La Taverna di Bacco a Nettuno, non la solita tavola sul litorale
Raggiungere il litorale vicino Roma equivale a catapultarsi fra fritturine e pasti da stabilimento balneare, ma sono sempre di più le eccezioni che valgono il viaggio. Ne è esempio La Taverna di Bacco a Nettuno.
In pieno centro cittadino, un po’ lontano dal mare, è possibile trovare una buona cucina di pesce nella cornice di una sala intima dominata dalla parete-cantina che ospita etichette da sogno fra Italia e Francia.
Mi ha accolto Lucia Villani con l’entusiasmo di chi non esita a mostrarti il suo mondo. Poche sovrastrutture, tutto è essenziale. Legno, marmo e ampie vetrate dipingono l’atmosfera che fa da sfondo al percorso culinario.
Ai fornelli c’è lo chef Felipe Augusto Dos Santos. Nasce in Brasile e si forma in Italia, passando fra i più grandi nomi della ristorazione del nostro paese come Da Vittorio e Alajmo. Tecnica e concretezza sono gli attributi che descrivono i suoi piatti. Altro imperativo è l’utilizzo di prodotti locali per mantenere l’autenticità della materia prima che tocca con mano fin dal suo acquisto.
Due i menu degustazione proposti dalla Taverna di Bacco: la sostanza (6 portate a 65 €) e la scoperta (8 portate a 85 €). E la scelta à la carte con qualche proposta del giorno. Noi siamo per il degustazione lungo.
Come si mangia
Subito grissini, pane a lievitazione naturale, olio e champagne. Poi momento amuse bouche. Per me, Impepata di cozze e basilico, Crostino seppia e crema di piselli, Mini piadina, rucola, prosciutto e squacquerone e Polpetta di lingua. Terra, mare e orto in un unico sodalizio declinato a finger food.
Arrivano poi gli antipasti e assaggio Gamberi rossi, asparagi, mela verde e bottarga. A seguire Carpaccio di pescato del giorno, pomodorini confit, foglia d’ostrica e olive taggiasche, per chiudere con Animelle, spinaci, yogurt essiccato e lime. La leggerezza è la chiave di volta di questo trio che ammicca alla stagione estiva.
Interessante il Baccalà con patate, rapa rossa e sumac. Un gioco di consistenze calibrato tra acidità e dolcezza. Specchio della costante ricerca dello chef.
Tra i primi un elegante Spaghettone con zafferano, alici, pinoli, uvetta, arance e aneto. Al primo assaggio quasi scostante, poi non puoi più farne a meno. I 6 gusti fondamentali racchiusi in una forchettata avvolgente.
Si viaggia per tornare a casa e quindi ecco i Ravioli di pollo, peperoni, pecorino e salvia. Pura romanità in uno scrigno di pasta. Due ingredienti sicuramente non famosi per la loro digeribilità, eppure resi eterei alla Taverna di Bacco.
Dal comparto secondi arriva la Rib eye con ostrica e rabarbaro rosso. Si conclude con un morso carnivoro. Grasso ma pur sempre pulito. Perché d’altronde la formula è sempre quella: tecnica e concretezza.
Il classico connubio fra mela e cannella fa del dolce la più semplice e gustosa delle chiusure.
Entrato con grandi aspettative ne sono uscito più che soddisfatto. Trovando esplosioni di gusto al servizio di una ristorazione che ti fa sentire a casa, seppur con elementi di lusso.
Menu e prezzi della Taverna di Bacco a Nettuno
Pane e olio (4 €)
Antipasti
Carpaccio di pesce spada, pomodori confit, rosmarino e foglia d’ostrica (20 €)
Crostacei, asparagi, mela verde e bottarga (22 €)
Baccalà, patate, rapa rossa e sumac (20 €)
Rana pescatrice, “mole”, chips ciocco e pompelmo 18 €)
Tartare di carne, salsa ponzu, alga nori, daikon e sesamo (20 €)
Animelle, spinaci, yogurt e lime (20 €)
Primi piatti
Spaghettone, alici, arance, zafferano, uvetta e pinoli (20 €)
Trofie, crostacei, pesto e fagiolini (22 €)
Ravioli di pollo, peperoni, pecorino e salvia (22 €)
Riso “Acquerello”, capesante, spugnole e burro alla bourguignonne (20 €)
Fettuccine al rosmarino, ragù di pecora, fragole fermentate e piselli (20 €)
I secondi piatti della Taverna di Bacco
Crostacei (130/kg €)
Triglia, lattuga, funghi pioppini, ravanelli e mandarino (20 €)
Rib Eye, ostrica e rabarbaro rosso (25 €)
Quaglia, tamarindo e coriandolo (20 €)
Dolci
Cacio e Pepe (10 €)
Mele e cannella (10 €)
Cioccolato, Rum e tabacco (10 €)