Milano. Misha Sukyas chiude Spice ma apre al TownHouse 31
Martedì, apertura straordinaria per la chiusura di Spice: l’ultima cena nello sfortunato locale di Misha Sukyas in attesa di una nuova apertura.
Ah, giusto per la cronaca: Misha sarà anche stato uno sprovveduto, come sostengono i bravi commentatori al nostro post dedicato alla chiusura – ma a quanto pare la proprietà, pur sapendolo, non lo aveva informato della imminente apertura del cantiere, né tantomeno della sua durata. Se era possibile pensare al passaggio della metropolitana, era altresì lecito immaginare che si potesse sopravvivere, così come ad esempio sono sopravvissuti i locali sui Navigli ai lavori in Darsena – ma probabilmente gli ottantotto mesi avrebbero scoraggiato chiunque. Ipotizzo che ne potrebbero essere invece felici gli eventuali avvocati.
Comunque: gente dappertutto, l’altra sera, ma non nei giardinetti antistanti il locale, ovviamente recintati per i lavori: Sukyas in cucina, a gestire la situazione e i saluti.
E noi fuori a ipotizzare il futuro.
Che non sarà un futuro prossimo, ma un futuro immediato: a giorni si accenderanno i fornelli al Townhouse 31, in via Goldoni. (Lo dicevo che avrebbe cucinato praticamente a casa mia: un paio di chilometri in auto, per una serie di sensi unici – compreso un cantiere della metropolitana; 1,5 km a piedi, una passeggiata ideale pre- e post-prandiale).
Il Townhouse 31 fa parte della catena di luxury hotel che a Milano conta alberghi in piazza del Duomo, in Galleria, in piazza Gerusalemme, in via Goldoni, ma anche a Torino e nel Riminese (Palazzo Viviani).
Il vostro attento cronista si è già appostato fuori dall’hotel in via Goldoni: appena avvisteremo Sukyas, vi informeremo.