McDonald’s vende 850 fast food e lascia la Russia per sempre
Dopo più di tre decenni in Russia, McDonald’s, icona dello stile di vita e del capitalismo americani, sta vendendo tutti i suoi fast food.
La mossa, ovvero lasciare completamente il paese, è significativa per un marchio la cui crescita nel mondo è simbolo del globalismo. Messo in crisi negli ultimi anni dalla pandemia di coronavirus e dalle tensioni geopolitiche.
A causa dell’invasione russa dell’Ucraina, McDonald’s, come altri marchi e catene di ristoranti, ha sospeso le sue attività in Russia.
Ma poche aziende se ne sono andate per sempre.
McDonald’s ha sospeso temporaneamente le operazioni in Russia da marzo, così come altre catene, tra cui Starbucks e Yum Brands, la società proprietaria dei marchi KFC e Pizza Hut.
In un messaggio indirizzato a dipendenti e fornitori Chris Kempczinski, amministratore delegato del colosso del fast food, ha scritto: “Si tratta di una vicenda complicata, senza precedenti e con profonde conseguenze”.
Per poi aggiungere: “McDonald’s ha garantito l’accesso al cibo e dato lavoro a 62 mila persone in Russia. Ma è impossibile ignorare la crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina”.
La multinazionale americana prevede di vendere la propria attività a un acquirente locale, che non userà nei ristoranti il nome o il marchio del colosso americano.
La mossa costerà a McDonald’s una perdita impressionante, compresa tra 1,2 e 1,4 miliardi di dollari.
McDonald’s in Russia, una storia lunga 32 anni
L’ingresso di McDonald’s in Russia è avvenuto in coincidenza con le Olimpiadi del 1976 a Montreal, quando la catena ha consentito alla squadra olimpica russa di utilizzare il suo Big Mac Bus.
Quattordici anni dopo, nel gennaio 1990, la multinazionale del panino ha aperto il primo fast food a Mosca. Un atto anche simbolico.
Dopo quasi mezzo secolo di Guerra Fredda, l’immagine degli archi d’oro di McDonald’s che brillano sopra piazza Pushkin ha annunciato per molti, su entrambi i lati della cortina di ferro, l’inizio di una nuova era.
Da allora McDonald’s, che ha 39.000 fast food in oltre 100 paesi, il migliore dei quali si trova in Italia, ha investito miliardi di dollari nella sua catena di approvvigionamento e nei ristoranti in Russia.
“Non è stata una decisione facile”, ha detto ancora il CEO, né sarà semplice da eseguire viste le dimensioni della nostra attività e le attuali sfide dell’operare in Russia, ma il finale è stato chiaro.”