Milano. 20 ristoranti per mangiare all’aperto
Dehors più o meno prefabbricati, tendoni e ombrelloni, giardini e semplici tavolini, terrazze e cortili.
Tutti spazi che i ristoranti e i locali di Milano possono utilizzare per ampliare i propri coperti, ridotti all’interno, portandoli all’esterno.
Per gentile concessione del Comune di Milano, previa ovviamente autorizzazione degli uffici competenti, da rilasciarsi in tempi brevi (15 giorni). Questo per dire che molti locali stanno probabilmente ancora aspettando l’arrivo dell’autorizzazione per allestire i loro nuovi spazi all’aperto.
Dopo Roma, vi proponiamo alcuni locali con dehors, già esistenti o in allestimento, terrazze adattate alle misure di sicurezza, giardini con tavoli immersi nel verde. La meta ideale per festeggiare – con le debite distanze – l’arrivo della bella stagione e della ritrovata libertà.
1. Al Garghet (via Selvanesco)
Anche Al Garghet (il gracidare delle rane in milanese), il ristorante di Emanuela Cipolla al Gratosoglio, periferia sud milanese, ha aperto al servizio ai tavoli. E quindi è possibile tornare a mangiare anche ai tavoli in giardino. Il menu curato dallo chef Omar Allievi, anche per la consegna a domicilio, è tipicamente meneghino.
2. Casa Lucia (via Ravizza)
Casa Lucia, così come Bottega Lucia, i due ristoranti “fratelli” a poca distanza l’uno dall’altro in via Ravizza, hanno una decina di posti a sedere, debitamente distanziati, nei rispettivi dehors.
Bottega Lucia, che ha appena riaperto, ha anche cambiato il proprio menu.
3. Ceresio 7 (viale Ceresio)
Ha aperto anche Ceresio 7 Pools & Restaurant, il ristorante con piscina dello chef Elio Sironi, dopo aver completato gli adeguamenti alla normativa di sicurezza. Sono quindi nuovamente possibili aperitivi e soprattutto cene a bordo piscina. Si consiglia la prenotazione.
4. Cittamani (piazza Mirabello)
Il ristorante di cucina indiana contemporanea di Ritu Dalmia, Cittamani, sta preparando una quindicina di poti a sedere all’esterno, sul lato che dà su piazza Mirabello. In attesa del permesso del Comune, che si pensa arriverà la prossima settimana.
5. Citylife
La Food Hall di Citylife ha prolungato l’orario di apertura fino a mezzanotte; ne potranno approfittare i ristoranti che hanno un loro dehors, Attimi di Heinz Beck, PIE Pizza Italiana Express, Vivo, Bomaki, Vivo, Calavera, Roadhouse, RED. ma anche i ristoranti all’esterno, come Peck, That’s Vapore e, nel parco, Gud.
6. Clotilde Brera (piazza San Marco)
La terrazza di Clotilde Brera, affacciata su piazza San Marco, ha riaperto, con maggiori distanze fra i tavoli, che sottolineano l’intimità del locale, rendendolo un po’ più “casa”. Anche la proposta gastronomica dello chef Domenico Della Salandra si è rinnovata. Rimangono i suoi cavalli di battaglia, come il risotto milanese, la cotoletta e il tonno in crosta. Ma non ci sarà più il piatto del giorno, il classico fuori menu con piatto a base di ingredienti di stagione o con prodotti del giorno. Verrà sostituito dalla proposta del solo ingrediente, lasciando al cliente la possibilità di rendersi protagonista dell’esperienza gastronomica, interpretandolo in base ai propri gusti. Allo chef rimarrà l’esecuzione.
7. Eataly Smeraldo (piazza XXV Aprile)
Oscar Farinetti ha dichiarato di avere chiesto subito l’autorizzazione per ampliare gli spazi all’aperto di Eataly Smeraldo. Oltre all’Orto Urbano, nei pressi di uno dei caselli daziari della piazza, c’è un ampio settore riservato ai tavoli, aperto da colazione a cena. Si possono ordinare i piatti dei ristoranti di eataly, cocktail, e – novità – la pizza al padellino.
8. Erba Brusca (Alzaia Naviglio Pavese)
Anche il ristorante con annesso orto di Alice Delcourt, Erba Brusca, sull’Alzaia Naviglio Pavese, ha riaperto. E si può quindi tornare a mangiare con vista sull’orto, tra verdure e piante aromatiche.
9. Il Chiostro di Andrea (via San Barnaba)
Anche il ristorante Il Chiostro di Andrea (Alfieri) ha riaperto. In questo caso, il dehors è naturale: come dice il nome, il locale si trova all’interno di un complesso storico, sorto a partire dal 1500, che comprende la Chiesa e il complesso della Società Umanitaria. Luogo di pace e tranquillità, accoglie le proposte gastronomiche curate da Andrea Alfieri, a partire dagli “sgagnini”, la sua versione, milanese, delle tapas.
