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28 Marzo 2025 Aggiornato il 28 Marzo 2025 alle ore 08:02

La Bettola del Gusto dove mangiare e bere bene a Pompei

La Bettola del Gusto dei fratelli Fortunato propone piatti ottimi e di semplice lettura con occhio attento al territorio. Prezzo medio, 50 €
La Bettola del Gusto dove mangiare e bere bene a Pompei

Pompei è grande meta di turismo ed i forti flussi generano aperture sempre più variegate. In un marasma di locali che propongono una cucina molto standardizzata, si differenzia La Bettola del Gusto.

È il ristorante dei fratelli Fortunato, originari di Gragnano, che apre nel 2010 e pian piano diviene un indirizzo di riferimento. Da ormai 15 anni, Vincenzo ed Alberto Fortunato portano avanti il proprio concetto di valorizzazione del territorio e rendono omaggio alle chicche dell’enogastonomia della terra che abitano.

Territorio e ancora territorio

L’attenzione ai prodotti si manifesta nella scelta di Presìdi Slow Food ma anche nel rendere protagonisti quei prodotti che storicamente sono legati a Pompei come il carciofo o il cipollotto. Alla Bettola del Gusto fanno anche con un proprio orto, a un paio di chilometri dal ristorante, dal quale provengono più del 50% delle verdure e degli ortaggi impiegati.

Qui tra gli ingredienti troviamo il tempo: non solo quello dedicato da Alberto, lo chef, ma anche quello dedicato ai tavoli da Vincenzo che fa da padrone di casa impeccabile e preparato. La sua innata predisposizione all’accoglienza lo porta a gestire le tempistiche a tavola senza corse, senza fretta ma con il rispetto per tutte le portate che giungono dalla cucina. Il commensale si sente catapultato in una osteria contemporanea che conosce il senso di un pasto come momento dedicato. E al contempo si sente coccolato felice di aver investito il suo tempo.

Buon bere e buon mangiare alla Bettola del Gusto

i fratelli Onorato del ristorante La Bettola del Gusto a Pompei

I Fortunato sono gemelli, classe ‘85, e hanno intrapreso il loro percorso con La Bettola del Gusto appena venticinquenni. Eppure, sono riusciti a portare nel loro ristorante non solo il buon mangiare ma anche il buon bere. La cantina conta più di 800 referenze e si beve anche no alcool. Proprio perché attenti, giovani e attivi si destreggiano con tante novità e tra esse c’è il sempre più richiesto Zebra Striping. Si tratta di una tendenza arrivata dall’Inghilterra secondo cui vanno alternate bevande alcoliche e non alcoliche nella stessa serata. Non stiamo parlando di acqua, ma di tutta una serie di bevande da abbinare con i piatti proposti, pur sempre a favore del gusto. Un esempio? I succhi d’uva di Cantina Kurtatsch ed il Copenhagen Sparkling a base di Hibiscus e Tea Oolong.

La Bettola del Gusto è a soli 2 km dall’uscita Pompei Ovest sulla A3 e si ha gran facilità di parcheggio perché si trova proprio di pronte al FFSS Park. È accanto alla stazione di Pompei Centrale da cui prende il nome il secondo locale dei fratelli Fortunato, Pompei Centrale appunto, che è burgeria e pizzeria collocata proprio all’interno del parcheggio. Il ristorante lo trovate ad angolo tra Via Sacra – famosa per il pellegrinaggio a piedi – e Vicolo Don Abbondio che si apre sulla piazza della Chiesa della Madonna di Pompei.

Insomma, se trovare il ristorante è semplicissimo, accomodarsi lo è un po’ meno se sprovvisti di prenotazione. La Bettola del Gusto ha infatti un gran riscontro di clientela sia a pranzo che a cena proprio per merito dei fratelli Fortunato che hanno saputo portare i racconti pompeiani nella loro offerta ma con zero storytelling infruttuoso.

Lo storytelling lo fa il piatto

Il racconto dei piatti è minimal, con la giusta attenzioni ai dettagli essenziali per poi scatenare nel cliente stesso la curiosità e magari la domanda. Il personale di sala, seguendo la linea garbatamente dettata da Vincenzo Fortunato non è mai invadente, mai si perde in inutili chiacchiere che distolgono dal focus dello chef Alberto: il gusto deve essere al centro di tutto.

Non c’è storia che tenga. Per lo chef tutto quanto un piatto deve raccontare, può farlo autonomamente semplicemente con la collaborazione del palato. Ci troviamo dinanzi a piatti belli e curati ma che tendono a utilizzare sempre la semplicità come chiave di lettura. Per cui, ingredienti campani e non solo – soprattutto ingredienti affini alla nostra formazione che vengono messi in condizione di incontrarsi tra loro nel piatto. Senza però mai creare mix destrutturanti o che rischino di togliere spazio ad uno dei protagonisti. Colori eleganti e impiattamenti lineari cercano di fare leva sul messaggio. E tutto confluisce in un “grazie per il vostro tempo”.

