Miracolo a Milano/53. Kebap o kebab, il migliore è Meydan?
Sai Totò – non so dove portarti a mangiare per la nostra rubrica Miracolo a Milano.
“Lascia perdere, ho già provveduto: sono stato da Meydan Restaurant Kebap.”
Sorvolerò sul fatto che sei andato in giro senza di me. In effetti questa settimana le chiusure si sono moltiplicate, giustamente per carità, ma resta il fatto che trovare un locale che sia aperto, e che ci possa piacere, sta diventando difficoltoso. Anche perché spesso i locali non segnalano il periodo di ferie, o magari lo mettono in un post su Facebook, e non si vede.
“Invece Meydan è rimasto aperto. In realtà volevo un gelato, ma la Bottega del Gelato (se non sbaglio la quarta fra le migliori gelaterie di Milano nella nostra classifica) era chiusa, e visto che questa kebapperia è proprio lì di fianco, mi son fatto venir voglia di kebap.”
Avrai fatto fatica.
“No, per niente.”
Lasciamo perdere. Piuttosto: kebap o kebab?
“Mi stupisci: kebap è turco, kebab arabo. Il termine vuol dire ‘carne arrostita’, e ‘döner’ significa ‘che gira’: infatti l’arrostitura avviene su uno spiedo.”
Meydan è probabilmente uno dei migliori kebap di Milano – “Quali sono gli altri? Andiamo?” – e presenta un menù legato alla Turchia, a parte una trentina di pizze (alcune peraltro con kebap e simili). “La margherita costa 4 €. Ma non l’ho assaggiata: volevo un döner kebap.”
Una parte del menù è dedicata ai piatti caldi: dal döner kebap (“Ottimo: carne di vitello e tacchino con salsa yogurt e salsa piccante, mi hanno chiesto prima se la volevo, con riso e insalata. La carne, e la cottura, e il sapore, mi sono piaciuti: del resto, questo, come gli altri locali veramente buoni, cura in proprio la carne, ovvero non si rifornisce dai grossisti, specie tedeschi, che commerciano in tutto il mondo i loro kebap preconfezionati”) ai falafel, alla musakka (ovviamente la moussaka greca: un pasticcio di melanzane carne trita patate besciamella), allo spezzatino di vitello con vari contorni, alle melanzane ripiene di carne (karniyarik). Tutti i piatti hanno prezzi compresi fra i 6,50 e i 7 €. E ci sono una serie di menù con panini o piadine con döner kebap, margherita, falafel, patatine, Coca-Cola, caffè, da 5,50 a 7.
Ci sono poi piatti alla griglia: spiedini di agnello, di pollo, costolette di agnello, tutti a 9 €, e una grigliata mista da 11 €. Qualche insalata (5 €), frittelle (falafel a 0,50 € l’uno – “Buoni!” –, mugiver, ovvero verdure e formaggio, sigara börek, cioè involtini di sfoglia e formaggio e prezzemolo, a 1€), e dolci.
“Se permetti dei dolci parlo io. Anche questi sono turchi, anche se poi ricompaiono in tutta l’area medio-orientale e est-europea. Il riso latte zucchero cannella, sutlac, costa 2 €, come tutti gli altri, e non è male: non troppo dolce, gradevole. Un’ottima sorpresa invece i (o anche le) baklava: di solito grondano miele zucchero e ti sembra quasi di vedene colare le calorie, qui invece erano equilibrati, non eccessivi, si sentivano i sapori, la sfoglia non era un ammasso molliccio imbibito di dolcezza… Ottimi.”
Imbibito?
A parte il lessico, mi sembra un “kebabbaro” da provare. E voi? Lo conoscete, o ne avete altri da suggerire per le nostre incursioni nelle cucine economiche?
Meydan. Via Giovanni Battista Pergolesi, 3. 20124 Milano. Tel. +39 347 8178629 +39 02 39624082