Milano. Riapre il Ratanà con dehors, picnic e e-commerce

Il Ratanà riapre il 1 giugno. Il ristorante di Cesare Battisti a Milano, all’ombra dei grattacieli di Porta Nuova e del parco della Biblioteca degli Alberi, si è ripensato per il post-Coronavirus.
Continuità e innovazione sono le parole d’ordine che hanno guidato Battisti nelle scelte per il suo ristorante, “avamposto di cucina tradizionale milanese“.
Le nuove misure di sicurezza
“Gli spazi interni sono stati rimodulati nel pieno rispetto delle norme di distanziamento. Abbiamo aumentato il numero di tavoli del dehors esterno, distribuiti in modo da rendere l’esperienza ancora più unica ed evocativa.”
Le misure prevedono test sierologici periodici e impiego di mascherine ffp2 per tutto il personale. Ma anche la sanificazione dell’aria due volte al giorno con macchine a ozono, professionali e certificate. L’ozono, a differenza dei disinfettanti classici come il cloro, si decompone in ossigeno e non rilascia residui inquinanti.
Il menu è consultabile attraverso scansione QR Code con smartphone.
Il nuovo menu, l’asporto e la proposta-picnic

Il menu è in linea con le proposte di sempre del ristorante, con piatti nuovi e grandi classici. Il menu degustazione prevede 6 portate, che cambiano con cadenza stagionale.

I “classici di Cesare Battisti sono il risotto Vecchia Milano, con midollo in osso, gremolata e sugo d’arrosto (20 €), il carpaccio di fassona piemontese (18 €), le mezze maniche al pomodoro (18 €), il vitello tonnato (26 €), il midollo di fassona in osso al forno (16 €) e il risotto alla milanese con ossobuco (30 €).
Ritorna anche, a pranzo nei giorni feriali, l’opzione della Schiscèta: un business lunch a 19 €, con portate più veloci. I menu del giorno sono presentati sulle pagine Facebook e Instagram del Ratanà.

Una novità invece è la linea di consegna a domicilio/asporto. Realizzata anche per valorizzare la posizione del ristorante, immerso nel verde, e la vicinanza con la Biblioteca degli Alberi. Il Ratanà ha pensato di sfruttare la bella stagione con una proposta per il picnic all’aperto, disponibile dalle 12 alle 14.30. Si tratta di preparazioni da gustare prevalentemente senza posate, e comprende anche una selezione di cocktail e bevande. Il tutto con packaging e materiali ecosostenibili e riciclabili al 100%.
Lo shop online

La novità più importante del nuovo corso riguarda il debutto dello shop online, un canale di e-commerce sul sito del ristorante. A partire dalla riapertura, sarà possibile scegliere fra due menu, una selezione di vini dell’enoteca, e i prodotti da forno preparati dalla cucina.
Ci sarà anche la la Risottiera Emile Henry Ratanà, completa di tutti gli ingredienti necessari alla preparazione del Risotto “Vecchia Milano” per 4 persone. Il riso è Riserva San Massimo, per incio – e il risotto, questo risotto, uno dei grandi risotti di Milano.
E ancora, le t-shirt del ristorante e altre novità e prodotti che si aggiungeranno man mano: il progetto, pianificato da tempo, prevede ulteriori sviluppi.
È possibile acquistare online anche le Gift Card Ratanà per regalare pranzi e cene a parenti e amici.
La storia del Ratanà
Questo video, girato ai tempi dell’Expo2015, spiega benissimo la storia e la filosofia del Ratanà e dello chef Cesare Battisti.
Il ristorante si trova all’interno di un edificio nato come magazzino ferroviario a fine Ottocento, e diventato in seguito anche set cinematografico. L’edificio ospita la Fondazione Riccardo Catella, nata per diffondere la cultura della sostenibilità nello sviluppo del territorio e il miglioramento della qualità della vita urbana.

Resta da dire del nome: ripetiamo quanto avevamo scritto in occasione di una delle nostre visite al ristorante di Battisti.
“Il legame con Milano, con la vecchia Milano, è fortissimo. Il nome Ratanà è quello popolare di don Giuseppe Gervasini, ‘el pret de Ratanà’ (cioè di Retenate, paese di cui fu parroco, sempre nel milanese). Prete alternativo, dai modi bruschi e dall’aspetto scarmigliato, divenne popolarissimo nella Milano d’inizio Novecento (morirà nel 1941) per le sue doti di guaritore quasi santone. Don Giuseppe aveva acquisito conoscenze mediche durante il servizio militare in Sanità, e le utilizzava per curare gratuitamente i poveri: da qui la fama di guaritore.”
Ratanà. Via G. de Castillia, 28. Milano. Tel. +390287128855