Purity, la vodka distillata 34 volte regala la massima purezza
Da una delle terre più a nord d’Europa (e con una cura tutta scandinava), viene offerta al nostro gusto una vodka veramente singolare. Prodotta dal Master Blender Thomas Kuuttanen (che ha investito molto del suo tempo in questo progetto), Purity è il risultato della distillazione di frumento invernale (*) e orzo biologici uniti alla purezza dell’acqua di un pozzo artesiano nel castello del XIII secolo di Ellinge (Svezia meridionale).
La vodka viene distillata ben 34 volte prima dell’imbottigliamento, il che significa che, al termine del processo, resta soltanto il 10% del prodotto iniziale sottoposto alla distillazione (discontinua).
Cosa accade allora quando la si versa nel calice e si passa all’esame olfattivo e gustativo? La prima sensazione è che l’alcool sia scomparso, o comunque ben nascosto da qualche parte come un fiume carsico: purezza infinita e trasparenza assoluta, infatti, simili a quella dell’acqua di sorgente che, per questo motivo, rendono inutile l’esame visivo.
In realtà, i 40° di Purity riappariranno ma con calma e senza prepotenza dopo qualche minuto. E dunque, al naso: fiori bianchi, resina, finocchietto selvatico e anice, insieme in un bouquet decisamente delicato.
In bocca, note fresche di liquirizia e mentolo accompagnano sul palato un velo cremoso di burro e pasta frolla. Finale lungo e ovattato. 3 scatti e ½ e bottiglia.
Bonus, inoltre, per il design della bottiglia e del tappo (sughero e metallo con impressa l’effigie del castello) che ricorda un po’ quello del Gin Tanqueray TEN (ispirazione da architettura razionalista per entrambe?).
Infine: ogni bottiglia da 70 cl. Contiene distillato non filtrato ed è numerata.
Noi abbiamo assaggiato la n. 7288.
(*) frumento invernale : seminato e coltivato in autunno nell’emisfero settentrionale, viene raccolto prima delle gelate invernali ed è dormiente in primavera ed estate.
[Carlo Bertilaccio. Immagini: lussomagazine, luxeinacity, refinedguy]