Crocevia a Trieste, ristorante guidato dal Masterchef Davide Tonetti

Crocevia è una “Locanda Carsica Contemporanea” dotata di ristorante che si trova nel quartiere di Santa Croce a Trieste. Un quartiere di circa 1.500 anime a circa venti minuti dal centro città.

Locanda e ristorante aprono sul finire del 2021 grazie all’intraprendenza di Pilar Franco e l’aiuto della famiglia e del suo compagno Marco Tonsi. Pilar aveva deciso di ristrutturare un vecchio rudere di fine Ottocento in questo borgo , un tempo proprietà di una ricca famiglia di contadini.

Ne vengono fuori la Locanda, con otto camere, che portano i nomi di piante aromatiche e si caratterizzano per l’arredamento essenziale. E, appunto, il ristorante aperto anche per chi non soggiorna nelle camere ai piani superiori.

Segni distintivi, il bel giardino aperto in primavera ed estate, l’antico pozzo nella sala ristorante, diventato tavolo conviviale, la piccola cantina sotterranea scavata nella roccia.

Un indirizzo, quello del ristorante Crocevia Locanda Carsica di Trieste, da aggiungere ai locali che abbiamo già segnalato, La Bottiglia Volante e Mimì e Cocotte, per un perfetto weekend gastronomico a Trieste.

Cos’è Crocevia, Locanda Carsica Contemporanea a Trieste

Non c’è una ricetta particolare e segreta. Il ristorante della Locanda Crocevia nasce con idee chiare e semplici: piatti della tradizione nel rispetto della stagionalità. Con una proposta vini rispettosa dei luoghi e delle persone, con tante aziende del Carso, ma anche del Collio Goriziano, Friuli, Istria e Slovenia. 

La cucina fin dagli inizi è caratterizzata dalla presenza del papà di Pilar, Sandro. Sandro Franco ha sempre amato cucinare. E in quella che lui chiama la sua terza vita, è riuscito a realizzare il sogno di farlo di mestiere. Lo racconta Pilar in uno dei primi post sul profilo Instagram di Crocevia.

Per farsi conoscere, il ristorante della Locanda Crocevia di Trieste ha messo a punto diverse iniziative. Da segnalare quella del #beverdi, in cui ogni venerdì veniva raccontato uno dei vini in mescita. Iniziativa che nel tempo spazierà anche tra kombucha, whisky e birre artigianali.

Oggi il ristorante Crocevia segue la linea tracciata all’inizio dell’avventura a partire dal rapporto con i piccoli produttori di frutta e verdura della zona di Trieste. In alcuni casi, i produttori distano anche meno di 200 metri. 

Altri rapporti virtuosi, quello con Pagna, produttore di un ottimo pane e nome ben noto a Trieste, . Oppure con Peter Radovič e i suoi oli e gli ottimi vini. 

Ma anche a metri 0, con il presnitz, il tipico dolce triestino, preparato da papà Sandro secondo la ricetta della nonna. 

Chi è lo chef del ristorante Crocevia a Trieste

Dopo un paio di mesi di saltuaria collaborazione, Davide Tonetti è da oltre un anno lo chef del ristorante di Crocevia Locanda Carsica. Davide è un volto noto agli appassionati di Masterchef in quanto semifinalista dell’edizione 9. 

Ma non pensate che la sua presenza abbia rivoluzionato la linea di cucina, anzi. Tecniche di cottura, impiattamento, sapori e consistenze tenendo sempre presenti materie prime, territorio e stagionalità. Al massimo con un pizzico di fantasia in più.

Lombardo originario di Gallarate (VA), Davide Tonetti, oggi trentacinquenne trasferito per amore a Trieste, ha un passato nella moda con tanti viaggi in Oriente. Oltre alla passione per la cucina.

Nel 2019, la svolta con la fortunata partecipazione a Masterchef, da cui esce solo in semifinale lasciando in tutti la sensazione di poter percorrere questa strada. E così è stato: un paio di esperienze a Trieste e poi l’approdo al ristorante Crocevia.

Cosa si mangia da Crocevia

Il menu invernale, assaggiato agli sgoccioli della stagione che ormai non rispetta più il calendario ed era proposto ancora a fine marzo, mi aveva convinto. Devo ritornarci, ma intanto assaporatelo e mettetelo nella dispensa dei ricordi per l’anno a venire.

Puntate con decisione sul Bourbon Manzo, un carpaccio di manzo affumicato, focaccia di patate, aglio nero e funghi.

E sul petto glassato, cioè un biancostato di manzo laccato con sedano rapa.

Che si sono fatti valere sul flan di carciofi con spuma di pecorino e acciuga. Sulla zuppa di pane con tuorlo d’uovo marinato e foglie di stagione croccanti. E anche sul rollè di coniglio con pancetta e carote marinate.

E ora date un’occhiata alla carta di primavera e, se ci siete andati, segnalateci quale piatto vi ha convinto.

Quanto costa il ristorante Crocevia a Trieste

Antipasti

Tagliere – Selezione di formaggi e salumi del Carso e del Friuli (16 €)

Flan – Flan e spuma di asparagi, croccante di cipolla (16 €)

Lingua – carpaccio di lingua di manzo CBT, ricotta al kren, jus di lingua, cialde di focaccia (16 €)

Tar Tar – tartare di scamone, insalata di puntarelle agrumate, salsa alioli nera (18 €)

Millefoglie – biete saltate, pasta fillo, stracciatella alla paprika, salsiccia (15 €)

Primi

Spaghettoni – spaghettoni quadrati, burro affumicato, alici, bottarga d’uovo fumé (16 €)

Risotto – risotto, crema di carciofi, fonduta di pecorino, zafferano, porro croccante (19 €)

Ravioli – ravioli di ricotta e radicchio, crema di cannellini, glassa di aceto ai frutti rossi, lardo (16 €)

Vellutata – vellutata di carote, crumble aromatico, paté di fegatini (14 €)

Gnocchi – Gnocchi di barbabietola, fonduta di erborinato e anacardi, salvia croccante (16 €)

Secondi piatti di Crocevia a Trieste

Vitello – Cubotti di vitello CBT, salsa al marsala, cicoria ripassata (20 €)

Pollo – Sovracoscia di pollo, pancetta, sformato di patate, umami di pomodoro, polvere di funghi, polvere di olive (18 €)

Agnello – Lasagna al ragù d’agnello, jus d’agnello, besciamella al ginepro (22 €)

Manzo – Controfiletto di manzo CBT glassato, carote marinate (23 €)

Tatin – Barbabietole rosse e bianche, pasta sfoglia, spuma di brie, mandorle (15,5 €)

Dolci

Fondente e gianduja –  Brownie al cioccolato fondente, ganache montata al gianduja (8 €)

Cardamomo e caffè –  Pannacotta al cardamomo, crocannte di biscotti, salsa al caffè (8 €)

Dolce jama –  spuma al mandarino, cioccolato bianco laminato, biscotto con farina di mandorle, meringa flambata, miele di marasca (8 €)

[Immagini: Massimo D’Alma, Tommaso Lizzul]