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Pizzerie
3 Gennaio 2019 Aggiornato il 24 Gennaio 2019 alle ore 10:27

Porto. Com’è la pizza del Campione del Mondo Antonio Mezzero

Visitare la città lusitana dovrebbe implicare la francesinha come pasto naturale, ma forse la sua pesantezza fa sembrare meno balzana l’idea di affidarsi
Porto. Com’è la pizza del Campione del Mondo Antonio Mezzero

Visitare la città lusitana dovrebbe implicare la francesinha come pasto naturale, ma forse la sua pesantezza fa sembrare meno balzana l’idea di affidarsi a cucine non locali e andare a Porto per mangiare la pizza diventa quasi consigliato.

L’egemonia pop del piatto che gli garantisce una trazione mondiale quasi eclissa le tipicità locali oppure, nel caso di Antonio Mezzero, Campione del Mondo Pizza STG, le abbraccia fornendo uno spunto di fusione con il vino locale.

Tuttavia è bene non dimenticare le proprie origini e cavallo di battaglia del locale è la Napoletana STG con un impasto tradizionale a 12 ore di lievitazione e un cornicione pronunciato che non sfocia nella nuova interpretazione “a canotto”.

L’intento della recensione è quindi quello di valutare la più tradizionale delle pizze, la margherita, in due declinazioni, con mozzarella di Bufala (16 €) e con Fiordilatte di Napoli (10 €) per verificare la veracità della preparazione a chilometri di distanza dalla sua patria.

E trovare giustificazione in una differenza di prezzo di ben 6 €.

Il locale non accetta prenotazioni e il servizio rapido garantisce una rotazione dei tavoli frequente in pieno stile partenopeo.

La pizza ordinata, margherita STG con bufala, arriva dopo pochi minuti al tavolo.

La cottura viene eseguita in forno a legna e il risultato è un disco ben cotto seppur con qualche bruciatura sul cornicione e sul fondo, nulla di preoccupante ma sicuramente migliorabile.

Compensa la bontà dell’impasto, senza picchi di sapidità, scioglievole ma abbastanza elastico da supportare il condimento senza colpo ferire.

Del resto non mi aspettavo certo di peggio da chi si fregia del premio di Campione Mondiale del Pizzaiuolo nell’anno in corso.

La bufala però inonda il piatto rendendo a tratti difficoltosa la consumazione e qui il confronto con la seconda pizza si accende.

La margherita con Fiordilatte non soffre dello stesso difetto e permette di apprezzare maggiormente la qualità dell’impasto.

Esportare un prodotto oltre confini richiede un’attenzione particolare nell’esecuzione e nella scelta degli ingredienti, proporre un prodotto a chi ne ignora la tradizione e le regole implicite si rivela un’arma a doppio taglio: il cliente non ha infatti strumenti di paragone e potrebbe catalogare (erroneamente) il prodotto come scadente.

https://www.scattidigusto.it/2018/06/07/campione-mondiale-pizza-2018/

Antonio fortunatamente lo ha capito e la scelta degli ingredienti è di eccellenza. Lo staff ci tiene a farmi sapere che il fiordilatte proviene da Napoli e non faccio fatica a crederci: il sapore è familiare e la scelta di importare il latticino pur avendo la possibilità di approvvigionarsi localmente è lodevole.

Il risultato è una pizza migliore con un più ponderato utilizzo del sale e se consideriamo poi il minor costo della seconda, senza ulteriori giri di parole, il confronto va a favore della versione con fiordilatte di Napoli.

Il locale è un punto di ritrovo per tutti i nostalgici dei sapori italiani o per chi li vuole scoprire. Senza dubbio è consigliato a chi risiede a Porto per svago o per lavoro.

Pizzeria Antonio Mezzero. 390/400, Av. Menéres, 4450-191. Matosinhos, Porto, Portogallo. Tel. +351 22 938 2806

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