Mimose più care e ristoranti vuoti per la festa della donna
8 marzo, il carovita colpisce ancora. Le previsioni sulle presenze nei ristoranti per stasera non raccontano infatti niente di buono. In linea con gli scenari di un’economia che arranca, solo il 40% degli italiani sceglierà di festeggiare la festa della donna al ristorante contro il 70% dello scorso anno mentre il 10% lo festeggerà con una cena a casa, il 25% preferirà un meno costoso cinema o teatro e il restante 30% non festeggerà affatto. E chi deciderà di sedersi a un tavolo per sottolineare la data, spenderà una media di 30 euro contro i 35 dell’anno scorso. Il carovita ha vinto, sintetizza l’Adoc.
Carovita che si fa sentire anche al momento di acquistare il ramoscello di mimosa, salito del 2% rispetto all’anno scorso, complice il maltempo che si è abbattuto sulla riviera ligure (il 95% della produzione di mimose è concentrata nel Sanremese), e le cui vendite sono quest’anno in calo del 15%.
Meno male che le mimose che hanno resistito al gelo sono più belle, informa Coldiretti che consiglia di tagliare al più presto gli steli e di immergerli per due ore in acqua pulita e arricchita con qualche goccia di limone, mantenerle in ambiente fresco e umido e esposte in piena luce.
[Fonte: helpconsumatori.it Foto: italiaatavola.net]