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Vino
3 Marzo 2021 Aggiornato il 4 Marzo 2021 alle ore 15:53

Nuovo Dpcm. Cade il divieto di asporto di alcol dopo le 18

Soddisfazione per le enoteche con il nuovo Dpcm che fa cadere il divieto di asporto di alcol dopo le 18 per i codici Ateco 47.25
Nuovo Dpcm. Cade il divieto di asporto di alcol dopo le 18

Con il primo Dpcm anti Covid del Governo Draghi, viene meno una delle misure meno comprensibili: il divieto di asporto di alcol dopo le 18.

Una misura poco comprensibile perché a fronte dell’obbligo di enoteche, bar e altre attività di ristorazione di chiudere alle 18, per i supermercati restava la possibilità di vendere alcol.

La logica del divieto era in funzione anti movida. Per evitare cioè assembramenti davanti a bar e locali dei più giovani. Insomma una resa di fronte all’impossibilità di effettuare controlli proprio per evitare assembramenti e party in strada.

Ovviamente soddisfatta la reazione del settore enoteche con Andrea Terraneo, Presidente dell’Associazione delle enoteche Italiana Vinarius. Il nuovo Dpcm prevede l’eliminazione del divieto di asporto dopo le ore 18 per i codici Ateco 47.25 ingiustamente inseriti nel precedente Dcpm tuttora in vigore fino al 5 marzo. 

Andrea Terraneo Presidente Associazione delle enoteche Italiana Vinarius divieto di asporto alcol

“Con la massima soddisfazione e legittimo orgoglio accogliamo la soppressione, nel primo DPCM firmato ieri 2 marzo dal Presidente del Consiglio Draghi, dell’iniqua disposizione che obbligava gli enotecari Italiani a non poter vendere al dettaglio le bottiglie di vino dopo le ore 18.” 

“La battaglia di Vinarius ha visto premiati gli sforzi profusi per cancellare quello che fin dall’inizio ci era parso un equivoco. Denunciato fin dal 15 gennaio con l’invio di una nostra lettera aperta al Presidente del Consiglio Conte e ai Ministri Speranza e Patuanelli che evidenziava il clamoroso errore del codice Ateco utilizzato”.

Terraneo ha espresso ringraziamenti per l’impegno dei parlamentari Dara e Centinaio, al Ministro Giorgetti e al Presidente Draghi per aver accolto le richieste. E alla FIVI e ai tanti Consorzi di tutela che hanno appoggiato Vinarius e i suoi soci.

Quando cade il divieto di asporto di alcol

Le enoteche sono state le più penalizzate in questa lunga fase di pandemia, ha spiegato Terraneo.

È da ricordare che il nuovo Dpcm 2 marzo, che ristabilisce anche la parità di condizioni a livello commerciale tra supermercati e negozi al dettaglio, sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile prossimi.

Nulla invece cambia per i ristoranti e per le attività di ristorazione con servizio al tavolo. Restano i consueti divieti di apertura in zona arancione e in zona rossa (e arancione scuro).

In zona gialla bar e ristoranti possono restare aperti fino alle 18. Da quell’orario in poi è consentito l’asporto, fino al coprifuoco delle 22, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario. In zona arancione e rossa i bar e ristoranti sono aperti soltanto per l’asporto fino alle 18. Poi è possibile solo la consegna a domicilio.

Via libera all’apertura serale per bar, ristoranti e pizzerie con orario di chiusura e di coprifuoco stabiliti da ordinanza della Regione nelle zone bianche.

In Italia c’è solo la Sardegna in zona bianca che ha stabilito aperture fino alle 23 (pub e bar fino alle 21) e coprifuoco che scivola alle 23:30 (e qui trovate la nostra guida).

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