Lago d’Iseo. Mangiare Al Guelfo Negher o comprare i pesci per il fritto misto dall’ultimo pescatore
All’ombra del primo sole, tutt’altro che assopito è l’ultimo pescatore del Lago D’Iseo sulla sponda bergamasca.
Danilo Baiguini è rimasto l’unico a pescare ogni mattina, una ventina di pesci circa in media che poi vende a privati e ristoranti sul lago.
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Quello stesso lago dove è venuto a mancare l’ingegnere Carlo Riva nella sua casa di Sarnico. Carlo Riva aveva 95 anni ed è stato il pioniere della nautica mondiale che ha creato i motoscafi in legno più eleganti e stilosi del mondo, come l’Ariston o il Corsaro. Negli anni del boom economico i suoi motoscafi sono divenuti l’emblema della Dolce Vita, l’oggetto del desiderio di famiglie, campioni, uomini d’affari e celebrità. E negli stessi anni, quelli della rivoluzione industriale italiana, mentre dominava il mito della velocità, delle auto da corsa e delle prime barche bimotori come il Tritone, su quelle rive c’è sempre stato anche Danilo, che quel lago è andato avanti ad attraversarlo con la sua barchetta, ad un ritmo completamente differente, ostinato ma mai contrario.
Pazienza e costanza sono stati a bordo della barca Baiguini per tutte le generazioni di una famiglia che non si è mai infranta su altre rotte, che è sempre rimasta presente sul suo percorso, per cui il peschereccio non è mai stato un passatempo o un diletto, ma un mestiere libero.
Per gustare il pescato di Danilo, tra gli indirizzi migliori c’è il ristorante Al Guelfo Negher di Cristian Negrinotti, che fedele lo attende ogni giorno. Negher è il soprannome della famiglia Negrinotti, che da 15 anni si è fatta portavoce dell’importanza, non così ovvia, di mangiare pesce di lago sul lago.
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Per anni il pesce di lago è stato maltrattato e abbandonato dalla ristorazione locale, con la motivazione che veniva poco richiesto dalla clientela, tant’è che troppo spesso si trovano più diffusamente piatti a base di pesce di mare.
Al Guelfo invece no, in questa casetta verde prima nelle mani di Anita, oggi in quelle del figlio Cristian, ben equipaggiati anche da un’ottima troupe in cucina, si mangia solo pesce di lago pescato tutte le mattina da Danilo, che chissà che cosa porterà nella sua cassetta. Qualsiasi siano gli arrivi, dal Guelfo sanno come trattarlo e conoscono bene le ricette migliori per valorizzarlo, come quella del fritto misto lago, che esalta al meglio il sapore delicato di questo pesce senza soffocarlo e che vi proponiamo qui oggi in alternativa in caso vogliate chiamare direttamente Danilo al 3383766946 e cucinarlo a casa proprio così.
La ricetta perfetta del Fritto misto di lago
Ingredienti (per due persone)
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2 filetti di coregone
2 filetti di sardina (attenzione, sono agoni del lago)
2 filetti di persico
2 filetti di trota
2 filetti di botatrice
Olio extravergine d’oliva q.b.
50 g di burro
2 uova
Pangrattato q. b.
Procedimento
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Passare ogni filetto di pesce nell’uovo sbattuto e, successivamente, nel pangrattato.
Disporli in un vassoio.
Intanto scaldare in una padella antiaderente l’olio e il burro per rendere più croccante l’impanatura.
Quando l’olio è caldo iniziare a friggere il pesce inizialmente dalla parte della carne e, successivamente, dalla pelle.
Disporre i filetti fritti, prima in carta assorbente, per rimuovere l’olio in eccesso, e impiattare a piacimento.
E mi raccomando, ricordate che non c’è bisogno di aggiungere nemmeno un pizzico di sale, chiaro?
Al Guelfo Negher. Via IV Novembre, 34. Riva di Solto (Bergamo). Tel. +39 035 980323