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27 Aprile 2020 Aggiornato il 27 Aprile 2020 alle ore 13:07

Risorgiamo Italia. Le 16 richieste dei ristoratori che il 28 aprile protestano

Martedì 28 aprile ristoratori e imprenditori dei locali di divertimento riaccendono le insegne per chiedere interventi immediati al Governo
Risorgiamo Italia. Le 16 richieste dei ristoratori che il 28 aprile protestano

Martedì 28 aprile alle ore 21 le luci delle insegne delle attività di chi ha aderito al manifesto di protesta del Movimento Imprese Ospitalità (M.I.0) si accenderanno simbolicamente per l’ultima sera.

La mattina di mercoledì 29 aprile gli imprenditori andranno davanti ai loro comuni a consegnare le chiavi dei propri locali. Sebbene loro vogliano fortemente aprire e tornare al proprio lavoro, oggi non ci sono i presupposti economici per poterlo fare: “In sintesi ci stanno chiedendo di aprire con gli stessi costi, se non più di prima della emergenza epidemiologica, con una previsione di incassi nella migliore delle ipotesi pari al 30% sull’anno precedente” affermano.

16 richieste per protestare contro il lockdown

Paolo Bianchini

La risposta più forte arriva dal M.I.O. cui partecipano imprenditori del mondo HO.RE.CA e dei Locali di Pubblico Spettacolo con 16 richieste che fanno proprie anche le nere previsioni della Fipe che stima come possibile la chiusura di oltre 50 mila esercizi commerciali tra bar, ristoranti, pizzerie e locali di intrattenimento .

1. Prestito garantito

Garanzia dello Stato e delle Federazioni del settore al 100% sugli affidamenti per il
settore della ristorazione.
Estensione al 100% della garanzia pubblica sugli affidamenti e finanziamenti alle
PMI attraverso i fondi di garanzia e i confidi ovvero tramite una garanzia regionale.
Ciò al fine di proteggere gli istituti di credito e non fermare l’erogazione verso le
imprese di nuovo credito per sostenere la liquidità.

2. Annullamento e/o riduzione delle imposte

Annullamento del versamento di tutte le imposte dovute nel 2020 e 2021 (sia
acconti che saldi) per tutte le imprese e persone fisiche che subiranno una perdita nel
bilancio aziendale o del reddito personale pari o superiore al 30%.
Ciò al fine di non sottrarre preziosa liquidità alle aziende e agli individui stimolando
consumi e investimenti.

3. Pagamenti della Pubblica Amministrazione

Liquidazione immediata, con possibilità di utilizzo oltre gli attuali parametri, dei crediti
tributari (IVA, imposte, accise) sia a livello nazionale che locale, così come di tutti i crediti
che le imprese vantano con la Pubblica Amministrazione che ammontano ad oltre 45
miliardi di euro.

4. Sospensione della segnalzone in centrale rischi e nei s.i.c. delle pmi

La segnalazione in Centrale Rischi ovvero nelle S.I.C. rappresenta, per le aziende, un
sostanziale sbarramento alle linee di credito e finanziamento; senza questi ultimi due
strumenti moltissimi operatori non potranno uscire dalla presente situazione e saranno
costretti a chiudere.
Sospendere la segnalazione permette di arginare la crisi e l’impatto sul rating.

5. Sospensione DURC

Nelle more di una definizione certa degli ambiti e dei termini di differimento o sconto delle
imposte e dei contributi, andrebbe avviato un periodo di almeno 6-12 mesi di sospensione
degli aggiornamenti DURC per permettere ad aziende con difficoltà di liquidità, e quindi
con impossibilità di effettuare versamenti, di non perdere commesse, pagamenti da parte
della P.A. e rapporti con imprese private che pongono come condizione la regolarità del
DURC.

6. Abolizione degli isa

Abolizione degli isa concernenti le dichiarazioni dei redditi degli anni 2020-2021.

7. Rottamazione

Rottamazione al 30% degli importi relativi alle notifiche e/o avvisi dell’agenzia di riscossione

8. Contributo a fondo perduto

Contributo a fondo perduto proporzionale alle perdite di fatturato dei mesi di chiusura obbligatoria derivanti dalle misure di contenimento.

9. Credito di imposta

Intervento che preveda un credito di imposta del 60% per i proprietari immobiliari delle sedi e/o delle aziende degli imprenditori a fronte della rinuncia al canone di locazione dei mesi di chiusura obbligatoria derivanti dalle misure di contenimento e di un ribasso del 35% della locazione per i prossimi 24 mesi.

10. Iper ammortamento semplificato

Semplificazione dell’iper-ammortamento per gli investimenti materiali e immateriali con
eventuali procedure di verifica semplificata.

11. Nuovi bandi

Nuovi Bandi Europei e Regionali di futura pubblicazione intervenendo, eccezionalmente,
come segue:

  • sospensione del regime dei minimis fino al 31 dicembre 2021;
  • assicurare la rendicontazione dei costi di gestione (anche di personale e di servizi di
    outsourcing) e l’erogazione dei contributi anche a imprese con DURC non in regola fino al
    21 dicembre 2021;
  • rendicontazione dei bandi già finanziati e approvati dopo la ricezione del contributo da
    parte dell’Ente erogatore, al fine di conferire immediata liquidità alle aziende.

12. Eliminazione del decreto Visco – Bersani

Eliminare il decreto affinché si possa ritornare al contingentamento delle licenze.

13. Revisione delle tariffe dei tributi locali

14. Revisione delle accise sul costo dell’energia

15. Contratto di lavoro

Decontribuzione del costo del lavoro al fine di mantenere inalterata l’attuale occupazione.
Questa misura avrebbe il merito di comportare un vantaggio sociale, un vantaggio allo
stato (attraverso il risparmio degli enormi costi che avrebbe per sussidi di disoccupazione
e/o per Reddito di Cittadinanza) ed un impulso ai consumi.
Con contestuale reintroduzione, per il settore del pubblico esercizio e del pubblico
spettacolo, dei Voucher per dare flessibilità all’organizzazione del lavoro.

16. Detassazione e decontribuzione della 13a e 14a mensilità

Annullamento dei contributi della bilateralità affinché gli stessi possano aiutare le aziende
e i lavoratori in maniera diretta.

https://www.scattidigusto.it/2020/04/26/fase-2-ristoranti-pizzerie-bar-chiusi-fino-al-1-giugno/
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