà difficile uscire”. Il Portatore di Luce non aveva dubbi. Era venuto il momento di muovere guerra per liberare la Terra di Mezzo dalla catenazza invisibile che l’avviluppava.
“Mio caro Curator Alvei è giunta l’ora suprema, quella in cui la notte deve cedere il passo alla luce, i fiori e le piante devono bucare il terreno. E le pizze devono uscire cotte bene”.
“Allora siamo messi male: vi ricordo che siamo tornati all’ora solare e c’è meno luce. È la dittatura di Crono, è il giogo della clessidra oltre che delle classifiche della pizza”, squittì Furius mentre metteva in ordine le fiaccole per illuminare la scena.
Il due di coppe e il giogo delle classifiche della pizza
“Il due di coppe quando regna bastoni”, fece con voce grave Curator Alvei. “Non riesco a comprendere il significato di questa frase e di questo simbolo con il sole. C’è una nota sui tre soli, ma ohibò noi ne conosciamo uno solo. Che sia qui il mistero?”.
“Fammi vedere”, lo esortò il Portatore di Luce. “Ho capito come funziona il gioco del giogo delle classifiche della pizza, ma ho guardato a tre statuette di Cibele. A lei dobbiamo chiedere illuminazione, lei che fa nascere il grano e dunque la farina. Senza di lei non ci sarebbero pizze”.
“E anche le torzelle, i friarielli e pure i pomodori”, puntualizzò Furius che si stava arravogliando con le corde delle fiaccole.
“Furius non la mandare come al solito a meretrici. Qui parliamo di mietitrici, di buoi e di giogo che tiene tutti stretti in questi elenchi detti classifiche della pizza”, sospirò il Portatore di Luce alzando gli occhi al cielo. Si tenne dal far piombare la sua inseparabile torcia sulla cucuzza del povero Furius che contava le fiaccole e i tempi.
Seguitemi amici miei.
La teoria delle tre Cibele che sono quasi matrioske
Dunque la prima Cibele è la Piccola. È la Terra di Mezzo che conta i più valorosi tra i pizzaioli. Ella non copre né la Terra di Sopra né la Terra di Sotto. La più Grande copre anche la Terra di Sopra e la Terra di Sotto. La Grandissima comprende la Terra di Mezzo, la Terra di Sopra, la Terra di Sotto e gli spaventosi mari che le circondano. Ora vi chiedo: se dico che il numero Uno della Pizza è quello più bravo di tutti, di quale Cibele sto parlando?
“Della Grandissima”, fecero all’unisono Furius e Curator Alvei in verità un po’ seccati che il loro QI dovesse dare una risposta così scontata.
“Sbagliato”, rispose il Portatore di Luce. È la più Piccola, quella della Terra di Mezzo.
“Ohibò amico mio, ma quale vino hai tu dunque bevuto? Che ti sia andato di traverso l’aglianico sottratto dalla nostra invincibile community al carro dei trionfatori? È come se dicessi che il Miglio d’Oro è più lungo di tutta la strada delle mozzarelle che dal Castrum arriva fino alla Città Alta scavallando Due Golfi!”, si stizzì il Curator Alvei che aveva proprio a portata di mano la mappa di questa feconda parte della Terra di Mezzo.
La strada della verità è lunga
“Innanzitutto non parlare della Strada delle Mozzarelle che per nostra fortuna è morta e bruciata sulla pira da tempo”, rintuzzò Luce (così lo chiamavano brevemente gli amici). Se non fosse per quel traditore infingardo dello Scriba che ha proposto ai 3+1 questa cosa a metà tra il Biathlon e il Triathlon non parleremmo più di mozzarella. E invece il giogo delle classifiche della pizza lo ha corrotto”.
