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Ristoranti
25 Maggio 2019

Milano. Enrico Croatti apre Moebius in zona Stazione Centrale

Enrico Croatti, 37 anni, riminese, ha all'attivo due stelle Michelin conquistate al Dolomieu e all'Orobianco di Alicante. E ora apre  Moebius, in via
Milano. Enrico Croatti apre Moebius in zona Stazione Centrale

Enrico Croatti, 37 anni, riminese, ha all’attivo due stelle Michelin conquistate al Dolomieu e all’Orobianco di Alicante.

E ora apre  Moebius, in via Cappellini, zona Stazione Centrale, dopo un viaggio che lo ha portato in America, in Francia, in Spagna. Un viaggio illuminato appunto dalle stelle Michelin, e che lo vede ri-passare alla Locanda San Leone dove ha iniziato 20 anni fa con un evento dal titolo Ritorno al Futuro.

Moebius è il nome di uno scienziato tedesco, quello che ha dato il nome al nastro di Möbius, ma soprattutto è lo pseudonimo di Jean Giraud, uno dei più grandi fumettisti del secolo scorso, tra fantastico e fantascienza, e come tale creatore di mondi e universi nemmeno così concettualmente distanti dal nastro…

“È quello che voglio fare anch’io, – spiega Croatti, – proporre un concetto nuovo di cucina, ritornando alle mie origini romagnole, quindi all’idea di osteria, ma contemporanea e gastronomica. Il locale sorgerà in un ex deposito di tessuti, su una superficie di 700 metri quadrati per 12 metri di altezza, con una specie di piattaforma sospesa in aria, una sorta di navicella spaziale dalla struttura architettonica impressionante, dove troveranno posto i 35 coperti del gastronomico. Sotto invece, ai piedi di un ulivo di 700 anni inserito in una teca in vetro, ci sarà un tapas-bistrot e american bar dove uniremo Spagna, Francia e Stati Uniti. Saranno un’ottantina di posti con piatti che andranno a celebrare le tradizioni dell’Appennino tosco-emiliano.”

Siamo quindi a metà fra la Romagna e la Toscana: Croatti è romagnolo, Lorenzo Querci, proprietario di Moebius, è toscano: ecco quindi il progetto di studiare queste due cucine fin dalle loro origini storiche, e riproporle.

Il tutto orchestrato, oltre che da Croatti e Querci, anche da Luca Pilia (sous-chef), Paride Mencarani (maitre), Filippo Arrighi (sommelier) e da Marco Siclari (barman).

Il locale sarà in via Cappellini, esattamente di fronte a Berberè Centrale – in questo spazio ancora in ristrutturazione (le foto sono di qualche ora fa).

Per conoscere la cucina di Croatti domani potreste andare alla Locanda San Leone sui colli riminesi.”Ritorno al Futuro” è il nome di quest’ultima tappa del percorso di Croatti, che domani 26 maggio cucinerà a San Leo, appunto alla Locanda da cui è partito, una cena per celebrare il suo percorso e la sua cucina: i classici, i piatti che cucinava qui vent’anni fa, e i piatti che sono diventati la sua firma nel corso degli anni e dei vari locali in cui si è fermato.

Ovvero – riprendiamo il comunicato stampa – un percorso che “dopo la Locanda San Leone lo ha visto volare a Los Angeles per lavorare all’Angelini Osteria di Gino Angelini, poi in Spagna all’Akelarre con Pedro Subijana, tre stelle Michelin di San Sebastian; in Francia al Les Terrasses de Lyon del Villa Florentine di Lione, quindi tornare in Italia al Grand Hotel Miramonti Majestic di Cortina d’Ampezzo per poi tornare in Francia, a Lione, con Paul Bocuse a l’Auberge du Pont de Collonges. Un golden boy che illumina di stelle tutte le cucine di cui prende le redini:  la prima l’ha conquistata nel 2013 a Madonna di Campiglio come executive chef del Dolomieu, dove ha firmato la carta per 10 anni fino al 2018, la seconda è arrivata lo scorso anno come chef dell’Orobianco di Alicante (progetto spagnolo che seguiva dal 2015), primo ristorante di cucina italiana a ricevere il riconoscimento in terra iberica.”

Il menu “Ritorno al Futuro” di Enrico Croatti

Torta di carote in salsa bernese
Scalogno agrodolce al lardo, foglie e fiori
Puntine di maiale all’orientale e mazzancolle abbrustolite
Crostini post-moderni
Sformatino allo Squacquerone e funghi
Galletto al mattone in un raviolo, sugo intenso
Manzo al bastone di quercia
Erbe di campagna crude e scottate
Patate al rosmarino
Cioccolato in Sudamerica ai frutti rossi, ricordando la “settima strega”
“Biscotto e Caffè”

Vini in abbinamento:
Podere Vecciano Metodo Charmat Brut
Torre Fornello Olubra Metodo Classico Brut
Poggio della Dogana I Quattro Bastioni
La Morandina Moscato d’Asti
Acqua minerale Galvanina

Costo 50 € a persona all inclusive (prenotazioni alla  Locanda San Leone tel. +39 0541912194 oppure +39 335437709).

Aspettiamo quindi Enrico Croatti sulla scena gastronomica milanese, non facile nemmeno per gli stellati.

Bisogna dire che probabilmente la conosce bene, visto che già l’anno scorso segnalava una realtà come Zibo (cioè non esattamente mainstream) fra i ristoranti “consigliati dagli chef” e premiati dal pubblico di The Fork.

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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