La colazione libanese di Maradona Youssef da Mezè a Milano
Mezè a Milano propone la colazione libanese casalinga autentica, quella che si consuma per tradizione nelle famiglie. L’idea di ampliare la proposta gastronomica del ristorante curato da Maradona Youssef, semifinalista di Masterchef, è un buon segnale. Offrire alla città l’opzione di una colazione libanese alternativa ai classici brunch è quasi un gesto d’amore. La ricca cultura gastronomica libanese esercita da sempre un pizzico di fascino.
Il ristorante Mezè, aperto lo scorso anno, è sempre pieno e la ragione è semplice: si mangia bene, il personale è gentile e non è eccessivamente caro. È anche un luogo che lascia scoprire ricette antiche e segreti golosi della cucina mediterranea orientale.
La colazione libanese di Mezè è ricca, ma non è un brunch classico cui sono abituati i milanesi nel weekend a ora di pranzo. È servita dalle 10:30 alle 12:30 e tutto sommato è un buon risveglio tra profumi e spezie molto delicate.
Il menu della colazione libanese
C’è da dire che l’estetica fa la sua parte. Mezè per quanto semplice ha quei dettagli d’arredo che fanno sentire ospite in una casa libanese a Milano, o milanese in Libano. Specchi, oro, colori celeste e rosso, sedute comode e qualche cuscino. La colazione è presentata su vassoi ovali d’argento, mentre una musica di sottofondo mediorientale accompagna il servizio.
La colazione libanese di Mezè prevede come format una serie di piccoli assaggi tipici sia dolci che salati, concepiti per la condivisione tra i commensali. Mezè infatti significa, piccoli bocconi.
Sono inclusi nella proposta (20 €):
Tè nero speziato ai fiori di cannella o caffè americano o espresso;
Saj, il pane tradizionale libanese cotto sul “saj” una piastra rovente a forma di wok capovolto, poggiato sulla fiamma. Assomiglia ad una piadina un po’ spessa ed è morbido, pronto per essere farcito e arrotolato.
Pinzimonio di verdure; halloumi , tipico formaggio di capra alla piastra servito con composta al pomodoro; frutta secca; marmellate fatte in casa, Kataif; frutta fresca; limonata aromatizzata ai fiori d’arancio per cui molto dolce.
E poi un piatto a scelta oppure extra tra
Baid W A’arich. Uovo strapazzato con ricotta di yogurt e burro chiarificato (5 €)
Baid Bi Aawarma. Uovo all’occhio di bue alla libanese con carne di agnello (7,5 €)
Ejet Baadounis. Frittata al prezzemolo (7 €)
Labneh. Formaggio di Yogurt spalmabile, salmone affumicato e pinzimonio (8 €)
Hummus con aawarma di carne, pinoli e melograno (8 €)
Hummus di barbabietola. Ricotta di yogurt fatta in casa, menta, noci e melassa di melograno (7,5 €)
Manaqish. Focaccine libanesi: zaatar, aarich, syleé (6 €)
Caffè (2,5 €)
Tè nero aromatizzato con fiori di cannella (4 €)
Gli assaggi all’invito stampa
Incalzati e sedotti da Youssef Maradona che ci ha descritto i piatti mixando cultura libanese e i ricordi della nonna che gli portava lo yogurt nella garza, ci siamo decisi a provare tutta la colazione libanese o quasi.
Iniziando dalle tre marmellate.
Albicocca con il cumino che ne spezza l’acidità.
Fichi e sesamo, arricchita con profumo di geranio e incenso. La mia preferita.
Composta di frutti di bosco e acqua di rose con la fragola a predominare.
La tradizionale focaccia di Kishk o Kechek, preparata con un impasto di polvere di yogurt di montagna fermentato e grano frantumato (burghul). Il Kishk è presidio Slow Food dal 2008. È una ricetta che risale a più di 1500 anni fa. L’abbiamo provata servita con origano e sesamo e farcita con crema di yogurt di capra e verdura fresca.
L’hummus della colazione libanese
L’hummus, onnipresente nella cucina libanese, ci è stato servito in due varianti.
Hummus con aawarma di carne. L’antica tradizione legata alla lavorazione mediorientali prevede che la carne d’agnello sia conservata nel grasso e poi cucinata e stufata nello stesso.
Maradona qui ha pensato ad una versione più “domata” usando il suo termine. Per la colazione libanese a Milano ha sgrassato l’agnello e poi ha addolcito la carne con aggiunta di spezie e un po’ di manzo, qualche chicco di melograno e pinoli. Un piatto squisito.
L’hummus alla barbabietola e ricotta di yogurt ha un sapore dal giusto mix di dolcezza e acidità. E un bel colore rosa antico. Dovevamo provarlo immaginandoci la nonna di Maradona che gli portava nella garza la ricotta di yogurt, quando era bambino. A completare questa delizia, miele, noci e melassa di melograno.
Sfiziosissimo il Kataif, il pancake libanese, preparato senza uova né burro ma solo con farina, poco lievito e bicarbonato, farcito con una crema di formaggio secondo la ricetta tradizionale.
L’ Ejet Baadounis, la frittata al prezzemolo, è molto buona e a noi italiani che non abbiamo provato la colazione libanese suona familiare.
Baid Bi Aawarma. Continuando con le uova questo uovo all’occhio di bue servito con aawarma di carne di agnello è uno dei piatti per cui ritornerei.
Infine, il labneh, formaggio di yogurt spalmabile, salmone affumicato e pinzimonio. Buono, ma è il piatto meno sorprendente della colazione libanese.
Mezè. Via Pasquale Sottocorno, 19. Milano. Tel. +393383470350