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2 Luglio 2019

Milano. Chi apre: Starbucks, Don Luigi, Il Mannarino, The Sweet Lab

L'ondata di caldo a Milano è seconda soltanto all'ondata di nuove aperture in città. Caffè, bar e pasticceria, risto-macelleria. In questa nuova rassegna
Milano. Chi apre: Starbucks, Don Luigi, Il Mannarino, The Sweet Lab

L’ondata di caldo a Milano è seconda soltanto all’ondata di nuove aperture in città.

Caffè, bar e pasticceria, risto-macelleria.

In questa nuova rassegna di quelle più significativa, non ci sono pizzerie. Ma non temete, presto ne arriveranno di nuove.

1. Aprono due nuovi Starbucks

Cominciamo dal fondo, se vogliamo, ovvero dal caffè. I caffè Starbucks a Milano diventano 6: il 27 giugno ha aperto il nuovo core store in via Lentasio 1, all’angolo con Porta Romana, mentre il 4 luglio aprirà uno store in piazzale Baracca 10, all’angolo con corso Vercelli.

A quanto pare, la “coffee experience” targata Starbucks-Percassi (il partner licenziatario unico per l’Italia) funziona, vuoi per il fascino che il marchio statunitense (ma ricordiamo che il concept originario è stato influenzato dall’Italia) continua ad esercitare, vuoi anche per la qualità del caffè servito nei locali.

Giusto per richiamare le ottime votazioni riportate nella puntata sul caffè di Report dal caffè Uganda e dalla Roastery (ovvero lo Starbucks di piazza Cordusio, l’unico al momento in Italia: gli altri store milanesi non sono roasteries.

2. Ha aperto Don Luigi, bar-pasticceria con piatti siciliani

Ha pochi giorni, questo Don Luigi, bar-pasticceria che offre prodotti essenzialmente siciliani in viale Piave 33, a due passi da un altro nuovo locale, l’ennesimo Macha cafè.

La vetrina della pasticceria all’ingresso, con banco gelati e granite, un piccolo banco con le proposte della pausa-pranzo, o comunque della cucina, un bel lampadario grande, un ambiente essenziale, 5 o 6 tavolini e due tavoli di appoggio di quelli alti, per stare in piedi, che sembrano in realtà fuori posto, messi in mezzo al locale, che non è molto grande.

Pasticceria siciliana, con qualche proposta classica (pasticcini “mignon”) e anche le sfogliatelle – ci sono anche i cannoli, in formato mignon e normale (anche se i “normali” mi son sembrati un po’ più grandi della norma). Ho preso il cannolo normale, buona la ricotta, e discreto il cannolo (3 €), che pure avrei preferito un po’ più friabile.

Prima, avevo assaggiato un arancino alla Norma, discreto, anche se il ripieno era poco saporito, quasi non si sentiva (3,50 €); e una porzione di caponata (6,50 € come la parmigiana), questa abbastanza buona, anche se mancava un po’ di mordente. Lo stesso per l’assaggio di granita al caffè – tutto buonino, per carità, ben fatto, ma a cui mancava qualcosa per essere molto buono.

Tutto di produzione propria, mi si dice – il fatto che mi abbiano chiesto un parere sui loro prodotti è dovuto proprio a questo, e segnala che il locale è ancora in rodaggio, alla ricerca di una propria identità gustativa. Mi piace.

3. Un nuovo ristorante-macelleria: Il Mannarino in De Angeli

A quanto pare, c’è un ritorno dei ristoranti specializzati in piatti di carne: lo conferma, tra le nuove aperture, questo Mannarino. Avevano aperto la strada l’ottima Griglia di Varrone, dietro corso Como, la Filetteria, TOC Carne (al posto di un altro ristorante di carne, Picanha, in piazzale Lotto), Asina Luna (a San Donato) – e ora tocca a questo Mannarino.

Il comunicato stampa è arrivato praticamente in contemporanea con la festa di inaugurazione. Per cui ci limitiamo a qualche foto generica.


Ma abbiamo un paio di foto del menu.

4. Aprirà The Sweet Lab. Pasticceria Moderna in Cesare Correnti

Per ora, sappiamo solo l’indirizzo, via Cesare Correnti 23 – lo abbiamo letto or ora in un post, che annuncia appunto l’apertura per il 10 luglio.

Sappiamo anche il nome, ovvio, visto che lo abbiamo appena scritto. Un bel nome – The Sweet Lab – e un bel programma – Pasticceria Moderna. Il tutto legato al nome di Giorgio Borroni, che posso immaginare da LinkedIn si sia dedicato all’arte pasticciera dopo aver lasciato un lavoro “altro”.

Chissà se faranno i maritozzi

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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