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Ristoranti
7 Maggio 2012 Aggiornato il 11 Maggio 2012 alle ore 08:11

Restaurant Man. Vieni a vedere Joe Bastianich che accusa: mazzette e mafia al ristorante

Mazzette, cattiverie sulla concorrenza e pure i mafiosi al tavolo. Impallidisce, al cospetto di cotanta perfidia a stelle e a strisce, il conto, checché
Restaurant Man. Vieni a vedere Joe Bastianich che accusa: mazzette e mafia al ristorante

Mazzette, cattiverie sulla concorrenza e pure i mafiosi al tavolo. Impallidisce, al cospetto di cotanta perfidia a stelle e a strisce, il conto, checché salato, di Luigi Lusi per il pranzo di nozze all’Open Colonna, trasferito di peso dalla Margherita a quello del ristorante di Antonello Colonna.

E’ appena uscito Restaurant Man di Joe Bastianich, il libro che toglie il velo ai segreti della ristorazione newyorkese. Affresco un tantino torbido del mondo dei ristoranti top della Grande Mela, scritto dal patron-chef più competitivo del mondo, saldo nella top ten di Forbes dei cuochi più ricchi del pianeta, reduce da una causa milionaria che lo ha costretto a restituire 5 milioni di dollari ai suoi dipendenti sulle cui mance avrebbe a lungo fatto la cresta. Gli italiani lo hanno visto all’opera a Masterchef dove la sua simpatia ha bucato il video…

Dal suo libro apprendiamo che:

1. Oliando il maître con 50/100 dollari (ma anche 20) si evita la fila al ristorante e si guadagna subito un posto in sala. Sapevamo che la mancia al cameriere fosse un’istituzione in America ma pensavamo che la fila lo fosse altrettanto!

2. Dopo l’allungo, l’indomani arriva al maître il biglietto di ringraziamento per il trattamento di favore, accompagnato il più delle volte da qualche regalia. Con bigliettoni verdi di provenienza privata, certo, e non con soldi pubblici. Ma la scorciatoia è tanto meno odiosa del pagarsi le nozze con i soldi dei cittadini?

3. Joe Bastianich, le mani in pasta, insieme alla super-mamma Lidia e a Mario Batali, in 18 business dell’agroalimentare e della ristorazione (tra cui Eataly), odia sonoramente il leggendario, ottantenne Sirio Maccioni, gran patron de Le Cirque e di tante altre mangiatoie di grido, archetipo del ristoratore italiano di successo all’estero, ormai condannato all’oblio, secondo Bastianich e con “una clientela che se non è già morta, sta lì lì”. Un caso da manuale di rifiuto delle radici? 

4. Alla critica gastronomica si inviano missive “pressanti” per orientarne il giudizio. Tra i giornali più bersagliati il New York Times che alla fine avrebbe ceduto su Il Babbo, concedendo le 4 stelle come richiesto da un perentorio Bastianich. E inoltre, corollario mainstream, i critici sono dei grandi scrocconi che scambiano pasti contro recensioni. Film già visto.

5. Il settore della ristorazione americana non conosce regole né piani imprenditoriali ma è pieno di “teste di c….” che non capiscono un tubo di impresa del cibo. Ma l’impresa Usa non era il regno dei business plan?

6. I clienti del giro della moda sono i peggiori. Tutto il contrario dei tesorieri da noi, notoriamente ottimi pagatori!

7. Clinton sta perennemente a dieta ma quando si siede a tavola dimentica di esserlo. Il solito incontinente…

8. Dulcis in fundo, Il Posto (uno dei locali di Bastianich) è il ristorante preferito dai mafiosi. Che distribuiscono 100 dollari a guardarobieri, maître, bartender e pianisti come fosse mandar giù un bicchier d’acqua. Inutile dire che il pianista, alla fine, gli suona quel motivetto melodico che intenerisce il cuore…

[Fonte: nypost.com, 3.lastampa.it. repubblica.it, corriere.it Foto: repubblica.it, hungryhedonist.blogspot.com, poptower.com, vanityfai]

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