Lezioni di miele. Asfodelo e ailanto, cioè armonia dagli opposti
A Lezioni di miele continuano a piacerci le contrapposizioni, i cambi intensi di gradazione, di sapore e di aroma. Come ho detto più volte, il mondo del miele è poliedrico, multiforme e bisogna saperne scovare e conoscere tutte le increspature e le pieghe, meno evidenti ad un primo sguardo.
E’ per questo che questa settimana accostiamo due mieli molto diversi tra loro: il miele di asfodelo e il miele di ailanto, frutto del nettare di due ‘piante’, a loro modo, molto tenaci e selvagge. Un carattere che resterà ben impresso in questi due mieli, sebbene si manifesti in aromi e in note di sapore molto differenti tra loro.
Regale e fiero con il suo grappolo di fiori che s’innalzano dallo stelo, l’asfodelo costituisce un nettare molto prelibato per le api, soprattutto nei pascoli o nelle zone incolte delle regioni mediterranee (in modo particolare in Sardegna) dove il suo bulbo sopravvive persino agli incendi estivi. E da un fiore tanto elegante non può che provenire un miele morbido, delicato, dalla cristallizzazione regolare e i colori tenui e brillanti, con una persistenza breve e una buona dolcezza. Da impiegare per la dolcificazione di tisane o in preparazioni nella quali non si vuole alterare il sapore degli altri ingredienti.
L’ailanto o anche detto “albero del paradiso”, è invece una pianta infestante molto comune in varie regioni italiane. La sua crescita può raggiungere altezze assai significative (da qui l’idea del suo legame con il cielo) e come tutti gli infestanti è un albero tenace e testardo. Lo è pure il suo miele, dalle tinte decise e i sapori pungenti, estremamente floreale e vegetale, si sposa bene con l’acidità di formaggi freschi. E’ un miele che non lascia indecisi ma in grado di piacere anche ai consumatori più esigenti.
Come sempre, ecco quattro mieli che dovete assolutamente provare.
1. Miele di asfodelo Apicoltura Serra
Regione di produzione: Sardegna
Paolo Serra, apicultore in Terralba, è una garanzia dell’apicoltura sarda. Dagli apiari situati sui monti del Gennargentu tra i 1000 e i 1400 metri di altezza, proviene questo magnifico miele di asfodelo dalla cristallizzazione molto regolare e morbida e una bella tinta gialla con un sottofondo più freddo, quasi bianco. Al naso resta morbidissimo (appena percepibile), in bocca la sua dolcezza accompagna note molto floreali. Un miele che conferma la grandissima vocazione apistica di una terra come la Sardegna.
Riconoscimenti: Tre Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia 2015
Apicoltura Paolo Serra. Terralba (Oristano). Tel. 0783/096968
2. Miele di asfodelo Apicoltura Giorgio Saba
Regione di produzione: Sardegna
La vocazione regionale dell’azienda Apistica di Giorgio Saba è ben chiara fin dal suo nome. E ancora dalla’”isola di miele” ci arriva questo asfodelo dalle tonalità brillanti, una cristallizzazione regolare e molto delicato al naso delicato come ogni asfodelo che si rispetti. In bocca presenta una bella dolcezza e delle note ampiamente fruttate, con nota lievemente acidula sul finale che gli conferisce una personalità molto spiccata. Per gli amanti di questo genere di miele, ecco un altro nome che dovete appuntare!
Riconoscimenti: Una Goccia d’oro – Grandi Mieli d’Italia 2015
Az. Apistica Giorgio Saba. Vico III Nazionale n°14. Località Reinatzu S.S. 196. Gonnosfanadiga (VS) Telefono: 349 4912981
3. Miele di ailanto Apicoltura Allodi
Regione di produzione: Emilia Romagna
Le piccole realtà sono ciò che rendono stupenda l’apicoltura italiana. E l’apicoltura Allodi – un mix di passione tra padre e figlio entrambi apicultori – è una di queste. Lo si capisce subito quando si ha a che fare con i loro mieli. Prodotto in quantità molto ridotte, questo miele di ailanto si presenta una bella complessità floreale che ne smorza alcune insorgenze solitamente più robuste e lo rende un miele dall’ampia piacevolezza. Molto bello anche il packaging e il design grafico dell’azienda (quello nella foto è solo un piccolo campione non etichettato).
Apicoltura Allodi. Guardanavona 45, Cavriago (RE). tel. 346/9664012
4. Apicoltura Mario Rubini
Regione di produzione: Abruzzo
Se cercate un miele di ailanto di classe, con i tratti intensi e robusti che questo miele sa sfoggiare, lo avete trovato. Mario Rubini, apicoltore in Castiglione Messer Raimondo, produce questo ailanto nelle zone adiacenti al Parco nazionale del Gran Sasso. Il primo impatto al naso e in bocca è un’ampia speziatura, che evolve poi verso note fruttate (frutti esotici, anzitutto), con note più vegetali che persistono fino alla fine. Un miele che si sposa benissimo con l’acidità di un formaggio caprino della zona (fresco o di media stagionatura).
Apicoltura Mario Rubini. Contrada Gattopio. Castiglione Messer Raimondo (Teramo). Tel. 333.7027000
Lezioni di miele
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