Un panino italiano apre giusto giusto di fronte alla Apple a Cupertino
A Napoli si sono ringalluzziti per la notizia della Apple che apre all’ombra del Vesuvio ed è nata in un batter d’occhio la pizza Apple che poi era quella tirata fuori in occasione della morte di Steve Jobs.
Ma c’è anche il movimento al contrario dall’Italia verso Apple grazie a Panino Giusto. La catena italiana diretta da Antonio Civita, romano che l’ha acquisita nel 2010, ha preso le mosse da Milano negli anni per espandersi e aprire locali (anche) a Roma e oggi fattura 30 milioni di euro.
Ma la notizia succulenta rimbalzata dal Sole 24 Ore è che il panino made in Italy ora arriva a Cupertino in una strategia di consolidamento ed espansione che mira a far diventare Panino Giusto realtà mondiale nei prossimi 10 anni. Dopo Cupertino ci saranno anche Los Angeles e San Francisco mentre la paninoteca a più alto fatturato è quella di Hong Kong dove non hanno pregiudizi sul panino, anzi lo considerano un piatto gourmet anche da molti vip. “Sembra di stare a Milano negli anni Ottanta”, chiosa Civita che segnala la collaborazione con il due stelle Michelin Claudio Sadler per panini giusti e speciali.
Nel mondo si vendono 2 miliardi e mezzo di panini, ma il ruolo del panino italiano è marginale rispetto all’hamburger.
Riuscirà il nostro panino giusto a portare il verbo italiano nella patria dell’hamburger e a spodestarlo a colpi di ciabatta come quella di Claudio Sadler con salsiccia di Bra, uovo di quaglia, caprino delle Langhe, bagnetto piemontese al peperone e acciuga con songino (sì quello che vedete in apertura)?
O lo faranno con Boss, il panino di segale con speck trentino stagionato 9 mesi, scarola stufata con uvetta, noci e formaggio fresco?
[Link: Sole 24 Ore]