Lorenzo Rovagnati, re dei salumi, muore nell’incidente di elicottero
La tranquilla frazione di Castel Guelfo, vicino Noceto in provincia di Parma, è scossa da un drammatico incidente aereo. Un elicottero si è schiantato all’interno della proprietà del Castello di Castelguelfo, di proprietà della famiglia Rovagnati, causando la morte di tre persone. Tra cui Lorenzo Rovagnati, 45 anni, erede e amministratore delegato della storica azienda di salumi Rovagnati.
L’incidente è avvenuto intorno alle 19:20, in condizioni di scarsa visibilità dovuta alla fitta nebbia che avvolgeva l’area. L’elicottero, partito dalla residenza milanese di Lorenzo, stava raggiungendo il castello, come faceva quasi ogni mercoledì. Sembra che l’elicottero stesse decollando e forse dopo un tentativo aveva cercato di riprendere a terra.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori del 118, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine, ma non c’è stato nulla da fare per i tre occupanti del velivolo. Oltre a Lorenzo Rovagnati, le altre due vittime sono i piloti.
Lorenzo Rovagnati era una figura di spicco nel panorama imprenditoriale italiano. La sua passione per l’aviazione era ben nota ed è stato lui stesso a scegliere di utilizzare l’elicottero come mezzo di trasporto per raggiungere la tenuta parmense.
Rovagnati e il prosciutto Gran Biscotto
Insieme al fratello Ferruccio, Lorenzo Rovagnati aveva trasformato l’azienda.
La storia di Rovagnati inizia nel 1952, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Angelo Ferruccio Rovagnati fonda l’azienda a Biassono, in Brianza. Inizialmente, l’azienda si occupava della produzione di burro e formaggi, venduti all’ingrosso. Il giovane figlio di Angelo Ferruccio, Paolo, faceva le consegne in bicicletta e, durante queste esperienze, notò che il mercato dei salumi offriva maggiori opportunità rispetto al settore caseario.
Paolo Rovagnati, alla guida dell’azienda nel 1968, decise di scommettere sul prosciutto cotto, un prodotto considerato di qualità inferiore rispetto al prosciutto crudo. Con determinazione e innovazione, iniziò a sperimentare nuovi metodi di produzione per creare un prosciutto cotto di eccellenza. Questo impegno porta negli anni ’80 alla nascita del Gran Biscotto, un prosciutto cotto che rivaleggiava con i prodotti tradizionali. Introduce oltre 20 varianti di prosciutti cotti ma è la campagna pubblicitaria televisiva con Mike Bongiorno, durante la trasmissione “La ruota della fortuna”, che contribuisce a rendere il Gran Biscotto un marchio riconoscibile e di successo.
Nel 2008, Paolo Rovagnati muore a 64 anni. I figli Ferruccio e Lorenzo Rovagnati prendono la guida dell’azienda e la internazionalizzano. Esportano i prodotti in molti Paesi europei ed extra europei, come Francia, Belgio, Germania, Irlanda e Stati Uniti. Nel 2020, Rovagnati apre il suo primo stabilimento produttivo all’estero, a Vineland, in New Jersey.
Oggi, Rovagnati è un impero mondiale nel settore dei salumi con un fatturato che supera i 300 milioni di euro e conta oltre 1.200 dipendenti in più di 20 Paesi.
Cosa si sa dell’incidente aereo di Lorenzo Rovagnati
Le autorità stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. I detriti dell’elicottero saranno analizzati e gli eventuali testimoni ascoltati per fare chiarezza sulle cause di questa tragica fatalità. Non si esclude alcuna ipotesi, da un possibile guasto tecnico a un errore umano.
Sembra che l’elicottero stesse decollando ma poi abbia cercato di ritornare a terra. Le indagini per ricostruire le cause dell’incidente sono coordinate dalla Procura di Parma. Nelle prossime ore arriverà anche un ispettore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo che si coordinerà con gli inquirenti.
La scarsissima visibilità dovuta alla fitta nebbia potrebbe rendere vano la ricerca di un testimone oculare. Andrà comunque accertata la presenza di un piano di volo e se la torre di controllo era stata messa al corrente.
Dubbi anche sulla possibilità che l’elicottero abbia urtato qualcosa in una zona di pianura. Il castello medievale di Castelguelfo, frazione di Noceto, tra Parma e Fidenza, è della famiglia Rovagnati dal 1994. Si trova nei pressi del casello dell’autostrada A15. All’interno ci sono un parco e l’eliporto privato, mentre tutt’intorno c’è solo campagna.
Il sindaco di Noceto, Fabio Necci, ha dato un ricordo di Lorenzo Rovagnati al Corriere. “Ho avuto il grande piacere di conoscere Lorenzo quando veniva col papà, è più di 30 anni che conosco questa famiglia, da quando si sono insediati e hanno acquistato il castello di Castelguelfo e gli allevamenti suinicoli che hanno realizzato. C’è stato un rapporto molto forte, una famiglia di grande umiltà. Il padre era una persona semplicissima, un grande imprenditore e Lorenzo stava incarnando tutto quello che ha realizzato il papà insieme alla mamma, al fratello”.