Salone del Gusto 2014: Lavazza regala 10 ingressi e Scatti di Gusto svela i trucchi per viverlo meglio
Finalmente ci siamo. Tra 2 giorni, e dopo 2 anni dalla scorsa edizione, ritorna il Salone del Gusto di Torino: 1218 espositori, 80.000 metri quadrati ad altissimo tasso gastronomico, migliaia di persone in movimento.
Ecco, sono numeri che spaventano un po’. Quindi, prima, grazie al nostro sponsor Lavazza, vi regaliamo 10 ingressi, poi iniziano i suggerimenti a pioggia per muoversi agevolmente nel Salone, senza che assomigliate troppo a un bambino che entra in un cinema e chiede la trama agli spettatori (cit.)
Ricordiamo anche che Lavazza, all’interno del Salone, oltre allo spazio dedicato ai laboratori, presenterà il 24 ottobre il Calendario 2015, dedicato agli Earth Defenders – coloro che ogni giorno difendono con coraggio la propria terra e i propri progetti in Africa. Calendario di cui state vedendo in anteprima le foto di scena.
Per i biglietti niente di più facile. Raccontateci nei commenti, i vostri resoconti, aspettative ed esperienze passate al Salone del Gusto. I nominativi di quelle che saranno giudicate, a nostro insindacabile giudizio, le 10 storie più interessanti, leggeranno il loro nome in coda ai commenti e riceveranno l’ingresso omaggio.
Dicevamo della sopravvivenza alla cinque giorni torinese organizzata da Slow Food. Addentriamoci.
1. Code
Ecco, quelle ci sono e non sono evitabili, ma con alcuni accorgimenti si possono rendere meno infami. Innanzitutto: macchina? Sicuri sia una buona idea? Ok, i parcheggi sono enormi, ma non crediate durino in eterno. Anzi! Se vote usufruirne arrivate molto presto, altrimenti andate con i mezzi , specie con la metropolitana.
L’albergo lo avete già preso? Lo spero, di stanze economicamente abbordabili ne sono rimaste molte poche, ma anche qui, muovetevi lungo la linea della metropolitana. E per le code all’ingresso? Per quelle non esiste consiglio che generi certezze. Incrociate le dita. E pregate se lo reputate necessario.
2. Bussole umane
Girerete a vuoto a lungo, fatevene una ragione, ma sapere utilizzare mappe, leggere bene i cartelli ed essere dotati di senso dell’orientamento aiuterà le vostre giornate. Se siete i tipi che si impanicano (avete la mia solidarietà) portatevi una bussola umana, ovvero entrate al salone con una guida spirituale, o importunate qualcuno che lo bazzica da sempre e non mollatelo mai. Nemmeno al bagno, potrebbe fuggire dalla finestra.
Se vi sembra una soluzione estrema ci sono sempre i personal shopper volontari dell’UniSG abili ad accompagnare la gente in giro per percorsi tematici.
3. Mangiare
No, non è uno scherzo: tra 27 milioni di espositori potreste avere problemi a mangiare qualcosa. C’è lo spazio street food ma la fila è di quelle scoraggianti e non trascurerei il metodo “comprare un principesco pane a lievitazione naturale, comprare un commovente affettato, unire le 2 cose e costituire il panino autoprodotto dell’anno”.
E non dimenticate mai di portarvi dell’acqua, spesso potrebbe essere l’unica cosa che desiderate. Anche più della birra, sì.
4. Non fate i cafoni
Lo sappiamo, è umano surriscaldarsi di fronte a culatelli e mozzarelle in assaggio ma superare la fila, spingere, alitare e sudare sull’individuo davanti a voi non renderà più piacevole l’attes .
Optate per il fatalismo o la rinuncia. Se queste situazioni vi generano ansia e sociofobia semplicemente passate oltre; troverete tanto altro di interessante lungo il cammino.
5. Programmate quello che volete fare
Vi piace seguire il flusso casualmente e senza programmarvi. Scelta rispettabile ma se andate al Salone nel week end questo potrebbe generare frustrazione inaudita. I laboratori ormai sono andati (difficile non trovarne qualcuno full) e la dispersione è automatica. Se proprio vi piace perdervi fatelo a Terramadre, la parte più affascinante e verace di tutta la manifestazione.
6. Datevi un budget e ricordate siete al Salone del Gusto non all’Eurospin
Se avete deciso di fare un salto solo per buttare un’occhio curioso è pacifico, ma la gran parte di voi avrà voglia di comprare qualcosa. Bene, selezionate perché potreste uscirne economicamente lesi. Ma non siete a un discount, non ci sono promozioni e nessuno vi regala niente. Però il lunedì qualcosa in “svendita” potreste trovarlo.
7. Abbigliamento
Donne masochiste o dispensatrici di piacere masochista potrebbero anche sfoggiare tacchi a spillo ma generalmente è ritenuto inopportuno. Si cammina tanto e capita di venir acciaccati. Ancora meno indicata è vestizione troppo chiara. Un vestito scuro copri macchia potrebbe fare al caso vostro. Potreste essere unti e impataccati a fine giornata.
8. Smartphone vince Reflex perde
Purtroppo aggiungerei, ma se fossi in voi non mi addentrerei con macchine fotografiche di un certo livello. Potreste perderle, rovinarle e in ogni caso non avrete mai tutto questo tempo per uno scatto di grande livello.
Insomma, siete pronti? Anche a commentare per beccarvi i biglietti in regalo. Aspettiamo le vostre storie, contrassegnate da nome e cognome. E voi aspettate di leggere il vostro nome, in fondo alla pagina. Ci vediamo al Salone.