Cosa abbiamo mangiato alla Bettola del Gusto

Apriamo il menu e scegliamo il degustazione al buio Il buon ricordo con 5 portate. Con una bottiglia di vino e non il pairing per evitare sconfinamenti a rischio sanzioni del codice della strada.

Con il menu degustazione “il buon ricordo” di 5 portate si dà carta bianca allo chef. E tutto quello che giunge al tavolo è totalmente fuori menu perché a La Bettola del Gusto c’è anche una selezione di piatti del giorno che sono le cartucce ben custodite di Alberto. Vincenzo inizia a spoilerarci che la faranno da padroni i carciofi ma poi ci dà appuntamento di portata in portata fino a giungere a destinazione. E dunque qui a La Bettola del Gusto non si smette di tirar fuori assi dalla manica.

il baccalà fritto del ristorante La Bettola del Gusto a Pompei

Iniziamo con una gradevolissima entrée: baccalà fritto con crema di zucca e scarole saltate alla napoletana. Notevole la frittura e succulento il baccalà che ha conservato tutta la sua morbidezza. Abbinamento classico quello delle scarole ma con la dolcezza della zucca tutto si ravviva. E non solo cromaticamente.

Il nostro antipasto è frutto di un esperimento dello chef. Alberto, infatti, non si ferma mai e il suo occhio critico ci dice che è perennemente in cerca della quadra perfetta che può arrivare solo percorrendo più strade. Ci serve come antipasto un carciofo in tempura con tartare di gambero rosso di Mazara del Vallo. Ci racconta che questo piatto è cambiato molte volte nelle cotture e per quanto sia goloso con questa fine tempura che protegge il carciofo da qualsiasi contaminazione di gusto, restiamo affascinati dal ricordo di un carciofo grigliato che valorizza la tartare con il suo sentore affumicato.

Un primo piatto indimenticabile

le linguine con carciofi e ricci di mare del ristorante La Bettola del Gusto a Pompei

Il primo piatto della Bettola del Gusto è spaziale: linguine con carciofo, ricci di mare e cacioricotta del Cilento. Una cottura ed una cremosità encomiabili. Il carciofo si sposa benissimo con il riccio e anzi lo smussa nella sua forza. Una forza che però non accenna a calare nel profumo, ravvivato dalla cacioricotta messa on the top e che nell’ultima mantecata del cliente riesce anche a spingere in sapidità. Ma senza eccessi. Questo piatto da solo sarebbe costato 24 €.

il tonno del ristorante La Bettola del Gusto a Pompei

Il secondo è una pennellata di colore in cui ogni singolo ingrediente e preparazione riesce a prendersi la propria luce, il proprio spazio ed il proprio tempo. Si tratta di tonno scottato con zucca e cipollotto bianco di Pompei. Che goduria! Non solo per il tonno giustamente scottato e teneramente rosato quanto per il cipollotto che è una bomba. Leggermente grigliato sprigiona un odore carezzevole che invoglia subito la forchettata. E via il primo boccone. Il tonno invece va diretto a intingersi nella salsa di soia accanto. La zucca ne smorza le sapidità. Al contempo il cipollotto con il suo bianco illumina e ricolora. Un piatto caldo e fresco. Addirittura sarebbe interessante vederlo diventare vegetariano: una insalata fredda e calda da unire, condire, mescolare e gustare. Questo piatto in carta costa 16 €.

Dolce e finale a sorpresa

Per chiudere la degustazione arriva un particolare dessert che è ancora una volta un fuori menù. Si tratta del migliaccio arricchito di amarene (7 euro) e caramellizzato al tavolo. Soffice e croccante, dolce e mai stucchevole grazie all’acidità delle amarene. Bel tuffo nel passato contaminato dal pensiero intelligente.

Il migliaccio però era una finta fine perché i ragazzi della Bettola del Gusto ci sorprendono ancora una volta. Arrivano delle zeppoline con un topping al cioccolato. Golosissime! Sorpresa nella sorpresa: questo dolce che sembra croccantre e ruvido, al palato si trasforma in morbido e scioglievole.