10. Il Salumaio di Montenapoleone (via Santo Spirito)
Locale storico, Il Salumaio di Montenapoleone si è trasferito già da diversi anni in una traversa della via-simbolo del lusso milanese. La nuova sede, dopo anni di presenza (dal 1957) all’inizio di Montenapoleone, è peraltro di tutto prestigio. Si trova all’interno di palazzo Bagatti Valsecchi, fra via Santo Spirito e via del Gesù, nato alla fine dell’Ottocento dall’aggregazione di alcuni edifici storici.
11. Kitchen Society (via Chizzolini)
Lo chef Alex Seveso propone l’originale cucina fusion di Kitchen Society in via Chizzolini, una traversa di Pier della Francesca. La via è piccola e poco trafficata, e il dehors su strada – una decina di posti – è piacevole e trnquillo.
12. La Cucina dei Frigoriferi Milanesi (via Piranesi)
Marco Tronconi ha inaugurato il dehors della Cucina dei Frigoriferi Milanesi in questi giorni. Vi si può consumera il menu degustazione (35 €) del ristorante, che comunque prosegue con il servizio di delivery.
13. La Rinascente Food Hall (piazza Duomo)
Hanno appena aperto anche le terrazze della Food Hall al settimo piano della Rinascente, affacciate sulle guglie del Duomo. Gli spazi affidati a Maio, Obicà e Moët & Chandon propongono i loro menu a poche decine di metri dal simbolo più importante della città.
14. Massimo Pisati La Cucina (via Ghisleri)
Siamo in Porta Genova, a due passi dalla Darsena. Il ristorante Massimo Pisati La Cucina, che prende il nome da uno dei tre soci, che è anche lo chef, inaugurato a fine 2018, ha riaperto. Gli spazi, ricalibrati per assicurare il dovuto distanziamento sociale, comprendono anche un dehors, ricco di verde, rinnovato anch’esso.
15. Motelombroso (Alzaia Naviglio Pavese)
Anche Motelombroso, giovane locale sul Naviglio Pavese, riapre fra poco al pubblico il suo ristorante e il giardino. Si trova in una vecchia casa cantoniera di color rosa, ristrutturata da Alessandra Straccamore e Matteo Mazza che ne hanno fatto appunto un ristorante. Che però è anche uno spazio dove si potrà stare, passeggiare, bere un bicchiere di vino o mangiare qualcosa. Oltre che assistere a eventi e altro.
16. Open Colonna (via Porrone)
Il locale di Antonello Colonna in Cordusio, Open Colonna Milano, può contare su un cortile interno, chiuso, abbellito però da alcuni alberelli in vaso. Si tratta di alberelli di ligustro che Colonna ha voluto in omeggio alla sua infanzia – lo chef è di Labico, in provincia di Roma.
17. Particolare Milano (via Tiraboschi)
Il ristorante Particolare Milano, con il suo giardino interno, ha riaperto al pubblico. “Con un solo metro di distanza e senza plexiglass obbligatori possiamo ancora farcela, disponiamo di un giardino molto spazioso in una corte interna, proprio nel cuore di Porta Romana a Milano; quindi abbiamo deciso di lasciare ancora più spazio e privacy tra i nostri tavoli pur dovendo dimezzare i nostri posti a sedere”, sostiene il maître Luca Beretta. Lo chef Andrea Cutillo propone la sua cucina, mediterranea e creativa, in un ambiente ricco di piante e fiori, anche all’interno del locale.
18. Shambala (via Ripamonti)
Shambala, il ristorante di cucina fusion asiatica in fondo a via Ripamonti, ha riaperto la sua cucina, e naturalmente anche il giardino dai grandi alberi. Nella suggestiva atmosfera del giardino sarà possibile gustare i sapori e i profumi Asian fusion, thai e vietnamiti, della cucina di chef Chandana Udesh. Resta anche il brunch domenicale, senza però i laboratori per i bambini, causa restrizioni da Coronavirus. Ma accanto a ogni tavolo ci sarà un tavolino con giochi, pennarelle e pongo, accuratamente sanificati.
19. Spica (via Melzo)
Saranno 25 i posti all’esterno, fronte strada, di Spica, il ristorante aperto da Ritu dalmia e Viviana Varese in via Melzo. Anche per Spica, come per Cittamani, per l’apertura si attende il permesso del Comune.
20. Un Posto a Milano (via Cuccagna)
Uno dei più bei dehors milanesi è senza dubbio quello di Un Posto a Milano, il locale guidato dallo chef Nicola Cavallaro all’interno di Cascina Cuccagna, in Porta Romana. I suoi menu sono sempre caratterizzati da piatti tradizionali, a volte rivisitati ma in modo “naturale”, senza forzature, e dal “chilometro vero”. Ovvero, “una filosofia che considera e valorizza ogni aspetto della filiera produttiva: ambiente e risorse, artigianalità, innovazione, esperienza.”
[Immagini: uffici stampa e siti dei ristoranti; Al Garghet: Pepite per Tutti; Il Salumaio di Montenapoleone: Flawless Milano; La Cucina dei Frigoriferi Milanesi: iPhone Emanuele Bonati; Motelombroso: DSLstudio]