Cilento. Al Sentiero, ristorante dal meraviglioso rapporto qualità prezzo
Vai Al Sentiero a Galdo di Pollica soprattutto per le olive ammaccate. Che ora sono presidio Slow Food e richiestissime. Quindi finiscono sempre troppo presto. E ad agosto non riesce ad arrivare nemmeno un barattolo.
Ma la tavola di Gabriella Mazziotti e della sua famiglia è per me quella del cuore qui nel Cilento più conosciuto (e più lontano dalla costa) grazie agli echi degli sforzi di promozione sostenuti dal sindaco Angelo Vassallo di cui a giorni si ricorderanno i 5 anni dall’uccisione.
Sono prodotti semplici e straordinari che hanno fatto innamorare anche Carlo Petrini. Arrivano dalla terra che la famiglia coltiva (siamo in un agriturismo) e che negli anni sono diventati ingredienti di piatti che conservano la loro fantastica rusticità, ma si sono fatti via via più “leggeri”.
Merito innanzitutto delle porzioni che, pur restando abbondantissime, sono un po’ meno ciclopiche (e vi metto un paio di foto di repertorio delle olive per apprezzarle). Ma anche del continuo affinamento in cucina.
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Che si riflette anche in sala che oltre alla consueta gentilezza e cordialità ha conosciuto un miglioramento della gestione. Guardando sempre con un occhio al futuro con Ilaria, la figlia, che sta studiando inglese e tedesco mentre Alfredo fa di conto sotto la supervisione del papà, Sandro Di Gregorio.
Ora con un saggio dimezzamento della comanda degli antipasti (se siete 4 ne prendete 2) potreste rischiare di arrivare non satolli al secondo piatto.
L’avvio è sempre di quelli che vorresti al desco di tutti i giorni, in pausa pranzo, in un panino, una schiscetta o quello che vi pare una volta che sarete in città.
Il formaggio delle capre allevate con una cura maniacale è servito con noci. Il capocollo va giù come nemmeno le caramelle. Le zucchine alla scapece hanno un equilibrio perfetto, zucca e melanzane costituiranno un tragico punto di riferimento per tutte le conserve che avete assaggiato fino a quel momento. La frittata di cipolle commuove.
E poi ci sono loro, le montanare fritte e cosparse di pomodoro e, a vostra scelta, parmigiano o caprino, che da sole valgono un pasto per soddisfazione (e c’è chi non si trattiene dal bis).
E si va al primo piatto. Fusilli con fiori di zucca che finalmente quest’anno Gabriella ha piantato in maniera più sostanziosa in modo da non esaurirli tutti nelle frittelle o con la ricotta. Buonissimi e delicati (tanto per sottolineare il nuovo imprinting contemporaneo).
La raffica dei primi è un concentrato di classici. Istant classic come i fantastici e irrinunciabili cavatielli con gamberi e asparagi selvatici giudiziosamente messi nel congelatore.
O i tradizionali cavatielli alla cilentana con sugo un po’ piccante.
O i fusilli, ancora loro, con il cinghiale che da queste parti rischi di investire con l’auto ogni paio di curve.
Soddisfatti? Noi sì.
Anzi, lo spazio per una opulenta parmigiana di melanzane e per i dischi alla cilentana c’è sempre.
Più difficile arrivare al cinghiale, al capretto o al pollo supremo nel suo essere ruspante 100%.
Si chiude, ma per davvero, con un paio di dolci. Con i tradizionali cannoli con crema e cioccolato, piuttosto che con un altro istant, la torta Al Sentiero, per gli affezionati sempre e indelebilmente Sperimentale. O con una soffice caprese.
C’è il contorno dei liquori fatti in casa. E la certezza di uno strepitoso rapporto qualità – prezzo che vuol dire antipasto della casa a 12 €, primi piatti tra 7 e 9 €, secondi al massimo 10 €, parmigiana a 4 €.
Un conto che appanna il ricordo dell’ultimo barattolo di olive ammaccate ormai finito in quel della primavera.
Speriamo che la stagione 2015 sia più clemente con olio e olive.
Non vorrei che queste olive diventassero un miraggio o un ricordo da appendere al muro come certe fotografie antiche di un tempo che non c’è più neanche in Cilento.
Agriturismo Al Sentiero. Galdo Cilento (Salerno). Tel. +39 0974.901617