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Ristoranti
4 Novembre 2018 Aggiornato il 4 Novembre 2018 alle ore 17:41

Milano. 5 aperture che premiano carne, pesce, dolci e ramen

Comincio ad avere fame. Continuo a scrivere di locali che aprono o apriranno, ma sono troppi e la mia agenda è piena di freccette e di suonerie. Quasi
Milano. 5 aperture che premiano carne, pesce, dolci e ramen

Comincio ad avere fame.

Continuo a scrivere di locali che aprono o apriranno, ma sono troppi e la mia agenda è piena di freccette e di suonerie.

Quasi quasi avvio un contest tra i lettori di Scatti di Gusto per farmi indicare quelli da assaggiare: #ristorantidaprovare

1. Valhalla. La brace degli dei a Porta Genova con il Himinhrjodhr

A quanto pare, è il momento della carne. Ha aperto la scorsa settimana Bekker, tempio della carne dry aged e da qualche giorno anche questo Valhalla, nelle vie fra corso Genova e la Darsena.

L’ispirazione è ovviamente nordica, e si può legittimamente presumere che il piatto forte sia la carne, cruda e magari alla brace come da motto.

Siamo riusciti a procurarci il menu. I piatti “Per cominciare…” sono decisamente interessanti: interessanti, da 8 a 16,50 €: dalla pasta, al ragù di cinghiale, melissa e carote, o alla zucca, demi-glace vegetale e porro, al carpaccio di rapa rossa, demi-glace vegetale, noci e seitan affumicato, alla tartàra di cervo, cipolla rossa, spuma di pino e pane, agli sfilacci di cavallo, al midollo di manzo gratinato, riso soffiato al pepe e gremolata. Ah – i piatti hanno tutti nomi dal consonantismo spiccatamente nordico, ci metto più a trascriverli che a scrivere tre post: per dire, la pasta alla zucca ha un nome facile, Litr, ma il midollo si chiama Himinhrjodhr…

Ma veniamo al menu di carne vero e proprio. “Dalla brace”: si va dalla punta di petto di vitello affumicato, 12,50 €, al filetto di cavallo, 24 €,  alla tagliata di capriolo, 25€, al Tomahawk, 65 € per due persone; “Bassa temperatura”, invece, propone piatti come il salmone in oliocottura con salsa gremolada, 17,50 €, le polpette di ceci con salsa di pomodoro e carciofi, 9 €, la quaglia al ginepro, 16 €.

Immagino – niente posate, solo le mani, e lo Skeggöx (un tipo di ascia vichinga) per tagliare la bistecca.

Valhalla. La brace degli dei. Via Gaetano Ronzoni, 2. 20123 Milano. Tel. +39 0284041503.

2. A gennaio 2019 arriva Insieme

Di questo ristorante sappiamo solo il nome, Insieme, e la data presunta di apertura, gennaio 2019. E che probabilmente sarà un ristorante di pesce, a meno che le alici stilizzate del manifesto non si riferiscano a un certo spirito gregario e comunitario che potrebbe accomunare la clientela così come… Ok, lascio perdere.

Comunque, abbiamo già iniziato ad andare in giro per annusare lavori e cantieri…

3. Lo shop PaneAngeli in corso Garibaldi

Lo so, è un temporary, e rimarrà aperto solo fino al 25 novembre: ma per un mese si potrà entrare in un mondo di dolcezza, quello di PaneAngeli, che appunto apre il suo negozio temporaneo in corso Garibaldi al 46 (sì, dove fino a qualche giorno fa c’era il temporary del Panettone Day).

Naturalmente, ci saranno tutti i prodotti PaneAngeli, ma anche alcune limited edition per i regali natalizi. Inoltre, corsi, lezioni, incontri con i pasticcieri di PaneAngeli e con ospiti come Benedetta Rossi, blogger di “Fatto in casa da Benedetta”.

4. I lavori di Sine, ristorante gastrocratico di Roberto Di Pinto

Fervono i lavori, in corso XXII Marzo, per il nuovo ristorante “gastrocratico” di Roberto di Pinto, che avevamo già annunciato ad agosto.

Da quanto è dato vedere, o meglio sbirciare, i lavori in muratura sono terminati, e stanno montando la cucina.

5. La Bottega del Ramen diventa Tenoha & Ramen

A guardare la vetrina, chiusa da qualche tempo, la Bottega del Ramen in via Vigevano, facente parte della multinazionale nipponica Toridoll (ne avevamo parlato qui e qui), verrà sostituita da un altro locale di ramen, che farà capo a Tenoha, negozio-boutique di design con annessi ristorante e spazi di coworking, che si trova proprio lì di fianco. Peraltro, a poche decine di metri di distanza c’è un altro locale di ramen, la Casa del Ramen.

 

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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