Panettone: 10 modi per risparmiare comprando il migliore al supermercato
Ci preoccupiamo del panettone migliore da comprare al supermercato pur sapendo che non sarà un Natale normale. Non potrà esserlo. Causa coronavirus ci toccherà rinunciare alle grandi tavolate in famiglia e allo scambio dei regali come abbiamo sempre fatto.
Ma come si fa, in vista delle feste di dicembre, a non parlare di panettone. Non ci riusciamo. È più forte di noi. Anche se forse dovremo limitarci a comprarli online o a spedirli per posta.
Iniziamo dai supermercati e dalla convenienza, c’è tempo per parlare del classico dolce natalizio italiano preparato dagli chef o dai maestri pasticcieri. Eccovi, dunque, 10 consigli per risparmiare comprando il migliore dei panettoni in vendita nei supermercati o discount.
1. Sapere perché il panettone in vendita nei supermercati non può essere di qualità inferiore rispetto al panettone di marca
È una legge dello Stato, il decreto del 22 luglio 2005, a tutelare il disciplinare del panettone. Senza distinzioni tra prodotto artigianale e industriale (anche se esistono e più avanti le vedremo). I produttori sono tenuti a rispettare dosi e ingredienti altrimenti la denominazione “panettone” non possono usarla.
Dunque, fate caso ai numerosi dolci natalizi a forma di un panettone ma nella cui confezione la parola “panettone” non compare mai. È possibile che in quel dolce venga usato un olio vegetale invece del burro oppure uova di categoria inferiore.
2. Avere voglia di leggere le etichette del panettone
La spesa consapevole ci permette scegliere alimenti che rispettano la nostra salute. Le etichette rivelano quale tipo di alimento stiamo per acquistare, ragione per cui vanno lette con attenzione.
A maggior ragione quando stiamo per comprare un panettone. Non solo per verificare che sia presente la dicitura “panettone“, come abbiamo visto, ma anche per trovare le informazioni che cerchiamo.
3. Cercare le informazioni giuste nell’etichetta del panettone
Tre elementi presenti in etichetta possono farci spuntare un prezzo più conveniente sul migliore panettone disponibile al supermercato. Cercateli quando leggete le etichette. Sono: (1) stabilimento di produzione: (2) tabella nutrizionale; (3) lista degli ingredienti in ordine di quantità decrescente.
4. Scoprire quali aziende famose producono per i marchi dei supermercati
I tre elementi menzionati ci fanno capire se sotto due marchi diversi si nasconde lo stesso prodotto o uno molto simile. Sono numerosi i marchi famosi quali Balocco, Vergani, Bauli, Borsari, Maina e Paluani che realizzano panettoni per le catene di supermercati e discount.
Siccome per differenziare le linee di produzione le aziende dovrebbero sostenere costi elevati, spesso si tratta degli stessi prodotti. Con insignificanti differenze (tipo la percentuale dello zucchero a velo in bustina) e packaging essenziali che catturano meno il nostro sguardo.
Questo in termini pratici significa che possiamo spendere per lo stesso panettone il 30/40% in meno. Basta leggere le etichette per scoprire il trucco in due minuti.
5. Portarsi avanti sapendo chi produce per chi
Maina produce per Coop, Eurospin (Duca Moscati), Esselunga (Le Grazie) e Despar (Premium). Controllate voi stessi se l’indirizzo dello stabilimento di produzione è lo stesso per i panettoni dell’azienda famosa come per quelli con il marchio di supermercati e discount. Via Bra 109, Fossano (CN).
Paluani produce per Conad e Despar. Indirizzo dello stabilimento in comune: Via dell’Artigianato 18, Dossobuono di Villafranca (VR).
Balocco produce per Carrefour e Auchan. Indirizzo dello stabilimento in comune: Via di S.Lucia 51, Fossano (CN).
Bauli produce per Lidl (Favorina). Indirizzo dello stabilimento in comune: Via Ca’ Nove 3, San Martino Buon Albergo (VR).
E via scoprendo.
