Finale a sorpresa. Ho vinto MasterChef 4 e non mi sento bene
Ho vinto MasterChef e volevo gridarlo ai quattro venti. Poi mi sono trattenuta.
E no, non c’entra nulla lo spoilerare di Striscia la Notizia e i cattivi maestri della televisione, alias Antonio Ricci.
Io non conosc(ev)o il nome del vincitore di Masterchef Italia 4 e non ve lo dirò neanche se ci fosse solo l’ultimo dei Mohicani a non sapere il benedetto nome e quello che ha combinato Nicolò in qualche ristorante famoso o famosissimo.
Perché fino a qualche ora fa mi sentivo la vincitrice di MasterChef 4. Almeno alla voce Mystery Box (e al definitivo verdetto).
Avete presente, vero, quella prova per cui apri la scatola e con quello che esce devi inventarti un piatto fighissimo che conquisti le papille della triade Barbieri-Bastianich-Cracco?
Solo per Te, recitava il concorso indetto da Sky che prometteva in premio una scatola a sorpresa piena di ogni ben di dio. E io ci sono andata dietro e giubilo e tripudio, l’ho fatta mia.
E già pregustavo una grigliata di carne tale che ho invitato mezzo vicinato. E, ovviamente, ho invitato anche un fotografo per celebrare l’unboxing e preparare la ricetta step by step.
Nemmeno se fossi stata una concorrente spolierata o nominata di MasterChef.
Vi voglio rendere partecipi della mia trepidazione allegando la ricetta.
Eccola.
Ero agitata. Ho finito i sacchetti per alimenti e non c’è scritto il tipo di sale (ce lo metteranno?).
Poi è arrivata la Mystery Box Solo per te.
Vi elenco gli ingredienti.
1 bottiglietta di acqua Ferrarelle
500 g di marziani con amaranto e ceci Nattura
1 confezione di panna da cucina Granarolo
1 bottiglia di birra Moretti alla Siciliana
1 confezione di taralli pugliesi Sapori&Dintorni Conad
500 g di spaghetti scanalati Voiello
1 confezione di patatine San Carlo Cracco Rustica
1 confezione di Tabasco
1 confezione di biscotti Digestive Gran Cereale
1 barattolo di datterini rossi Così Com’è
E non ho trovato meglio che darle un nuovo nome.
S-O-L-A P-E-R T-E. Dove sola si legge sòla e se non siete pratici delle espressioni tipiche di Roma, andatevi a legere il significato.
Sono rimasta basita e ho pensato che non avrei fatto titillare nemmeno le papille di mia zia ultra ottuagenaria avvezza ai brodini da dado che si scoccia di pulire le verdure.
Ho subito sgranocchiato le patatine e ho provato a immaginare qualche ricetta.
Forse ho i piselli per metterli insieme alla panna come ha gridato il nostro commentatore Marco.
No, uso la panna per fare il burro auto prodotto. Non, non va bene niente.
Mi sono depressa mentre rileggevo le valanghe di tweet che accusavano Striscia di bassezza.
Ho toccato il fondo. E ho chiamato il vicinato per disdire l’appuntamento di stasera.
Vedrò da sola solata la finale di MasterChef ripensando al concorrente che ha cambiato vita, Alberico Nunziata. E non voglia il cielo che facciano uscire il vincitore da una scatola insieme ai coriandoli.
Potrei sempre preparare un piatto di spaghetti con il tabasco come facevo con le amiche al campeggio e nessuna di noi aveva voglia di fare la spesa.
E non mi dite che sareste in grado di tirare fuori da questi ingredienti la ricetta che vale una finale di MasterChef Italia 4 che vi mando Laudadio a casa.