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1 Ottobre 2020 Aggiornato il 1 Ottobre 2020 alle ore 10:35

Messina. Filippo La Mantia vende l’arancino a 7 € e lo chiama arancina

Filippo La Mantia ritorna in Sicilia nella sua terra natia e al nuovo locale Miscela d'Oro di Messina propone un arancino a 7 €. Una follia?
Messina. Filippo La Mantia vende l’arancino a 7 € e lo chiama arancina

A Messina circola una nuova domanda rivolta in particolare a Filippo La Mantia, quanto deve costare un arancino di riso? La risposta coram populo è circa 2 €.

Ma c’è chi ha infranto questa soglia psicologica e propone il tipico cibo street food siciliano a 7 €.

Il temerario autore del gesto è proprio lo chef Filippo La Mantia che da Milano ha riportato le sue conoscenze di cucina al nuovo locale Miscela d’Oro, aperto nel pieno centro della città al posto dello storico Bar Billè.

Un arancino diciamo gourmet. Il ripieno è tradizionale con carne, cambiano la misura, la presentazione e soprattutto il prezzo.

Appunto a 7 €.

L’arancino di Filippo La Mantia che diventa l’arancina

arancino filippo la mantia

Non è il solo scandalo. A Messina, come a Catania e nella parte orientale della Sicilia, l’arancino è maschio.

A Palermo, invece, l’arancina è “fimmina”.

Filippo La Mantia, per ricordare le sue origini palermitane, ha inserito nel menu di Miscela d’Oro il suo arancino chiamandolo “L’arancina di Filippo”.

arancina

Per un messinese è quasi una follia.

L’arancina di Filippo ha la forma arrotondata, viene preparata con riso Gallo carnaroli gran riserva e un ripieno di ragù di carne tagliata a punta di coltello, Ragusano Dop e zafferano. Gli ingredienti sono di qualità, l’arancino viene servito al piatto e il prezzo arriva a 7 euro.

La reazione di molti messinesi è stata di sorpresa. Come è possibile che nella terra degli arancini si possa proporre un singolo pezzo di street food a quel prezzo? Non dimentichiamo però che dietro ad ogni preparazione, oltre alla qualità della materia prima, c’è lavoro e nel caso degli arancini una preparazione abbastanza laboriosa.

Per questa ragione abbiamo chiesto dei pareri a chi quell’arancino lo ha assaggiato e a due fornai per sapere come la pensano sull’argomento.

Arancino di Filippo La Mantia: cosa dice il fornaio del prezzo di 7 €

arancino panificio Laganà Messina

All’inizio, quando ho sentito questa cosa ho pensato è impossibile vendere un arancino a 7 euro” – ha commentato il fornaio Natale Laganà. “Poi quando sono andato a vedere con i miei occhi ho pensato che, anche se può sembrare caro, il prezzo ci sta tutto perché non è un arancino di rosticceria in quanto viene servito al piatto, al tavolo e bisogna contestualizzare il tipo di offerta che viene data. Certamente – aggiunge il fornaio messinese – non è un prodotto per la famiglia ma è studiato per un determinato target di persone”.

Laganà, che nel suo forno, propone arancini classici al ragù o al burro e su richiesta una versione gourmet al nero di seppia, fa poi riferimento a tutto il lavoro che c’è dietro ad un singolo arancino. Si tratta infatti di un prodotto che viene manipolato più volte e che necessita di diverse preparazioni, la cottura del riso e del ragù di carne, la preparazione degli arancini veri e propri, il riposo, la panatura e infine la frittura. “L’arancino secondo me – conclude Laganà – anche in rosticceria dovrebbe costare dai 2,50 ai 3 euro. Io penso che determinati prodotti dovrebbero essere venduti al prezzo giusto”.

Ok, il prezzo è giusto

Focaccia messinese

Dello stesso avviso Francesco Arena, fornaio da tre generazioni a Messina che ha fatto la scelta ben precisa di non vendere più nel suo forno i prodotti da rosticceria come arancini e pitoni (il calzone messinese ripieno di tuma, acciughe e scarola). Del suo forno conoscete la strepitosa focaccia messinese.

Arancino a 7 euro, perché no”? – afferma il bakery chef. “Molti messinesi non saranno d’accordo sul prezzo ma è un arancino fatto con materie prime di qualità, un ragù preparato a dovere, è un prodotto servito al piatto e la lavorazione c’è. L’arancino a mio parere non dovrebbe costare 1,50 € perché per prepararlo c’è un lavoro non indifferente. Perché un risotto arriva a costare fino a 20 euro e un arancino 1,50? Il prezzo dell’arancino di Filippo La Mantia è adeguato al contesto e alla location” – conclude Arena.

L’arancino e la blogger

arancino che diventa arancina Filippo La Mantia

La blogger Orsola Piromalli conferma l’opinione dei due fornai. “Io sono rimasta colpita in positivo, in primis per la qualità, il riso cotto alla perfezione, la carne tagliata al coltello aromatizzata in maniera particolare. Il prezzo può sembrare alto, ma a mio avviso è adeguato al servizio offerto. È un locale veramente bello, raffinato e curato nei dettagli, il personale è gentile e qualificato. È sbagliato dire “7 euro per un semplice arancino”, non è esattamente così. In quei 7 euro c’è qualità, eleganza, servizio impeccabile, bellezza. Non vedo l’ora di tornare per poter assaggiare altre pietanze”.

Cos’è Miscela D’Oro Sicilia 1946

Miscela d'Oro Messina

Eleganza e raffinatezza convivono nel locale inaugurato qualche mese fa dalla famiglia Urbano, proprietaria di Miscela d’Oro S.p.A., torrefazione artigianale dal 1946 che esporta il nome della città di Messina in 50 nazioni. Nel locale ubicato nella più importante piazza di Messina, terra, aria, acqua e fuoco convivono e si fondono nel progetto di uno dei maestri indiscussi del design mondiale, l’architetto Piero Lissoni.

Antiche maioliche palermitane incastonate in alte colonne, pietra lavica smaltata nel pavimento e nelle superfici verticali, salotti con divani e poltrone di design, sedie in vimini e pezzi di antiquariato siciliano, boiserie in legno e panche custom-made che ricordano la tradizione ebanistica delle chiese sono le caratteristiche del locale.

Menù e prezzi oltre l’arancino

couscous

La cucina, con la consulenza dell’oste e cuoco Filippo La Mantia, propone piatti dolci e salati, classici e rivisitati.

Bar, ristorante, ritrovo, caffetteria, il bistrot è aperto tutto il giorno, da colazione a cena.

In menù, la classica caponata di melanzane (7 €), la tartare di pesce (16 €), il cous cous con vellutata di datterino, polpo e mandorle (16 €), il rigatone alla norma (12 €), lo spaghettone con vongole, bottarga di mugine e lime (18 €), le insalate con pesce fresco (14 €), il trancio di pesce scottato (18 €), il filetto di manzo  con demi-glace e rosti di patate (18 €) per finire con una variegata offerta di dolci, dalla classica cassata al cannolo siciliano, dal tiramisù al babà. Da provare assolutamente per una pausa dolce la granita al caffè con panna di tradizione messinese.

Miscela d’Oro. Piazza Cairoli, 5. Messina. Tel. +390907384698

[Immagini: Orsola Piromalli, Todo Modo, Scatti di Gusto, Facebook]

Argomenti:
arancina
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