La vera mozzarella di bufala è Doc. Non Dop, caro il mio consorzio di tutela
La pubblicità che ti inganna. Mozzarella di bufala Doc. ‘a Muzzarella D.O.C va oltre, recitano i cartelli che campeggiano lungo le strade tra Eboli e Altavilla Silentina, sede dello stabilimento de La Contadina, uno dei marchi più conosciuti anche oltre i confini della Campania con più di 50 punti vendita distribuiti in tutta Italia.
L’idea si fonda, al pari delle Porte Aperte la domenica, su iniziative e messaggi che sono diventati patrimonio dei refrain pubblicitari nazionali. Doc come super star, insomma, che declinato nella forma napoletana significa “migliore di questa non c’è”. Alla faccia di tutte le classifiche dop o non dop.
Il messaggio va oltre, è il caso di dirlo, le intenzioni del Consorzio di Tutela che ha come bandiera il suo “O è così, o non è”. Peccato per quei turisti che non masticano un po’ di napoletano. Per loro sarà difficile comprendere l’iperbole e alla fine nascerà il dubbio se la vera mozzarella di bufala è Dop o Doc. Anche perché il caseificio fa parte del Consorzio di Tutela dal 1993, come attesta il logo della bufala nel sole.
A meno di non ritenere che nella babele di indicazioni il marchio Dop non abbia più la forza di un tempo se anche un associato genera questa confusione.