6. Capire cosa fa la differenza all’occhio
Sono gli elementi che influenzano il giudizio sull’aspetto visivo del panettone. Chiamati ad appagare lo sguardo sono:
– colore: bruno senza bruciature fuori, con riflessi dorati, e giallo carico all’interno;
– crosta: ben saldata con l’impasto, abbastanza spessa (circa 3 cm), di colore scuro/dorato e anche questa senza bruciature.
– consistenza della mollica: leggera, soffice e ben alveolata (gli alveoli sono i classici fori nella pasta del panettone). La mollica, se tirata, si deve allungare, produrre uno strappo netto e tornare alla forma originale.
7. Capire cosa fa la differenza al palato
Sono gli elementi che influenzano il giudizio sul sapore del panettone. Vale a dire:
Profumo: intenso di burro, di arancio candito e bacche di vaniglia.
Reazione in bocca: deve rilevare i singoli sapori le diverse caratteristiche degli ingredienti, che non devono oscurarsi a vicenda.
Gusto: Più grandi sono canditi e uvetta, migliori e più intensi saranno i sapori. Che dovrebbero risultare armonici, senza picchi di dolcezza o con retrogusti di amaro o acidulo.
8. Chiarirsi le idee sul perché i panettoni di pasticceria costano fino a 35 volte di più
Nei panettoni industriali i prezzi bassi dipendono da diversi fattori. La grande distribuzione, con un contratto detto “co-packer”, spunta ottimi prezzi d’acquisto perché garantisce volumi enormi di fornitura. Inoltre, rispetto a pasticcieri e artigiani, le industrie risparmiano sui costi del tempo lavoro, riescono a standardizzare i processi e realizzano prodotti dalla durata più lunga.
Nel caso dei panettoni a marchio proprio, le varie catene di supermercati o discount risparmiamo anche i costi di pubblicità e marketing, sui quali i grandi marchi investono molto.
Cosa incide, invece, sui prezzi elevati dei panettoni di pasticceria? Gli ingredienti migliori e dunque più costosi. Un costo del lavoro (umano) elevato, lo spreco superiore, le competenze creative e tecniche del pasticciere, la ricetta esclusiva quando è il caso e, più di ogni altra cosa, la freschezza estrema del loro manufatto (data di scadenza massimo due mesi, ma spesso molto meno)
9. Saperne di più sui conservanti senza demonizzarli
Nel produrre l’industria deve tenere conto della quantità elevata e del periodo di almeno 6 mesi che i panettoni passeranno sugli scaffali di supermercati e discount.
I mono-digliceridi sono i conservanti che consentono una shell-life così prolungata (oltre al lievito naturale che è un conservante di per sé).
Sono sostanze presenti anche in natura e comunque consentite dalla legge. Va detto, tuttavia, senza spingersi a demonizzarli, che tra un panettone con i mono-digliceridi e uno la cui freschezza dipende unicamente dal fatto di essere stato prodotto qualche ora prima, le differenze di sapore si sentono e molto.
10. Scegliere tra questi panettoni
Ci sono numerosi test e classifiche riservate ai panettoni in vendita nei supermercati. Ogni anno di più. Il test di Altroconsumo, mensile dei consumatori, è uno dei più attendibili. Nell’edizione 2019, la classifica dei 15 panettoni da comprare al supermercato di Altroconsumo, basata su criteri quali la qualità di burro e uova, la presenza di frutta, il peso, la presenza di lieviti, non ha visto primeggiare le marche più famose.
Il primo posto, in virtù di “un impasto molto soffice”, è andato al panettone classico Fior fiore Coop (8,74 euro). Piazza d’onore per il Gran Galup (15,90 euro), prodotto da una storica azienda dolciaria piemontese. Terza posizione per il panettone più conveniente in assoluto, in vendita da Eurospin, il Duca Moscati (3,29 euro).
Altri prodotti che si sono distinti per convenienza e qualità sono stati il panettone Le Grazie di Esselunga (3,69 euro), e il Panettone all’antica di Tre Marie (12,43 euro).