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Pizzerie
22 Giugno 2017 Aggiornato il 23 Giugno 2017 alle ore 09:45

Pizza. Tutte le foto dei vincitori del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo Trofeo Caputo 2017

Una sfida a colpi di pala, farina, impasti, farciture, precisione nella preparazione. Il Campionato Mondiale del Pizzaiuolo Trofeo Caputo 2017 ha laureato
Pizza. Tutte le foto dei vincitori del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo Trofeo Caputo 2017

Una sfida a colpi di pala, farina, impasti, farciture, precisione nella preparazione. Il Campionato Mondiale del Pizzaiuolo Trofeo Caputo 2017 ha laureato i nuovi Campioni del Mondo nelle diverse specialità.

Il re della pizza napoletana che ha vinto la categoria STG è Michele Leo, pizzaiolo di Venosa in Basilicata. È lui che entra nell’Albo d’Oro della competizione più famosa della pizza.

La XVI edizione ha regalato una novità assoluta con l’introduzione della Pizza Fritta che ha il doppio merito di accendere i riflettori su una pizza che sa di antico ed è al tempo stesso la nuova tendenza che si è affermata in questo 2017.

Una categoria che muove i primi passi ma che già ha mostrato di che pasta è fatta. La vittoria di Teresa Iorio, già campionessa mondiale STG nel 2015 che si è allenata sul ring del Rossopomodoro LAB di via Partenope, ha sancito l’alto livello di preparazione dei concorrenti che si sono presentati nel rinnovato e più funzionale stadio della pizza.

Sul podio sono arrivati anche la giovanissima Isabella De Cham, una scoperta di Scatti di Gusto che in un anno con tenacia e studio ha messo a profitto le sue naturali doti con l’impasto.

Al terzo posto, un “figlio d’arte”, Pasquale Gueli della scuderia di Gino Sorbillo da Zia Esterina, che ha capitalizzato la sua esperienza accanto a maestri di indubbia capacità.

Da segnalare anche il quinto posto di un’altra giovanissima, Francesca Notaro, che in pochissimi mesi è riuscita a incassare un ottimo risultato frequentando la scuola SIR di Vincenzo Oliva, a sua volta sul podio nella specialità Metro/Pala.

Risultati che premiano lo studio e la formazione, la vera linea frontiera che devono attraversare i pizzaioli per poter diventare campioni mondiali con uno sguardo all’affinamento delle proprie capacità e uno al mercato.

Lo dimostra anche il terzo posto di Gennaro Piccolo che con 2100 punti ha conquistato il terzo posto della STG e la Coppa Rossopomodoro riservata ai pizzaioli della factory partenopea. Un risultato che ha testimoniato la validità dell’istituzione dei LAB di Rossopomodoro, diventati fucina di nuovi talenti. Il Rossopomodoro LAB di via Partenope a Napoli diventa il faro di riferimento non solo per il gruppo in forte crescita ma per tutte le pizzerie, grandi e piccole, che hanno aspirazioni titolate. Con 2 campioni mondiali STG (Davide Civitiello e Teresa Iorio), una due volte campionessa (Teresa Iorio per STG e Pizza Fritta) e un terzo posto mondiale (Gennaro Piccolo) ha dimostrato in un solo anno di poter diventare una scuola di nuovo genere.

E il buon successo della categoria Pizza Fritta dice anche che il Campionato Mondiale del Pizzaiuolo è la sede più adatta per raccogliere e indagare le nuove tendenze della pizza napoletana.

Non ci sarebbe da stupire se nelle prossime edizioni verranno categorizzate le specialità Impasti Alternativi e Alte Alveolature. La maniera corretta per imbrigliare i movimenti in atto nella pizza napoletana e offrire nuove visioni a un prodotto che ha ben salde le radici nella tradizione, ma è in grado di guardare al futuro.

Lo dimostra anche l’affermazione nella Gluten Free di uno dei rappresentanti della pizza canotto, quel Salvatore Lioniello che non pensava che la sua stupefacente pizza senza glutine potesse sbaragliare il campo. Mentre lo chiamavano per salire sul gradino più alto del podio era al lavoro nella sua pizzeria di Orta di Atella con l’immancabile paglietta calcata sulla testa a fare anche qualche foto per testimoniare sui social che la pizza ad Alta Alveolatura già dice la sua attirando folle di estimatori.

Ma bando alle ciance ed ecco la galleria dei nuovi campioni del mondo in ordine di chiama delle categorie.

Categoria Acrobatica

Simone Fortunato (Pizza Veloce)

Eros Segato (Pizza più larga)

Francesco Canò (Free Style)

Juniores

  1. Aniello Sorrentino (1950 punti)
  2. Ciro Piccolo (1720 punti)
  3. Antonio Fiore (1740 punti)

Senza Glutine

  1. Salvatore Lioniello (2125 punti)
  2. Giuseppe Langella (2060 punti)
  3. Marco Quintili (2055 punti)

Teglia

  1. Vincenzo Gagliardi (2120 punti)
  2. Francesco Catapano (1820 punti)
  3. Claudio Bono (1780 punti)

Pizza Fritta

  1. Teresa Iorio (2070 punti)
  2. Isabella De Cham (2045  punti)
  3. Pasquale Gueli (1990 punti)

Metro Pala

  1. Francesco De Ceglia (2205 punti)
  2. Claudio Misurata (2110 punti)
  3. Vincenzo Oliva (1990 punti)

Stagione

  1. Angelo Ranieri (2280 punti)
  2. Seob Kim (2125 punti)
  3. Attilio Albachiara (2110 punti)

Classica

  1. Ivan De Leva (2340 punti)
  2. Antonio Mezzero (2180 punti)
  3. Giancarlo Schiano (2150 punti)

Coppa Rossopomodoro

  1. Gennaro Piccolo (2100 punti)
  2. Ferdinando Percoco (2030 punti)
  3. Giuseppe Salvatore (2000 punti)

Pizza STG

  1. Michele Leo (2285 punti)
  2. Franco D’Elia (2120 punti)
  3. Gennaro Piccolo (2100 punti)

E, infine, il riconoscimento agli ambasciatori della Pizza Napoletana in Estremo Oriente

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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