In abbinamento ci arriva il famoso amaro all’alloro che i fratelli Fortunato producono in Alkimie Botanike. Un verde intenso preannunciato dal profumo inebriate e per nulla squilibrato né in zuccheri né in alcool. Merito soprattutto della creatività di Vincenzo, questo progetto propone una serie di bevande alcoliche tra cui anche Amarò – il cui nome richiama l’espressione dialettale per appellare la Madonna. Vincenzo è vulcanico: idee che si concretizzano e mentalità imprenditoriale. Che però forse non sarebbe completa senza l’associazione con il suo gemello Alberto – più posato, più taciturno, più riflessivo ma non meno coraggioso.

Quanto costa La Bettola del Gusto

menu e prezzi del ristorante La Bettola del Gusto a Pompei

In carta sono disponibili due menu degustazione.

La tradizione, un percorso di 4 portate a 45 € (selezione di salumi e formaggi e delizia dello chef; pasta, patate, porcini e provola; entrecôte con contorni di stagione; dessert) a cui è possibile aggiungere un percorso di 3 vini campani a 60 €.

Il buon ricordo, 5 portate a 60 € con la possibilità di abbinare 4 vini a 80 €.

I piatti alla carta della Bettola del Gusto

crudi di mare del ristorante La Bettola del Gusto a Pompei

Subito dopo le possibilità di degustazione, il menù si apre ad una selezione di pre dinner cocktail (8-14 €) che vanno dai più classici negroni o aperol spritz (8 €) al gin&tonic (10 €) fino all’identitario Pompei cocktail (10 €) fa base del liquore di alloro dei fratelli Fortunato.

Si passa poi alla selezione di crudi con plateau (30 €) e gran plateau (60 €) fino alla tartare di tonno (16 €). C’è anche la possibilità di scegliere i vari pezzi singoli come ad esempio scampo o gambero rosso di Mazara del Vallo (6 € pezzo) oppure tartufi di mare (10 € 4 pezzi). Non manca la selezione di ostriche dalle Gillardeau alle Belon alle Gigas.

A seguire leggiamo degli antipasti: sono differenziati tra mare e terra e hanno prezzi tra 10 e 16 €. Spicca il Gran Sautè di Mare con gamberone, calamaro, frutti di mare, pomodorini e crostini di pane a 28 €. Ancora ci sono i taglieri per due persone o di formaggi e miele (18 €) o di salumi (28 €).

I primi piatti della Bettola del Gusto

I primi hanno un costo che oscilla tra i 12 ed i 16 € e sono accomunati dal pizzico di territorialità. Dagli spaghetti di Gragnano Igp con alici fresche e colatura di Cetara, tartufo nero e burro di bufala (15 €) agli gnocchi di patate ripieni di provola con sugo allardiato e cacioricotta del Cilento (12 €). Non mancano opzioni che non fanno rinunciare alle più iconiche delle tradizioni come gli scialatielli di pasta fresca allo scoglio con frutti di mare, crostacei e pomodorino (16 €) o le candele alla genovese classica di manzo (14 €). Allo stesso tempo ci sono piatti ispirati alle tavole campane ma con l’extra guizzo come le chicchette di patate con ragù di polpo, limone e bottarga (14 €).

I secondi e i dolci

I secondi della Bettola del Gusto sono un trionfo di tradizione tra frittura di calamari e gambero (con e senza paranza 20 € o 18 €) ma anche baccalà gratinato o calamaro scottato (entrambi 18 €) oppure grigliata di mare (22 €). A questi si aggiungono le voi del pescato di cui si può scegliere la cottura e che vanno dai 5,50 € all’etto fino agli 8 € all’ettogrammo.

Sui secondi di carne abbiamo maiale cotto a bassa temperatura e stracotto di manzo (entrambi 16 €) ma anche una selezione di carni alla brace. A tutto può essere associato uno o più contorni tra insalata, patate e una selezione di verdure stagionali.

Dessert e frutta (ogni porzione 7 €) sono classiconi: dal babà alla millefoglie, dal tiramisù alla cheesecake, dal cremoso alla nocciola alla tartelletta con crema, dalla barchetta di ananas alla tagliata di frutta fresca.

Se non si sceglie un degustazione, il prezzo medio di un pasto (antipasto, primo e secondo) alla Bettola del Gusto di Pompei è di 50 €.

Perché tornare alla Bettola del Gusto!

Ah non lo avevo detto? Beh io ci tornerei eccome!

Un ristorante come non siamo più abituati a trovarli, dove l’accoglienza è quella di una antica osteria familiare mentre la cucina ha l’attenzione e la materia prima dei locali di alto standard; il tutto senza sforare in prezzi inapprocciabili. Un compromesso tra il sogno di portare una buona cucina e la concretezza di farla arrivare a tutti.

Vincenzo governa una sala in modo garbato ma coinvolgente almeno tanto quanto è delicata ma sferzante la cucina con Alberto al timone. Si completano tra loro e rendono completo il percorso in questo locale.

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