Torino. In ottomila alla Cena in bianco riscrivono flash mob e picnic
Flash mob. La cena in bianco di Torino, Unconventional Dinner, rientra in questa categoria. A tratti mi sembra difficile accostarla all’improvvisa mobilitazione di un gruppo di persone che si ritrovano a manifestare in un certo luogo con metodo carbonaro. Sarà che manifestare lo associo a “contro qualcosa” e non “a favore di qualcosa”. Antonella Bentivoglio d’Afflitto è l’organizzatrice di questo appuntamento che è un ritrovo tra gaudenti raffinati.
Antonella, nome in codice Nostra Signora delle Cene, ha lanciato l’anno scorso l’idea del flash mob come solo un mix tra la Torino sabauda, la Parigi raffinata e la Napoli gioiosa potrebbe fare. Lo spunto è la cena in bianco parigina, ma qui si è andato un po’ più avanti. La partecipazione è gratuita. Gli unici obblighi sono il tutto bianco e la messa al bando della plastica e della cafonaggine. Belli da vedere e buoni da mangiare potrebbe essere lo slogan della manifestazione che già dall’anno scorso, dopo l’iniziale spavento per la quantità di partecipazioni, è stata adottata dal Comune di Torino (e volevamo anche vedere che qualcuno che si fa in quattro – gratis – per un momento conviviale fosse anche presa sottogamba).
Così si è smazzata 41 mila (!) mail in circa due mesi, come ha spiegato a La Stampa, per dialogare con le persone che chiedevano informazioni, consigli, data, orario e location. Che è stata l’ultima indicazione ad essere svelata: Villa La Tesoriera con lo spazioso giardino e i balconi che hanno ospitato l’ensemble per l’accompagnamento musicale.
Il risultato lo vedete dalle foto e dal numero di partecipanti: ottomila. Tali da riscrivere il concetto di flash mob e quello di picnic.
[Link: La Stampa. Immagini: Daniela Danayla Nebiolo, Ilaria Prette, Marco Aceto, Michela Giordano, Manuela Grand, Marco Caramagna]