Paolo Lopriore fuori da Kitchen che chiude all’improvviso
“Pare che lo Sheraton di Como abbia licenziato in tronco Paolo Lopriore. Comunque sia andata una cosa è certa: da domenica Lopriore e tutta la sua equipe non lavoreranno più al Kitchen”.
Due righe sulla bacheca di Bob Noto su Facebook chiudono l’avventura di uno degli chef più amati e tormentati d’Italia.
Paolo Lopriore considerato l’esponente di punta italiano di una cucina di innovazione e di carattere ancora una volta non riesce ad esprimere tutto il suo talento.
Non sono chiare le ragioni di questo improvviso divorzio.
La notizia è arrivata a Bob Noto da un amico che aveva prenotato un tavolo la prossima settimana. Ma il maître gli telefonato comunicandogli che doveva annullare la prenotazione perché da domenica il ristorante Kitchen chiude i battenti.
Il web, che tanto ha osannato lo chef ammirato anche da critica e colleghi, prova ad abbozzare qualche spiegazione.
Chi ha assaggiato in questi ultimi tempi la tavola di Paolo Lopriore, che dal Canto della Certosa di Maggiano era ritornato alla sua città nella cucina del rinnovato Grand Hotel di Como, lo ha trovato in forma smagliante.
Spiegazioni obiettive per questa traumatica decisione non traspaiono. L’unica differenza con il momento di inizio della nuova avventura di Lopriore è che l’albergo che ospita(va) il Kitchen, cioè il Grand Hotel, non faceva parte del gruppo Sheraton.
Per il resto, ancora buio pesto.
Sulla pagina del Kitchen c’è ancora la pagina che riguarda lo chef che “torna a casa e propone la sua personalissima idea di cucina al Kitchen, il ristorante del Grand Hotel di Como, che riapre rinnovato nell’ambiente e nel concept”. Una scelta che aveva subito innalzato le quotazioni del ristorante come la stessa nota ammette ripercorrendo il curriculum di Lopriore.
Il ritorno di uno degli chef più apprezzati in Italia e nel mondo ha il sapore della prima volta. Nato infatti a Como nel 1973, Lopriore ha svolto il suo straordinario percorso professionale lontano dai luoghi di origine.
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Passione, innovazione, rispetto per la stagionalità e per la tradizione sono alla base della cucina di Lopriore, votata alla ricerca, alla prova, all’ascolto dei prodotti per catturarne l’essenza e trasmetterne il gusto vergine in ricette che sono feste di sapori schietti e decisi.
L’eccezionale viaggio attraverso la cultura del cibo porta ora Paolo Lopriore a guidare il Kitchen del Grand hotel di Como e a riscoprire un territorio ricco di suggestioni.
Dalle erbe aromatiche delle montagne circostanti agli alpeggi, dai produttori e allevatori della zona al profumo del lago e al sapore dei suoi pesci: lo chef accoglie la nuova sfida esplorando con il coraggio e la curiosità che lo contraddistinguono gli ingredienti e la cucina locali, per valorizzarli al meglio e riproporli secondo il suo inconfondibile stile fresco, puro e sorprendente.
Nuove e stimolanti prospettive attendono gli amanti del gusto nel salotto del Kitchen.
Bob Noto prova ad ipotizzare per Paolo Lopriore un ristorante utopico sorretto da appassionati legati in un club ai quali sarebbe riservata la possibilità di prenotare un tavolo. Solo così Lopriore potrebbe dedicarsi alla sua cucina che tanto fa discutere.
Potrebbe essere questa la formula magica per non tarpare le ali allo chef che tutti indicano come il vero genio creativo della cucina italiana contemporanea?