Ebbene, sembra che social media manager e panettoni non riescano proprio ad andare a braccetto a giudicare da quanto accade anche in casa Bauli. La storica azienda veronese che sforna panettoni da circa un secolo, niente ha trovato di meglio che mettersi a promuovere i suoi prodotti da forno nientemeno che su Linkedin.
\n\nIl social network più abbottonato che ci sia, quello che si occupa di creare esclusive reti di contatti tra professionisti sparsi sul pianeta, quello su cui anche il più tacchino dei tacchini ha la remora di attaccare bottone con la procace freelance di turno, viene di colpo invaso da -quantomeno bizzarre- strategie (?) di marketing on line che diffondono nell’etere un fragrante aroma di brioche.
\nInsomma Bauli si dà al porta a porta e contatta personalmente i suoi follower proponendo loro gustosi capolavori di arte pasticciera. Che si tratti di un suggerimento per la più classica – e detestata – delle strenne?
\nMi sarebbe bastato, lo confesso.
\nMa poi arriva il colpo di grazia. E il suicidio del pandoro diventa omicidio del panettone.
\n\nOggi apre il temporary della Bauli a Milano in piazza XXV Aprile.
\nResterà lì fino al 31 dicembre. E proporrà una limited edition (aridaje) ma più sobria di quella di Melegatti.
\nCopio-incollo.
\n\n\nUnica, e di alto valore, la limited edition “Ruggero Bauli” è una linea che fa dell’elevata qualità pasticcera, della raffinatezza, della cura del dettaglio, dell’eleganza del pack i propri punti di forza, per fare un regalo esclusivo.
\nIn questa gamma Bauli riprende le ricette ispirate al fondatore Ruggero Bauli, il primo pasticcere della famiglia, mettendo a punto pesi e formati di prestigio, con una selezione di ingredienti di altissima qualità e un importante tocco di artigianalità dato dalla scarpatura fatta a mano nel panettone e dalla cottura a vista.
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Mi intriga la cottura a vista. Sarebbe come la navigazione nella nebbia del Titanic. Quando è pronto è pronto.
\nMa la mia attenzione è stata distolta.
\nDall’emozionometro.
\n\nNon scherzo. C’è l’infografica che spiega come funziona.
\n\n\nSarà facile inoltre scegliere la data di consegna, personalizzare il biglietto associato al dono e spedire a indirizzi diversi con un ordine unico. Per la prima volta la Serie Limitata Ruggero Bauli sarà anche su Amazon e eBay.
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Non bastava Linkedin, insomma.
\nDeduco che il SMM, il Social Media Manager, di Melegatti – autore anche della convincente pubblicità a base di sesso – abbia trasferito armi e bagagli dal concorrente per un Natale pieno di fuochi di artificio.
\nPoi dici che uno si butta sui panettoni artigianali e sui pasticceri buoni – buoni.
\n\n","description":"Alzi la mano chi si sta ancora facendo beffe dei responsabili marketing di Melegatti, rei di aver avuto l’infelice - ancorchè viralissima - idea di"}]}Dal suicidio del pandoro Scanu all’omicidio del panettone Bauli su Linkedin
Alzi la mano chi si sta ancora facendo beffe dei responsabili marketing di Melegatti, rei di aver avuto l’infelice – ancorchè viralissima – idea di piazzare Valerio Scanu sulla limited edition del pandoro delux, prezioso compagno di tombolella del Natale 2015.
Ebbene, sembra che social media manager e panettoni non riescano proprio ad andare a braccetto a giudicare da quanto accade anche in casa Bauli. La storica azienda veronese che sforna panettoni da circa un secolo, niente ha trovato di meglio che mettersi a promuovere i suoi prodotti da forno nientemeno che su Linkedin.
Il social network più abbottonato che ci sia, quello che si occupa di creare esclusive reti di contatti tra professionisti sparsi sul pianeta, quello su cui anche il più tacchino dei tacchini ha la remora di attaccare bottone con la procace freelance di turno, viene di colpo invaso da -quantomeno bizzarre- strategie (?) di marketing on line che diffondono nell’etere un fragrante aroma di brioche.
Insomma Bauli si dà al porta a porta e contatta personalmente i suoi follower proponendo loro gustosi capolavori di arte pasticciera. Che si tratti di un suggerimento per la più classica – e detestata – delle strenne?
Mi sarebbe bastato, lo confesso.
Ma poi arriva il colpo di grazia. E il suicidio del pandoro diventa omicidio del panettone.
Oggi apre il temporary della Bauli a Milano in piazza XXV Aprile.
Resterà lì fino al 31 dicembre. E proporrà una limited edition (aridaje) ma più sobria di quella di Melegatti.
Copio-incollo.
Unica, e di alto valore, la limited edition “Ruggero Bauli” è una linea che fa dell’elevata qualità pasticcera, della raffinatezza, della cura del dettaglio, dell’eleganza del pack i propri punti di forza, per fare un regalo esclusivo.
In questa gamma Bauli riprende le ricette ispirate al fondatore Ruggero Bauli, il primo pasticcere della famiglia, mettendo a punto pesi e formati di prestigio, con una selezione di ingredienti di altissima qualità e un importante tocco di artigianalità dato dalla scarpatura fatta a mano nel panettone e dalla cottura a vista.
Mi intriga la cottura a vista. Sarebbe come la navigazione nella nebbia del Titanic. Quando è pronto è pronto.
Ma la mia attenzione è stata distolta.
Dall’emozionometro.
Non scherzo. C’è l’infografica che spiega come funziona.
Sarà facile inoltre scegliere la data di consegna, personalizzare il biglietto associato al dono e spedire a indirizzi diversi con un ordine unico. Per la prima volta la Serie Limitata Ruggero Bauli sarà anche su Amazon e eBay.
Non bastava Linkedin, insomma.
Deduco che il SMM, il Social Media Manager, di Melegatti – autore anche della convincente pubblicità a base di sesso – abbia trasferito armi e bagagli dal concorrente per un Natale pieno di fuochi di artificio.
Poi dici che uno si butta sui panettoni artigianali e sui pasticceri buoni – buoni.