Fuori menu: Massimo Bottura presta la sua Maserati ai clienti appiedati
Anche i ricchi piangono.
Non mi riferisco alla celebre telenovela messicana degli anni ’80, ma a quanto accaduto a Modena ad una coppia svizzera in vacanza in Italia: il parcheggiatore dell’albergo dove alloggiavano, causa una manovra sbagliata, ha distrutto la loro Ferrari.
Quando sono stati informati della ferale notizia i due già pregustavano la prima tappa del loro viaggio in Italia ovvero una cena all’Osteria Francescana di Massimo Bottura, il migliore ristorante al mondo per la World’s 50th Best Restaurants.
In preda alla disperazione avevano deciso di ritornare a casa, rinunciando al sogno di una vita.
Ma Massimo Bottura, uomo prodigo e generoso, ha trovato la soluzione per restituire il sorriso ai due malcapitati turisti.
«Ho telefonato immediatamente alla Ferrari – racconta Bottura nell’intervista rilasciata al Resto del Carlino – e ho chiesto se potevano aiutare i miei clienti. Ho trovato una grande disponibilità: si sono organizzati per venire a ritirare la Ferrari per sistemarla entro poco tempo, una settimana al massimo».
E non finisce qui, per consentire ai due di proseguire il loro viaggio Bottura ha contattato la casa automobilistica di cui è brand ambassador: «Ho chiamato la Maserati, altro grande simbolo della nostra terra, domandando se erano d’accordo a fare usare a loro, per dieci giorni, l’auto che solitamente guido io. E anche in questo caso la risposta è stata positiva».
Tutto è bene quel che finisce bene e Bottura torna in prima pagina per la sua bontà d’animo: dopo il Refettorio Ambrosiano aperto a Milano durante Expo 2015 per recuperare gli sprechi di cibo, il progetto Food for Soul riparte dalle favelas in Brasile.
L’obiettivo è aprire un nuovo refettorio durante le Olimpiadi di Rio 2016 e non si ferma qui: proseguirà nel Bronx anche grazie all’aiuto dell’attore Robert de Niro.
Massimo Bottura e l’Osteria Francescana tutta (anche se il Corriere ultimamente preferisce chiamarla Osteria Francesca) detengono un primato mondiale per la capacità di fare squadra e sistema.
Conscio dell’impegno profuso e del valore del suo lavoro ammonisce le nostre strutture: «Dobbiamo renderci conto che se vogliamo ricevere un certo tipo di visitatori, dobbiamo fare in modo che tutto sia all’altezza. E allora il sistema-turismo deve fare un salto di qualità, deve impegnarsi per formare il proprio personale, deve offrire hotel e ristoranti di grande livello, deve aprirsi al mondo, deve investire. Non è possibile distruggere una Ferrari mentre la si parcheggia, ma che figura ci facciamo?».
Il nostro amato chef il suo lo ha fatto e ora tocca alle case automobilistiche in questione preoccuparsi di non far mai piangere i loro ricchi clienti: se Ferrari e Maserati inserissero tra gli optional una cena all’Osteria Francescana?