“In secundis non avete capito una ceppa a Forcella della catenazza e del giogo delle classifiche della pizza”, quasi si spazientì. “Bevete l’aglianico del Garante e capirete meglio. Ordunque se io faccio una classifica della Grandissima Cibele e tengo fuori la Terra di Mezzo tutti quelli al di fuori della Terra di Mezzo e delle Terre di Sopra e di Sotto penseranno di essere i migliori. Ma se poi faccio la classifica delle Terre di Sopra e di Sotto, costoro saranno convinti di essere i migliori. E gli uni non sapranno degli altri e si sprecheranno i messaggi sul Corriere Blu a dire chi è il vincitore di quella Terra o di quel Mare. Ma poi ne faccio un’altra di classifica con solo quelli della Terra di Mezzo che conta i più valorosi dei pizzaioli che sono anche i più numerosi. Sapete cosa ottengo?”
“Un lupanare”, sbotto il Curator (gli amici lo chiamavano così).
“Un luogo di meretricio“, confermò Furius la cui mantella porta pennelli si stava appicciando al calore di una delle 500 fiaccole.
La soluzione
“È qui che la vostra mente si ottenebra”, sospirò Luce. “Non avete compreso nulla. Magnataro è come il duce che ritorna dalla guerra e dà ai suoi soldati un pezzettino di terra facendogli credere che diventerà ricco e invece si dovrà smazzare in lungo e in largo per tirare fuori torzelle e friarielli. Ognuno di essi sarà grato e riconoscente e darà a lui, a Iulia Pugna e a Papilionem un sacchetto di farina, un prosciutto, una bottiglia di vino, uno dei polli di Renzo (Renzo, non Renzi). E indovinate chi diventa ricco?”.
Il Curator e Furius erano lì lì per strappare l’attestato del QI. Quando la voce di Olaf il Rosso rimbombò nell’antro.
Garantes, scontrines, pizza e giogo delle classifiche
“Vi si sono appicciati i fusibili e hai sbagliato mio caro Luce. Mai accetterebbero un pugno di farina o una pizza e gli scontrines sono lì a testimoniarlo. Non si parla di bufale ma di vacche da mungere. Chi li fa ricchi sono i Garantes. È per loro che esistono le tre Cibele. E le coppe alla migliore Pizza quando fuori piove ma non troppo intensamente e c’è il problema dei posti all’aperto e della carta verde. Spacchettare, dividere in mondi che nemmeno la più dettagliata delle mappe conosce.
Questo è il vero giogo delle classifiche della pizza. Far vincere il 5 di denari e non il 3 che questo è il significato per voi oscuro di quella carta. Il sole è uno, non scomodate Helios. Sono le meteoriti e le stelle cadenti ad essere più d’una. E dunque occorre dare premi per soddisfare l’attesa dei Garantes non dei Pizzaioli”.
I tre ammutolirono e guardarono il tripode per gettare nelle fiamme i tre attestati di QI.
“Come ho fatto a non pensarci che il giogo delle classifiche della pizza è un’altra catenazza?”. Luce voleva piangere, ma si riprese.
Il giogo della community e quello delle classifiche della pizza
“Olaf (così lo chiamavano gli amici) a te dobbiamo tanto soprattutto ora che ci hai lasciato a guidare la community e ne dobbiamo essere degni. Un giorno ci spiegherai perché ci hai lasciati da soli a tirare fuori torzelle e friarielli. Ma ti prego risolvi subito il quesito che attanaglia il Curator. Ma che vuol dire due di coppe quando regna bastoni?”.
“Che non contate niente perché io so io e voi non siete un c@@@@. Ricordate che il 5 potrà battere anche il 3, ma l’asso non lo fotte nessuno”, sentenziò Olaf.
“Scusa ma nel giogo delle classifiche della pizza?”, si rivolsero i 3 a lui manco fossero i sacerdoti che dovevano acquietare le frecce infiammate di un incavolatissimo Elios.
“No a briscola: l’asso piglia tutto. E ora lasciatemi al mio mezzaniell allardiato. E voi preparatevi che ca s’abballa ‘che curtiell. C’è da fare la pizza con la salsiccia e friarielli”.
Quella della prossima gara e del prossimo giogo delle classifiche della pizza.