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9 Febbraio 2021 Aggiornato il 9 Febbraio 2021 alle ore 11:04

Regali San Valentino. Voucher per gustare Montepulciano fino a dicembre

Voucher aperti per ripartire ancor prima di partire. I soggiorni Montepulciano Amore mio da donare a San Valentino, da godere fino a dicembre.
Regali San Valentino. Voucher per gustare Montepulciano fino a dicembre

Viaggiare a San Valentino tra regioni finanche in zona gialla è impossibile come raggiungere Montepulciano da un’altra regione che non sia la Toscana. Fino al 15 febbraio, infatti, è possibile circolare liberamente solo all’interno della propria regione. E no, la fuga d’amore non è contemplata tra le deroghe dell’ultimo Dpcm.

E se è vero che in amore bisogna saper differire il piacere, ecco un’idea tutta toscana per fare gli splendidi a San Valentino. Da godere in concreto e in presenza una volta che le zone saranno non più rosse arancioni o gialle, ma calme. E di rosso ci saranno il vino, la ciccia ben cucinata e qualche salsa a modino. Scusate i toscanismi.

L’iniziativa che vi raccomando si chiama Montepulciano Amore Mio. Si tratta di voucher aperti per tre diverse formule di soggiorno romantico e – inevitabilmente – enogastronomico. Da acquistare anche subito e riscattabili entro il 15 dicembre 2021 (esclusi ponti e festività). Il tempo limite per goderne è il 21 dicembre.

A idearli e condurli è Val di Chiana Living, operatore locale impegnato a far ripartire la zona prima ancora che sia possibile partire. Puntando sulle sinergie più vicine e sul capitale foodcultural di quest’area geografica.

vite vecchia Montepulciano

E con un budget che a conti fatti è ragionevole anche per un San Valentino privato e prenotato, sicuramente più intimo di quello da calendario.

Bell’idea. Non sarà un caso se ho ancora una memoria vivida dell’ultima estate toscana in quella stessa zona, e di piatti come la pappa al pomodoro e di prodotti irreperibili altrove come l’aglione, calati nella bellezza di quel paesaggio. E di vini che cantano nel calice.

I tre soggiorni da regalare

Montepulciano vigneti

Tre giorni e due notti, pasti compresi, nella perla del ‘500, tra lo stesso borgo rinascimentale di Montepulciano e gli immediati dintorni monumentali e vitivinicoli. Accompagnati lungo le tappe e le pappe, che siano degustazioni guidate o la cena. Il suo nome è “Una vacanza da sogno nella perla del ‘500” e il prezzo è 349 € a persona

panorama fuori Montepulciano

Un week-end gourmet in Toscana, così si chiama il soggiorno di due giorni e una notte. Si svolge con gourmet tour in town il giorno 1, sconfinamento fuori le mura verso l’iconico tempio di San Biagio il giorno 2. Prezzo 149 € a persona

Alla scoperta della città del Vino Nobile, un giorno e mezzo e una notte visitando il borgo e due delle cantine del centro storico, scavate nel tufo, degustando il Nobile e il Rosso locale. Prezzo che attira i cuori innamorati, 115 € a persona

Avrete tempo, avrete fame? Da queste parti anche in un tour accompagnato difficilmente si mangia male. Tale è l’orgoglio per i prodotti locali. Ma, già che sarete lì, ricordatevi che qualche buona entratura non dispiace mai e che qualche breve memo può esservi utili quando siete davanti al tagliere. O al bicchiere. Infatti…

Montepulciano e dintorni a San Valentino

Dalle pagine di Scatti di Gusto, ecco qualche appunto accorato sotto forma di link utili per non farvi sprecare l’occasione di una visita nel senese. Considerateli una specie di lista della spesa prendendo in esame le tipicità.

Il Nobile di Montepulciano: i caratteri per riconoscerlo e, per ispirazioni e confronti, un Nobile molto premiato.

Vin Santo e cantucci, quasi un’endiadi.

Gli imprescindibili salumi di cinta senese, vanto di ogni macelleria e gastronomia. Fateveli raccontare, assaggiateli e quand’è l’ora, fatevi anche fare un panino sul momento, che è un rito godurioso non sempre replicabile altrove. Poi, con quelli che comprerete da portare a casa, vi fate questi cappelletti commoventi. Qui la ricetta.

Il Pecorino di Pienza. Punto. Le bistecche di chianina, gigantesche come la bestia da cui provengono.

pici alle briciole

I pici – belli, veri, irregolari, fatti a mano, scivolosi di sugo – che sono da mangiare assolutamente in loco con tutti i condimenti che il menu vi insinuerà e che se li comprate da portar via vanno un po’ governati in cottura perché non restino crudi o perché, al contrario, non cuociano troppo. Ci vuole rispetto per una preparazione entrata a pieno titolo nell’Inventario Nazionale del Patrimonio Agroalimentare Italiano.

L’olio extra vergine di oliva, sapido, quasi prepotente, che da queste parti quando è buono è l’olio bòno. E che se andate a Montepulciano a fine autunno è già anche l’olio nòvo. Fateci caso.

Informazioni e prenotazioni sul sito di Montepulciano Living.

[Immagini: Uff. Stampa Mailander; Val di Chiana Living]

Daniela Ferrando
Milanese, trent’anni di copywriting e comunicazione aziendale. Le piace che il cibo abbia le parole che merita: è cultura. Parlando molto e mangiando poco, non si applica nel suo caso il “parla come mangi”.
scatti di gusto
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