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2 Ottobre 2019 Aggiornato il 2 Ottobre 2019 alle ore 16:42

Milano. Il panettone più buono del 2019 ha le insegne di Leonardo

Giovanni Cova & C ha una novità: i panettoni e pandori della sua linea 2019 più prestigiosa sono vestiti dei dipinti universalmente noti di Leonardo -
Milano. Il panettone più buono del 2019 ha le insegne di Leonardo

Giovanni Cova & C ha una novità: i panettoni e pandori della sua linea 2019 più prestigiosa sono vestiti dei dipinti universalmente noti di Leonardo – che non era milanese, ma che Milano aveva capito e amato molto.

Milano ha la fortuna di custodire, oltre all’Ultima Cena di Santa Maria delle Grazie e agli affreschi nel Castello sforzesco, il Codex Atlanticus leonardesco e un dipinto, Il Musico.

Che si trovano nella Veneranda Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana.

Legata al sostanzioso progetto culturale “Leonardo 500”, voluto da Giovanni Cova & C per il 500° anno dalla morte di Leonardo.

Il progetto è quello di regalare a chi acquista il panettone i biglietti scontati per visitare l’Ambrosiana e vedere con i propri occhi opere uniche che sono al centro del mondo e nel punto mediano di Milano – corrispondente grosso modo all’area del foro romano, come Leonardo sapeva benissimo.

Insomma, mangiando nutriamo anche la cultura.

Un messaggio che viaggia tra gusto, arte e bellezza

“Vogliamo regalare emozioni e promuovere l’arte italiana. – spiega Andrea Muzzi, CEO di IDB Group, in cui il marchio Giovanni Cova & Crientra – Siamo orgogliosi di intraprendere questo progetto a cui aderisce anche la Pinacoteca Ambrosiana di Milano. La considerazione di cui siamo investiti, riconosce la bontà delle nostre intenzioni e di un percorso pluriennale, apprezzato positivamente da più parti, in Italia e nel mondo.

A noi piace molto il concetto del dolce natalizio messaggero di gusto, arte e bellezza italiani.

Giovann Cova & C Gioconda sul panettone classico

Ci piace il percorso di Giovanni Cova & C, in continuità con il 2017 e il 2018, anni in cui la collaborazione con gli archivi Ricordi aveva dato vita a una collezione verdiana e l’anno dopo una rossiniana.

Ci piacciono questi pacchi incartati a mano in carta corposa, che è bello tenere da parte (oh che idea, magari per fare decoupage?!) con la sorpresa fragrante del dolce, con l’idea di qualcosa che rimane, finita anche l’ultima briciola.

Quali panettoni scegliere

Sono abbinati all’immagine della Gioconda, il più iconico dei dipinti, il Pandoro, i biscotti di pasticceria fine e soprattutto il Panettone da 1 kg, premiato dall’ International Taste and Quality Institute di Bruxelles con il Tre Stelle Superior Taste Award. Classico con classico.

L’Annunciazione avvolge il Panettone Grancioccolato, con granella di nocciole. Abbinamento per spettro cromatico, come forse anche per l’Ultima Cena che riveste il Panettone con gocce di cioccolato bianco, lampone e pistacchio.

L’assorta Dama con l’ermellino è l’involucro del Panettone curcuma e zenzero – tutto congiura per l’elusività e una sottile stravaganza.

La Vergine delle Rocce avvolge il Panettone farcito con crema di “Pistacchio Verde di Bronte DOP”.

Sant’Anna, la Vergine e il bambino con l’agnellino è la copia iconografica che adorna, infine, il Panettone Pere e Cioccolato. Nel nome dell’abbraccio.

I prezzi

Cadeau nel cadeau: in ogni singola confezione, una raccolta delle riproduzioni utilizzate nel progetto, in tiratura limitata e stampata in altissima risoluzione.

I prezzi? Da 21,30-22 € al Kg fino ai 29,30 € per il Panettone classico in latta serigrafata, il più adatto per un regalo che può viaggiare lontano, anche dove il panettone si mangia tutto l’anno.

Potreste andare ad assaggiarli per tempo da Giovanni Cova & C, in via Cusani 10 a Milano. Anzi, completate l’impresa: visitate anche l’Ambrosiana, poco lontano.

Della bellezza non si sarà mai sazi.

Argomenti:
Natale
panettone
Daniela Ferrando
Milanese, trent’anni di copywriting e comunicazione aziendale. Le piace che il cibo abbia le parole che merita: è cultura. Parlando molto e mangiando poco, non si applica nel suo caso il “parla come mangi”.
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